la prima volta

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Alessandro's POV

Sono le 2 e se ne sono appena andati via tutti. <dove eravamo rimasti a pomeriggio?> lei si avvicina a me <ah bho dimmelo tu> metto su un sorrisino perverso <oh credo che tu te lo ricordi abbastanza bene> mi attacco a lei e iniziamo a baciarci appassionatamente, la prendo a stile sposa e finiamo in camera sua. la appoggio sul letto e chiudo la porta anche se non ha molto senso dato che siamo soli. Mi posiziono su lei e continuo quello che avevo iniziato poco tempo tempo prima, ci spogliammo completamente. Le lasciai una scia di succhiotti lungo tutto il corpo. <piccola se faccio male dillo che mi fermo> sapevo che era la sua prima volta ed ero contento di ciò, annui e così finalmente lo facemmo. Sono contento che abbia deciso di fare questo grande passo con me, non è come tutte le altre è diversa ed è UNICA. Mi alzo da sopra a lei e mi stendo accanto e lei si accoccola a me riempiendomi il petto di baci. Con un braccio le circondo il bacino e mi accendo una sigaretta, è una cosa che mi rilassa ancora di più. E ci addormentiamo così, stretti l'una all'altro.

Mi sveglio parecchio presto erano circa le 5 di mattina e tra poco ci sarebbe stata l'alba. Mi metto la tuta e vado a sedermi sul balconcino della stanza che dava sul cortile di casa. Dal pantalone prendo una canna che precedentemente girato e l'accendo, ero veramente stressato. Avevo combinato un casino recentemente e l'ansia mi stava salendo sempre di più. Se Giorgia venisse a conoscenza di tutto ciò non so come la prenderebbe. Una mano fredda mi tocca la spalla facendomi sobbalzare. <sta calmo sono io> menomale vah mi stava per prendere un infarto < mi hai fatto prendere mezzo infarto voglio dire> mi sorride. Si siede accanto a me e si accende anche lei na canna, la guardo mezzo tra il sorpreso e l'incazzato <ma che stai a fà?!> dico alzando la voce <m'avevi detto che non fumavi>. Mi guarda fa un tiro e mi sorride < sta calmo, io non fumo, sai ho seri problemi di stress e il medico ha detto di assumere della CBD per cercare di rimediare> fece una pausa e fece un ulteriore tiro, <e in questo momento sono più che stressata>. <come mai?> domandai incredulo di quello che avevo appena sentito, mise il mozzicone nel posa cenere e si girò verso di me <sai settimana prossima apriamo la casa discografica finalmente e come se non bastasse il giorno dopo ho le regionali di boxe, quindi non ti dico in che condizioni sto> ah wow ha anche una casa discografica però nonostante tutta la spiegazione che mi ha appena dato non mi capacito che lei faccia sta terapia <e questo è l'unico modo?> domando perplesso, si avvicina ancora di più a me <bhe sì, tempo fa a causa dello stress iniziai ad avere crisi epilettiche e i dottori mi facevano punture su punture nonostante io non volessi, dato che avevo la fobia di aghi, macchinari ecc..., e il 90 % delle volte per farmi stare calma mi strattonavano e mi facevano male, tanto che una volta un dottore tanta la rabbia mi infilò una ago nel braccio a caso con una forza inaudita> si tirò su le maniche della felpa e mi mostrò una parte del braccio che era completamente nera e gonfia ed io rimasi scioccato <e da quel giorno il mio braccio è rimasto così> sta tremando e si nota così mi alzai di scatto e l'abbracciai <ehi sta tranquilla, finché ci sarò io nessuno ti farà più niente promesso> mi stringe fortissimo <dai entriamo dentro su> si stacco da me e mi prese per mano, entrammo di nuovo in stanza e lei crollò subito mentre io continuavo a pensare a quante cazzo ne ha passate e non voglio che venga a sapere del piccolo casino che ho fatto perché starebbe male e lo so.

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