notte

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Durante la notte Dust si svegliò per colpa di alcuni incubi, sospirando uscì dalla stanza e scese in salotto trovando l'umana che l'aveva rapito sdraiata sul divano, per terra c'erano alcune bottiglie, ormai vuote, di rum e ne stava finendo un'altra.

La osservò sorpreso, non pensava che un'umana potesse avere una simile resistenza all'alcol, insomma si stava scolando bottiglie di un superalcolico come se nulla fosse.

Ad un certo punto la ragazza notò lo scheletro e con un sorriso disse <hey Dust, vuoi unirti a me?> E gli porse una bottiglia di rum.

<No.> Rispose lui rimanendo in piedi <ma tu bevi sempre così tanto?> Chiese poi, senza reale interesse, voleva semplicemente pensare ad altro.

<Solo se non riesco a dormire> rispose lei piuttosto tranquillamente, senza neanche osservarlo, per poi bere un sorso della bottiglia appena aperta.

<Ma tu cosa vuoi da me? Perché sono qui?> E questa volta era una curiosità sincera, non riusciva a capire perché volesse a tutti i costi sottoporlo ad una tortura simile, perché affrontare nuovamente i suoi sensi di colpa per quello che aveva commesso lo era per lui.

Questa volta la ragazza lo guardò, nella sua espressione si poteva leggere qualcosa di davvero spaventoso, come se ci fosse qualcosa dietro il suo modo di comportarsi frivolo e autodistruttivo, se non fosse stato per la presenza del piccolo cuore cornuto ovviamente, <non passa giorno che ti penta di quello che hai fatto, non te ne accorgi perché solitamente la follia ha la meglio su ciò che realmente sei, molti Sans hanno che fare con la tristezza e la follia, sembrano creati apposta per soffrire... Come se non foste interessanti senza soffrire... Io... Voglio aiutare più Sans possibili, perché se salvo i Sans... Salvo anche i loro universi, almeno per la maggior parte... Non posso cambiare il passato, non sono onnipotente come credevo... Posso solo dare una spinta iniziale ma... Molte delle cose che succedono... Io non le controllo>

<Sei un'interferenza praticamente?> Domandò Dust alzando un sopracciglio, sorpreso dall'improvvisa spontaneità con cui Seirin stava parlando.

<Qualcosa del genere, mi potrei definire un bug, dopotutto è stato proprio un bug a farmi nascere così> rispose la ragazza alzandosi dal divano, ma subito dopo dovette sedersi sul pavimento, l'alcol stava cominciando a fare effetto.

<Aiutarmi? E come? Affibiandomi quella palla blu? Lo ucciderò come niente, resto un assassino dopotutto.>

<Oh ma infatti io te lo impedirò, sarai costantemente controllato e ti impedirò di fare del male a Berry, lui... Vuole solo aiutarti, nessuno qui vuole davvero farti del male Dust, nessuno pretende che tu torni un normale Sans, voglio solo che tu possa tornare a vivere> ma mentre diceva quelle parole il tono sicuro e sprezzante stava diventanto sempre più simile ad un sussurro dato che la ragazza ad un certo punto si addormentò cadendo sul pavimento, per fortuna essendo già seduta non si fece nulla.

Dust osservò la ragazza, come poteva essersi addormentata tanto tranquillamente sul pavimento dopo aver giurato di controllarlo per tutto il tempo.

Notò solo dopo quante bottiglie di rum la ragazza si era effettivamente scolata e si stupì che non stesse vomitando ma forse lo avrebbe fatto dopo, comunque non rimase lì a guardarla, aveva altro a cui pensare.

Voleva liberarsi del marmocchio che la ragazza gli aveva costretto a sopportare per tutti quel tempo.

Salì in camera e vide il piccolo scheletro dormire beatamente sul letto, si avvicinò e fece apparire un blaster, ma quando fece fuoco una barriera viola apparve attorno allo scheletro <ma... Cosa...?> Si domandò confuso.

Il piccolo cuore cornuto apparve alle sue spalle <inutile Dust, la mia padrona mi ha ordinato di proteggere Blueberry e ti assicuro che non potrai torcergli una sola falange finché la mia padrona non mi darà un altro ordine.> Disse con un tono molto diverso dal solito sottomesso che possedeva il piccolo cuore.

<Che cosa...? E tu da quando non tremi solo vedendomi?>

<Io non tremo per te. Ma per i sentimenti che percepivo provenire da te. Tu sei pieno di rabbia e odio, odio verso una sola umana a cui dai la colpa delle tue azioni, ma la verità è che in te c'è anche molta tristezza, ti senti in colpa per tutte le volte che non hai potuto difendere tuo fratello, per tutte le volte in cui l'umana lo ha ucciso ma soprattutto il ricordo del sorriso con cui lui ti ha lasciato ti sta ossessionando> le parole del piccolo cuore stavano facendo sentire Dust fin troppo esposto, come osava quel minuscolo essere parlargli con un tono simile ed il bello è che non aveva ancora finito <Seirin e Blueberry hanno deciso di darti una seconda possibilità, per quanto pericoloso potesse essere per loro hanno deciso di aiutarti, Seirin non è ingenua come Blueberry ma rimane comunque impulsiva e avventata, l'ho protetta per tutto questo tempo come lei ha protetto me e se oserai fargli qualcosa... Pur non avendo poteri offensivi ti assicuro che passerai il resto della tua breve vita a pentirtene, dopotutto resto una creatura demoniaca> la sua espressione fece sussultare Dust, più per la sorpresa di vedere un'espressione così spaventosa sul volto di un cuore volante e cornuto che per l'effettiva paura che gli procurava, dopotutto era abituato a ben di peggio.

Ma alla fine decise di andarsene a dormire, avendo capito che se davvero voleva uccidere Blueberry e Seirin prima doveva studiarsi un piano.

Continua.

Un'amicizia Impossibile {Dustberry} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora