Cap 17

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Sento la porta d'ingresso aprirsi e chiudersi.

"RAGAZZI SIAMO A CASA"urlano Ayako e papà

"Ciao papà, Ayako-san... stasera pizza" informo sorridente "e c'è anche Noya" concludo

"Oh finalmente conoscerò formalmente il ragazzo di mia figlia" dice sorridendo soddisfatto mio padre

"Salve signore" inizia Noya accogliendolo con una mano per presentarsi, mano la quale viene stretta da mio padre"Nishinoya Yū al suo servizio" dice poi baciando la mano ad Ayako-san

"NOYA!!!"urlo

"Oh andiamo sorellina non sarai gelosa di mia madre no??"chiede ridendo Kaito

"Ah ah divertente" dico sarcastica

"LA PIZZA È IN TAVOLA!!!"urla Shoyo

Mentre ci avviamo in sala da pranzo mi squilla il telefono:

"Certo tu cucini italiano e noi andiamo al giapponese... facciamo cambio posto su"

Scritto da  Francesco.

Sorrido, scuoto la testa e raggiungo gli altri.

Mio padre sta a capotavola, alla sua destra c'è Ayako-san, a sinistra Kaito con accanto Shoyo, io mi metto accanto ad Ayako-san e Noya accanto a me.

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"....Quindi Yuko??? Ancora non hai raccontato nessun aneddoto di te in Italia" mi sveglia dai miei pensieri, papà.

"Beh... una volta ero con il mio gruppo, era tardi, credo verso mezzanotte, ed io con le ragazze eravamo vestite... "poco"... non fraintendete, eravamo tornati da una festa. Fatto sta che stavamo passando per l'autostrada con l'auto e l'autista di una mia amica quando si buca una gomma, così mi allontano cercando la pace interiore. E l'avrei anche fatto, se non fosse che uno in camion si è fermato e mi ha chiesto quanto costavo"racconto "il fatto è che ero seguita dal mio migliore amico che mi ha presa a mo di sacco di patate, ha fatto qualche versaccio al tipo e questo è uscito per inseguirlo" continuo "alla fine eravamo io, il mio migliore amico e sto tipo che ci rincorrevamo che manco ad acchiapparella"concludo il racconto

"Tutto ciò in una notte??"chiede Sho

"Si, c'erano anche gli altri che ci guardavano malissimo"ridacchio al ricordo della faccia di Stella

"Altro??"chiede Noya

"Oh beh... eravamo in un campetto che era separato in due da un fosso."inizio "e tutti lo saltavano per arrivare dall'altro lato, poi c'ero io che usavo il ponticello. Una volta il mio amico mi dice di saltarlo, mi ha sfidato, anche gli altri iniziarono a sfidarmi, così ho accettato provando a saltare sto fosso" racconto " e ce l'avrei anche fatta se non fosse stato per il fatto di aver preso male le misure. Invece di saltarlo ci sono finita dentro come una mongoloide"rido

Tutti iniziano a ridere come se non ci fosse un domani.

"Solo in Italia potevo fare una cosa così" commento ridendo

"No, non solo in Italia, solo tu potevi"ride ancora di più Shoyo

"Sempre meglio della volta in cui tiravamo le biciclette dalle mura" rido ancora

"Ma no dai" commenta Noya morendo.

"O quando, al mare, facevamo cose "poco caste" per dare fastidio ai vecchietti" rido

"Comunque state male eh" commenta Kaito

"Eh già" rido io

Spazio a me

Credeteci o no. Due di queste cose sono successe, una l'ho fatta io l'altra è semplicemente successa nella mia città.

Mi scuso enormemente per il ritardo. Solo ho avuto inspirazione per altre fanfiction (altre, per due capitoli di una) quindi ho scritto quelle.

In più mi hanno caricato di compiti che manco fossi una macchina da scrivere.

Vabbè spero che vi sia piaciuto e Byee

I Tre Mesi Che Mi Hanno Cambiato La Vita (Nishinoya Yū x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora