I Tre Mesi Che Mi Hanno Cambiato La Vita (Nishinoya Yū x Reader)

Cap 94

-... Once i was seven years old~ concludo con il piano che cantavo al testo e stiracchio la schiena.

-Brava Neesan- mi dice Sho

-Grazie Fratellino- sorrido

-Yuko, si sono fatte le 6:40 meglio che vai a prepararti, dobbiamo andare a scuola- mi ricorda poi

-Yas- dico sbagliando di proposito la pronuncia -Dammi mezz'ora e scendo-  corro in bagno

-Sempre la solita- sento dire dalla donna che mi ha partorito mentre

Metto una maglietta bianca con Sebastian e Ciel di "Kuroshitsuji" in versione Chibi, un paio di jeans stretti e una felpa blu elettrico.

(Non ho la foto perchè questo "look" l'ho immaginato per andare a scuola il 14... si io mi preparo i vestiti un mese prima già)

Esco dal bagno, prendo Sho per la manica della sua felpa gialla e lo trascino all'entrata. Lui mette le sue converse gialle mentre io metto le mie blu elettrico.

-DONNA USCIAMO!!- urlo alla mamma uscendo con il mio fratellino.

Lascio Sho alle sue elementari e mi reco alle mie. Non appena arrivo davanti al portone vedo uno Yamaguchi piangente e uno Tsukishima annoiato.

-Tsukki, Guchi, cosa succede??-chiedo

-I... I tipi di ieri se la sono ripresa con me Yucchan- dice piagnucolando Guchi

-E tu??- chiedo a Tsukki

-L...l'ho difeso, ovviamente- svia lo sguardo imbarazzato.

Abbraccio Guchi e guardo sorridente Tsukki.

-Sai la loro classe??- chiedo al biondo mentre entriamo a scuola.

-Se non sbaglio era la 6ª A- ci ragiona

-Grazie Tsukki, puoi prenderti cura di Guchi mentre sbrigo una mini faccenda??- chiedo sorridendo.

-Solo se dopo me lo racconti- sorride sadico

-Ci sto- scappo verso quella classe di quei ragazzetti.

Entro in quella classe e subito tutti si zittano impauriti.

-Shu, Riuji... vi divertite a prendere in giro i più deboli eh??- chiedo sorridendo e scrocchiando le nocche.

Ora mi diverto io.

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-SUA FIGLIA È UN MOSTRO-

-NON SI AZZARDI AD ALZARE LA VOCE CON LA MIA BAMBINA- mi difende mio padre

-GUARDI COSA HA FATTO A MIO FIGLIO!!- indica il pezzente di Shu

-Yuko- mi guarda mio padre.

-Quello e quell'altro... quello attaccato al palo della luce dalle mutande, prendono sempre in giro Yamaguchi, ovviamente il mio amico è molto più debole di loro e quindi si divertono a fargli scherzi di ogni genere. Sono settimane che vado avanti a buone parole. Ma oggi mi hanno stufato. Dopotutto, il miglior metodo d'insegnamento è il dolore. Che si azzardi a toccare nuovamente Guchi- mi sfogo

-Shu- dice la madre

-Ma ti pare che vado a prendere in giro un altro???- chiede questi

-Si perchè lo fai- ribatte una terza voce

-Akicchin- saluto

-Yucchan- mi risaluta

-Non hai prove-

-Kei??-

-Se non ti avesse picchiato Yuko c'avrei pensato io, mi avevi stufato anche a me-

-Tadashi??- chiede ancora Akiteru

Il piccolo, impaurito si nasconde dietro a Tsukishima.

-Siamo riusciti a tirare giù il piccolo Riuji, ora... mi spiegate cosa è successo??- interviene la preside entrando nel suo ufficio -E cosa ci fa lei qui Tsukishima??-

-Io?? Ho solo finito la scuola prima e sono passato a dare una cosa a Yuko, poi però ho saputo cosa è successo da Kei e mi sono proposto per assistere- spiega il mio amico divertito.

-La prossima volta non so, porta anche Oikawa-

-Bella idea. Vedrò di andarlo a prendere alle medie allora- ammicca verso di me

-Oh Gesù no, siete i tre peggiori studenti che abbia mai avuto- dice la preside riferendosi a me, Oikawa e Akiteru

-Intende quando, al mio secondo anno, al terzo di Tooru e al sesto di Akicchin, abbiamo riempito di carta igienica bagnata la cattedra di quella di storia?? O di quando al mio primo, al secondo di Tooru e al quinto di Akicchin abbiamo tolto i bulloni alle sedie di maestri e compagni??- chiedo

-Entrambe le situazioni, e anche le altre- mi risponde -ora, cosa è successo??-

^^^^^^

-Nooooo- dice incredulo Oikawa

-Oh si baby-

-Nooo, volevo esserci anch'io- ride -visto che il tacco 15cm serve sempre nello zaino??-

-Già hai ragione- rido a mia volta.

-Gelato e poi pallavolo??- chiede

-Gelato e pallavolo- annuisco incamminandomi con lui verso una gelateria.

Spazio Autrice

Non chiedete, non so nemmeno io il perché, mi è venuto in mente e ho detto "perché no??" E ho scritto.

Spero che il capitolo, anche se fuori dal comune, vi sia piaciuto... e ciauu