2. Felice Ritorno

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Ne era certo. In quegli ultimi dodici mesi non ne aveva dubitato neanche per una volta. Non sapeva quando, ma era sicuro che sarebbe tornato. San Lang glielo aveva promesso, e manteneva sempre la sua parola.

Xie Lian aveva capito che era lui prima ancora di vederlo. Gli era bastato notare quelle decine e decine di lanterne che salivano verso il cielo per capire che il Re Fantasma Pioggia di Sangue che raggiunge il Fiore era di nuovo nel mondo mortale. Chi mai avrebbe potuto essere? Era vero che i suoi devoti stavano man mano aumentando da quando gli eventi dell'anno precedente erano terminati, ma di certo non potevano essere in così tanti ad aver raggiunto la sua residenza per rendergli omaggio.

No, c'era una sola persona, un solo devoto che avrebbe potuto farlo.

Xie Lian aveva abbassato lo sguardo sulla sua mano solo per un istante per averne conferma, e quel filo rosso annodato attorno al suo dito, proprio come quello di Hua Cheng, era tornato a brillare sulla pelle candida.

Sì, quella figura slanciata vestita di rosso che scrutava il cielo, con una massa di capelli corvini e selvaggi che volavano ribelli, non poteva che essere lui.

Il cuore aveva preso a battere più veloce prima ancora di chiamarlo, prima ancora di vedere il viso dalla carnagione chiarissima che si voltava verso di lui. Aveva quasi dimenticato l'effetto che gli faceva quello sguardo, quell'unico occhio nero come la pece che si posava su di lui in un modo unico. Era come se tutte le farfalle argentate che erano ai comandi di Hua Cheng si fossero invece trasferite nel suo stomaco.

Tuttavia non riuscì a pensare ad altro in quell'istante e, quando i piedi decisero di obbedire, gli corse incontro e in un attimo gli buttò le braccia al collo, alzandosi sulla punta dei piedi per nascondere il viso sulla sua spalla.

«Gege...»

Xie Lian non riuscì a rispondere nulla. Sentì solo le sue mani sulla schiena e il profondo sospiro di Hua Cheng. Non aveva voglia di dire nulla, non sapeva neanche cosa dire. Voleva solo stringerlo per essere sicuro che fosse di nuovo lì, scacciando il ricordo di quando si era dissolto tra le sue braccia. Quella sensazione di vuoto, quando tra le mani gli erano rimasti solo i suoi vestiti, non lo aveva abbandonato neanche un attimo in quegli ultimi dodici mesi.

Non che qualcuno se ne potesse accorgere. Xie Lian aveva imparato a sorridere a ogni evento. La vita gli aveva insegnato duramente a convivere con il dolore fisico ed emotivo da moltissimo tempo. E allo stesso tempo era anche abituato a vivere da solo.

Eppure in quei mesi quella sensazione di vuoto era stata una compagna costante. Si era così abituato alla presenza di Hua Cheng nella sua vita, che per la prima volta da secoli aveva percepito il peso della solitudine.

«Gege...»

Il sussurro di Hua Cheng gli arrivo all'orecchio e Xie Lian sentì un improvviso brivido lungo la schiena che gli fece spalancare gli occhi. Fu come svegliarsi da un sogno. Si rese conto che da quando si conoscevano non erano mai stati abbracciati così a lungo, almeno non senza un motivo specifico, e ciò fece arrossire le sue guance in un istante.

«Oh, San Lang. Bene, bene... sei tornato, molto bene...» si staccò dal suo abbraccio travolto da un imbarazzo immediato.

Era passato un anno dall'ultima volta che lo aveva visto e anche se alcune cose erano state dette, gli eventi erano stati così caotici da non aver avuto un attimo di tempo per chiarirsi davvero prima che Hua Cheng si dissolvesse.

«Gege, te lo avevo promesso,» Hua Cheng fece un lungo sospiro allontanandosi di un passo da lui e dopo qualche istante gli sorrise. «Mi spiace averci messo così tanto.»

Tornerò sempre per te - a gay fanfiction - La benedizione dell'ufficiale divinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora