5. Lava bollente

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Erano morbide, delicate, tremanti e umide.

Hua Cheng baciò quelle labbra come non ricordava aver mai fatto fino a quel momento.

Non era stato in grado di resistere e trattenersi come sempre. Poco prima era letteralmente scappato per far scemare la temperatura del suo corpo, che aveva reagito al tocco lieve delle mani di Xie Lian mentre lo pettinava. Inoltre quelle due perle, una riconsegnata e l'altra regalata, gli avevano accelerato i battiti del cuore in maniera esponenziale.

Era quello l'effetto che Xie Lian aveva su di lui quando era nel suo corpo originale: percepiva le sensazioni in modo potente come se fosse ancora vivo.

«S... San Lang...»

Il suo nome che Xie Lian gli sussurrò appena sulle labbra lo fece rabbrividire anche più di quelle mani che ancora si tenevano aggrappate al suo torace, muovendo le dita e stringendolo come se temesse di cadere da un momento all'altro.

«Gege...»

Non riuscì a dire altro. Lo baciò ancora, lambì quelle labbra bagnate e più dolci del miele, le mordicchiò assetato e affamato e quando si schiusero per accogliere timidamente la sua lingua si lasciò trasportare dal fuoco che gli stava infiammando la pelle. Le mani che lo tenevano per le braccia si spostarono sulla sua schiena e la nuca e lo strinse forte a sé, soffocando un leggero ringhio in un bacio che divenne sempre più profondo e languido. I vestiti di Xie Lian erano del tutto bagnati e contro il suo corpo nudo erano una barriera leggera e quasi inesistente, accrescendo il suo desiderio ancora di più.

Non aveva mai osato tanto e sentiva che avrebbe potuto non fermarsi. Xie Lian tremava nel suo abbraccio, ma allo stesso tempo non lo respingeva e ciò lo rendeva tremendamente attraente, perché Hua Cheng sapeva che al Principe Ereditario sarebbe bastata una piccola spinta per farlo volare dall'altra parte del lago se avesse voluto.

«S... San Lang... io... io...»

Di nuovo solo quelle semplici sillabe che non fecero che alimentare il fuoco che lo stava bruciando. Xie Lian rispose al bacio con sempre più ardore, intrecciò la lingua con la sua fino a far scivolare le braccia attorno al suo collo lasciando che un lieve gemito sfuggisse dalla sua gola.

Fu come una miccia, come se mille fulmini lo avessero colpito con quel semplice lamento soffocato.

Hua Cheng lo spinse contro una roccia levigata, l'acqua che ancora avvolgeva le gambe di entrambi, e si appoggiò a quel corpo sottile e forte, staccandosi dalle sue labbra solo per scendere a baciare il collo, a lambire il delicato pomo d'Adamo che si muoveva spasmodico, allargando con una mano la scollatura delle sue vesti per mordere e baciare una clavicola.

«Ah... cielo... io... io... no...»

Hua Cheng non gli permise di continuare a parlare, riappropriandosi delle sue labbra che di nuovo lo accolsero. Non voleva fermarsi, non ancora. Era come essere usciti da un digiuno durato secoli e aver iniziato ad assaggiare il più dolce e succoso dei frutti.

«Gege... un altro po'... solo un altro po',» sussurrò con voce roca, lasciandogli appena il tempo di respirare tra un bacio e l'altro, mentre appoggiato completamente a lui poteva percepire l'eccitazione di Xie Lian sotto i vestiti che non fece che aumentare la sua.

«Io... no...»

Hua Cheng si fermò, respirando con fatica e guardandolo con le labbra che ancora si sfioravano.

Forse era ancora troppo presto, forse era stato frettoloso e avventato e lo stava spaventando. Deglutì più volte e con riluttanza si mosse come per allontanarsi, ma le mani di Xie Lian attorno al suo collo glielo impedirono, tenendolo bloccato contro di lui.

Tornerò sempre per te - a gay fanfiction - La benedizione dell'ufficiale divinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora