Capitolo 4-Annabeth

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Hermione mi stava simpatica. Era una ragazza intelligente, curiosa, interessante. Sarebbe stata una perfetta figlia di Atena.
Ci eravamo appena svegliati, presto come al solito, e parlavamo con lei del suo mondo e del nostro.
Ci fece tantissime domande sugli dèi, sui semidei e sui mostri mitologici. Ci disse che anche vicino a Hogwarts, in quella che loro chiamavano "Foresta Proibita", c'erano dei centauri, ma erano molto diversi da Chirone. Creature orgogliose, che disprezzavano gli umani e non volevano avere a che fare con loro.

-I centauri dalle nostre parti sono piuttosto selvaggi - commentai - Pensa che anni fa...

E le raccontai dell'esperienza mia e di Percy per salvare Grover dalle grinfie di Polifemo e recuperare il Vello d'Oro per salvare il Pino di Talia.
Era una storia complicata, ma Hermione ci stava dietro senza problemi. Mi faceva piacere vederla lí, a gambe incrociate sul letto, mentre ascoltava attentamente i racconti miei e dei fratelli. Si integrò molto bene tra noi.

-Sicura di non essere una figlia di Atena? - le chiese a un certo punto mia sorella Licia.

-Sí, ne sono sicura. Sapete, mi fanno spesso una domanda simile, mi chiedendo come sia possibile che sia una Grifondoro e non una Corvonero.

-E cioè? - domandai.

Eravamo tutti seduti sui nostri letti, ad ascoltarla prima di andare a fare colazione. Il mondo magico, Hogwarts... era tutto così affascinante!

-Vedete, a Hogwarts ci sono quattro Case - spiegò Hermione - Che prendono il nome dai quattro fondatori della scuola. Al primo anno, gli studenti sono smistati dal Cappello Parlante; in pratica te lo metti in testa e lui ti "legge", decidendo la tua Casa in base alle tue caratteristiche.

-Forte, quante Case ci sono? - chiese Malcom.

-Grifondoro, la mia casa - inizò lei - È quella dei coraggiosi, degli audaci che non si tirano mai indietro di fronte ai pericoli. In poche parole, i casinisti.

Ridemmo.

-Tassorosso - continuò Hermione - è quella delle persone pazienti, gentili, laboriose, insomma amici fedeli. Sono considerati un po' sfigati, poveretti, ma sono bravissime persone. Serpeverde invece è quella degli ambiziosi, astuti, ma sono quasi tutti abbastanza snob.

-Tipici ricchi e viziati, vero? - la interruppe Licia.

-Sí, abbastanza. Il Signore Oscuro in persona era di Serpeverde, così come molti altri maghi cattivi.

-La casa dei badboys e quella delle pecorelle - commentò Jake, un altro mio fratello.

-Sí, mettiamola così. E infine Corvonero, quelli intelligenti, saggi, ragionevoli. I figli di Atena di Hogwarts. Io sono sempre stata definita come "la strega più brillante del mio anno", ecco perché mi chiedono perché non sia in Corvonero.

-Quindi ricapitolando - fece una mia sorella, Paula - abbiamo i casinisti, i secchioni, gli sfigati e gli snob.

-Sí, ma non chiamare "sfigati" i Tassorosso - disse Hermione - Sono delle persone meravigliose.

-Allora li chiameremo "quelli gentili".

-Meglio.

Sorrisi e mi voltai verso i miei fratelli e sorelle. -Va bene, ragazzi, è ora di andare a mangiare. Hermione, più tardi dovremo portare te e gli altri a scegliere le vostre armi. È importante che abbiate l'attrezzo che più di adatta a voi.

L'idea di imparare a combattere con un'arma non pareva fare molto piacere ad Hermione. Forse era più un tipo da teoria che da pratica.

Ci dirigemmo verso il padiglione della mensa, che lasciò Hermione alquanto perplessa dal momento che non aveva nè pareti nè soffitto.

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