Capitolo 1-Harry

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Facciamo finta che questi due mondi siano contemporanei, okay? Solo per motivi di trama. 🙃
Premessa: qui, nessuno degli avvenimenti delle Sfide di Apollo si è mai verificato, e Leo è già tornato al Campo Mezzosangue.
Buona lettura!

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-Ron, giù le mani dal rinfresco, quello è per dopo! - gridò Hermione al suo ragazzo.

-Oh, eddai, Hermione - si lamentò Ron in risposta - Sto morendo di fame!

-Resisti, Ron, mancano gli ultimi ritocchi - risi io.

-Occhio, Harry!

Mi spostai appena in tempo per evitare che Hagrid mi colpisse in testa con una lunga asta di legno.

-Scusa - fece lui - Non ci si vede, da qua.

-Figurati, piuttosto, vuoi una mano?

-No, grazie, Harry, ce la faccio.

Posò l'asta sul tavolo dei Tassorosso, e subito essa ci si fuse dentro, riempiendo il buco che era stato aperto.

Era agosto, tre mesi dopo la fine della guerra. Ron, Hermione ed io, con alcuni nostri amici, ci eravamo offerti volontari per ristrutturare la scuola dopo la battaglia. Avevamo quasi finito, alla Sala Grande mancavano solo gli ultimi controlli.

-Ehi, Harry! - Seamus e Dean mi raggiunsero in quel momento - Tu ci vai a vedere la partita di Quidditch, domenica? È Portogallo contro Francia.

-Mi piacerebbe molto - mi scusai - ma purtroppo devo ancora sistemare le ultime cose. Ditemi come è andata, però, eh?

-Sarà fatto, tanto vincerà la Francia!

-No, è ovvio che sarà il Portogallo a vincere!

-Francia!

-Portogallo!

Risi e li lasciai a litigare in pace. Mi diressi verso il fondo della Sala, dove Ginny e Luna stavano aiutando il Professor Vitious e la Professoressa McGonagall a controllare il soffitto. Le due ragazze erano in sella alle loro scope, che volavano qua e là secondo le indicazioni degli insegnanti ad aggiustare travi storte o mezze penzolanti. Ginny era veloce e precisa, mentre Luna era più lenta e, come al solito, nel suo mondo.

-Ehm... Grazie, signorina Lovegood, signorina Weasley - trillò il Professor Vitious - Potete scendere!

Le due ragazze volarono a terra, atterrando con grazia accanto ai due insegnanti.
Non appena mi vide, Ginny sorrise e mi venne incontro.

-Finito? - le chiesi baciandola.

-Sí, grazie a Godric. Voi?

-Anche noi, anche se penso che tuo fratello potrebbe mangiare anche le armature.

-Tipico suo. - sbuffò.

-Il rinfresco è pronto! - annunciò in quello stesso istante la Professoressa Sprout.

-Alleluja! - esclamò Ron, fiondandosi sul pollo.

-Oh, Ronald... - sospirò Hermione.

Ridemmo e ci unimmo al gruppo, lieti anche noi di poter mangiare qualcosa. Eravamo in moltissimi ad aver prestato aiuto: tutti i Weasley, molti dei Grifondoro, parecchi Tassorosso, decine di Corvonero e persino qualche Serpeverde. Con loro Auror, abitanti di Hogsmeade (tra cui anche il fratello di Silente), e molti altri.

Grazie a loro, eravamo riusciti a riparare tutto nel giro di pochissimi giorni.

Finalmente, dopo tanto tempo, avevamo trovato un po' di pace. Eravamo ancora in lutto per tutte le perdite subite, ma andavamo avanti, seppur con fatica.
La morte di Fred era una cicatrice ancora aperta, per la famiglia Weasley, ferita che non si sarebbe rimarginata presto. Malocchio, Lupin, Tonks, Dobby, Piton, persino Edvige... tutti loro erano stati ricordati come degli eroi.

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