Capitolo 12- Hazel

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-QUELL'IDIOTA HA FATTO COSA?! - urlai, facendo trasalire l'intera Sala Comune dei Tassorosso.

-Hazel, ti prego... - tentò di calmarmi Will.

Frank mi mise una mano sulla spalla, ma me lo scrollai di dosso alzandomi in piedi. Ero furiosa.

-Hazel, non è il caso di farne un dramma - mi disse Will - Non era destino. Tutto qui.

-Sí che lo era! - protestai abbassando la voce - Ma quell'imbecille di mio fratello ovviamente è troppo orgoglioso per ammetterlo.

Frank e Will si scambiarono sguardi preoccupati: non mi avevano mai vista in quello stato.

-Non era pronto, e basta. - tentò ancora il figlio di Apollo.

-Oh, non credere che me la beva! Era perfettamente pronto. Era persino felice di stare con te, me lo avrà detto centinaia di volte!

-Ma allora perché... - fece per chiedere Frank.

-Non lo so, ma puoi star certo che entro fine giornata l'avrò scoperto - dissi a denti stretti.

-Hazel, ora basta. Davvero, non è necessario...

-E invece sí, Will. - risposi risoluta - Scoprirò che diavolo gli passava per la testa ieri sera.

Senza aspettare altro, uscii dal dormitorio e mi diressi in biblioteca. Quella mattina avevamo un ora di Volo proprio con i Serpeverde, e sapevo che mio fratello durante quelle ore si rifugiava in biblioteca a studiare e fare ricerche.

Non riuscivo a credere che Nico avesse lasciato Will.
Il figlio di Apollo si era svegliato quella mattina con un mal di testa assurdo. Aveva gli occhi rossi e gonfi, era pallido come un cadavere, e sia il suo cuscino che le sue lenzuola, a quanto mi disse Frank, erano umidi di pianto.
Mi pareva impossibile che Nico avesse fatto una cosa del genere. Mi aveva confidato più volte di come Will lo facesse sentire bene, di come gli facesse dimenticare le sue ombre con un semplice bacio o sorriso.

-Hazel! - Frank e Will mi stavano correndo dietro, cercando inutilmente di fermarmi. Frank mi si parò davanti - Haz, cerca di ragionare. Parlagli dopo, non ora. Adesso non è proprio il momento...

-Frank Zhang - lo interruppi - Spostati da lí immediatamente.

-Frank ha ragione, Hazel, se proprio vuoi parlargli fallo dopo - disse Will - Non voglio essere causa di litigi fra noi.

Fulminai i due ragazzi con lo sguardo.

-Andate a Volo. Io faccio una chiacchierata con il Re degli Spettri, e non osate fermarmi. Ci vediamo a Pozioni.

Superai Frank, e mi diressi a passo spedito verso la biblioteca.
Non appena entrai, non fu difficile capire dove si trovasse: due o tre fantasmi stavamo uscendo in quel momento dal Reparto Proibito, parlottando tra loro.
Non persi tempo e mi lanciai dentro il reparto, rischiando di urtare due o tre studenti nell'intento.

Nico era in piedi e mi dava le spalle, per cui non mi vide nè mi sentí arrivare.

Gli afferrai la spalla. - Nico Di Angelo - sibilai.

Nico sobbalzò, e si voltò verso di me imprecando in greco antico. Quando si accorse chi fossi, sospirò di sollievo.

-Hazel, che cosa...

-E osi chiedermelo?! - sbottai - Vieni con me. Ora.

Nico, troppo sorpreso dal mio insolito furore per reagire, lasciò che lo trascinassi fuori dalla biblioteca senza protestare. Non appena fummo abbastanza lontani, mi fermai. Tutti erano a lezione, nessuno ci avrebbe sentito. I pochi quadri presenti erano vuoti, e in quella parte del castello sapevo non vi erano aule in utilizzo.

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