Un anno dopo
È trascorso un anno da quando Seras e Alucard erano sotto il comando di Walter, infatti quella notte, come le altre, avevano una missione. Si trovavano in un villaggio vicino Londra, un vampiro che era scappato da Seras la notte prima si era rifugiato lì e aveva dissanguato quasi tutti gli abitanti, quelli sopravvissuti o erano scappati oppure erano diventati ghoul.
"Poliziotta, io vado a est mentre tu andrai a ovest, chiaro?" le ordinò Alucard "Si, maestro".
Proseguendo verso ovest incontrò innumerevoli ghoul ma nessuna traccia del vampiro. Lei uccise uno dopo l'altro ogni ghoul nelle maniere più orribili e per questo il suo maestro si congratulo con lei.
"I miei complimenti, Poliziotta. Non ti avevo mai visto così entusiasta per la caccia"
"Maestro, questa non è entusiasmo ma rabbia. È colpa mia se queste persone sono diventate ghoul se non mi fosse scappato quel vampiro ieri sera, adesso queste persone starebbero bene". Seras rispose tristemente al suo padrone.
"Infatti dovrai rimediare al tuo errore, trova il vampiro deve essere lì".
"Si, mio signore".
Dopo aver schiacciato la testa a un ghoul si diresse verso un cimitero e una chiesa, sapeva che era lì, sentiva il suo odore. All'improvviso sentì un urlo di una donna che chiedeva aiuto e Seras corse verso la chiesa dove vide la donna, stava cercando di entrare nella chiesa con qualcosa tra le braccia, un neonato. Seras vide che alcuni ghoul e il vampiro, che stava inseguendo, circondavano la donna mentre il neonato piangeva disperatamente.
"Stai tranquillo, figlio mio. Presto gli angeli ci porteranno via e incontreremo il tuo papà". La donna cercò di tranquillizzare il bambino, fallendo miseramente.
I ghoul si avvicinarono alla donna che cercava mandarli via con le braccia fino a che uno di loro la prese facendole cadere il bambino che il vampiro prese.
"Mangiate la donna, ghouls! Il bambino è mio". Disse ridendo come un maniaco.
"NO!" Seras si lanciò sui ghoul afferrandoli per la testa e sbattendoli tra di loro, li sventrò e infine si accasciarono a terra mentre la donna si liberò e scappò dietro alcune lapidi pregando Dio di avere pietà di lei e del suo bambino. Ora Seras era davanti al vampiro che ghignava ferocemente a lei.
"Lasciami andare o ucciderò questo bambino!" urlo il vampiro.
"Non ne avrai il tempo" lei sorrise come il suo maestro invocando un portale oscuro da cui fece uscire il suo Harkonnen e sparò al vampiro che non fece in tempo di dire una parola che divenne polvere. Nell'istante in cui il vampiro sparì il bambino quasi cadde se non fosse stato per la velocità di Seras che lo prese al volo. Il neonato appena nelle sue braccia iniziò a calmarsi e le sorrise. Dopo averlo cullato lo restituì a sua madre senza farsi vedere, usò i suoi poteri per darglielo. La donna era rimasta rannicchiata quando sentì una stoffa che si strofinava accanto a lei e vide suo figlio a mezz'aria, lo prese e lo abbraccio; si girò attorno per vedere il salvatore e la intravide dietro alcuni alberi al fianco della chiesa che cercava di nascondersi, ma la donna parlò.
"Grazie per aver salvato me e il mio bambino, sei un angelo venuto del cielo per salvarci, grazie" ringraziò alla creatura nascosta.
"Non devi ringraziarmi, ho fatto solo il mio dovere" le rispose.
"Posso vedere il volto di colei che mi ha salvato, per favore" la donna chiese cercando di nascondere la curiosità che si celava nel suo animo.
"Se lo faccio, tu scapperai e il tuo bambino piangerà di nuovo, non voglio che pianga" Seras rispose tristemente.
La donna si fece coraggio e contestò "Assolutamente no,come potrei. Ci avete salvati e prometto che non urlerò o scapperò, lo giuro". Allora la donna rimase immobile quando la creatura uscì da dietro gli alberi un po' esitante fino a che i suo volto venne mostrato dal chiaro di luna e la donna sorrise quando la vide, non la spaventava che avesse il volto sporco di sangue sapeva che era di quelle creature. Era una ragazza, aveva dei bellissimi capelli biondi e indossava una maglietta color rosso scuro e dei pantaloni attillati neri ma ciò che colpì alla donna erano i suoi che erano rossi come il sangue.
"Immagino che tu sappia che io non sono umana . . . sono un mostro" Seras disse chiudendo gli occhi credendo che la donna si sarebbe spaventata se avesse visto i suoi occhi color del sangue.
"Lo so che non sei umana, tu sei un Angelo!" la donna sorrise come non aveva mai fatto e continuò "non sei affatto un mostro, in realtà lo sono io".
"Come puoi dire una cosa del genere? Io vedo una madre che ha tentato di combattere con il suo bambino che piangeva da esseri come me, altri umani sono scappati da me perché sentono la mia aura malvagia" scattò Seras.
"Una madre coraggiosa,io? Stavo per abbandonare mio figlio sulla soglia di quella chiesa, l'avrei abbandonato a quelle creature e sarei scappata. Anche se tu sei una di quelle creature, ma io ti considero un angelo perché ci hai salvati" replicò la donna e il bambino iniziò a piangere e a dimenarsi dalla madre.
"Perché vuoi abbandonare un bambino così bello? Avere un figlio è una cosa meravigliosa, una gioia che io non potrò mai avere a causa del mio stato".
Seras disse tali parole perché era vero, lei credeva che i non morti non potessero avere figli e non aveva intenzione di chiedere al suo padrone, che di sicuro avrebbe avuto strane idee e avrebbe disapprovato tale comportamento umano.
"Io non posso sapere questo, ma io ora non ho più una casa e nemmeno mio marito che è stato ucciso da quel mostro" la donna inizio a piangere mentre Seras si sentì in colpa.
"È colpa mia, se questo vampiro è venuto qui, dovevo ucciderlo quando era ancora innocuo non avrebbe fatto questa strage!" ora anche lei si mise a piangere.
La donna si commosse ancora di più quando vide quella piccola draculina versare lacrime di sangue per ciò che era successo lì.
"Queste sono le lacrime di un angelo … anche se hai commesso un errore non te ne se andata anzi hai cercato di rimediare in qualche modo e alla fine hai riparato infatti ci hai salvato e quindi ora io ti vorrei chiedere … ti imploro … abbi cura del mio bambino" la donna si prostrò davanti e levando il suo bambino in alto a Seras perché accudisca il suo bambino.
"C-cosa?" Seras rimase sbigottita da ciò che le chiese la donna e continuò "io non posso, è tuo figlio". In realtà le sarebbe piaciuto tener ancora tra le braccia quel bel bambino.
"Ti scongiuro, angelo, portalo con te, se restasse con me morirebbe in pochi giorni. Portalo con te, io non ho di che vivere molto probabilmente morirò prima di lui e quelle creature potrebbero ritornare . . . ti scongiuro, prendilo". La donna in lacrime la implorò di prendere il bambino che iniziò a piangere di nuovo. Seras a quella scena non riuscì a resistere, ma anche se accettava di tenerlo, non sapeva come, il bambino sarebbe dovuto rimanere sempre nascosto. Avrebbe avuto una infanzia da recluso perché era umano, probabilmente avrebbe trovato il modo con il tempo.
"Donna, io cercherò di accudirlo, ma non so se potrò tenerlo con me per sempre fra alcuni anni il mio padrone tornerà e non posso garantirti che potrà stare con me, spero che tu riesca a trovare di che vivere, un lavoro onesto, e che posso riprenderti tuo figlio".
A quel punto la donna si rallegrò e diede il suo bambino piangente alla vampira, il piccolo appena fra le sue braccia smise di piangere e si aggrappò stretto a lei. Seras si voltò dalla donna e gli disse il suo nome.
"Il mio nome è Seras Victoria, qual è il tuo?
"Il mio è Madlen, mentre il suo … beh è nato proprio stamattina noi … io l'ho chiamato Vladimir, come suo padre, ma se vuoi puoi dargli tu un altro nome". La donna le rispose e accarezzo il bimbo tra le braccia di Seras.
"Sembra che ora tu sia sua madre, Seras, ti tiene così stretta come fa un figlio con la propria madre". Disse Madlen vedendo il voltò sereno di Vladimir e di Seras.
"Non cambierò il suo nome, è così bello. L'unico problema che dovrò risolvere è farlo abituare a dormire di giorno e alzarsi di notte". Seras disse scherzando, senza rispondere al commento di Madlen, ma il vero problema era il suo Maestro che di sicuro non le avrebbe permesso di tenere Vladimir con sé. All'improvviso Seras si sentì la voce del suo Maestro nella mente.
"Poliziotta, io ho sterminato i ghoul spero che tu abbia fatto lo stesso, torniamo al maniero" Alucard le ordinò.
"Si, Maestro. Ora vengo." Seras rispose.
"Madlen, io devo andare, non ti preoccupare per Vladimir, lo terrò al sicuro" Seras le disse prima di andarsene.
"Va bene, ciao Vladimir, fai il bravo con Seras e … addio" Madlen se ne andò in lacrime verso l'oscurità, Seras non si mosse fino a che non la vide scomparire.
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Hellsing (Cosa è successo dopo l'attacco di incognito?)
FanfictionIntegra si ritira dal incarico di mandare avanti l'organizzazione Hellsing, incaricando Walter il maggiordomo a far continuare l'attività di eliminare i mostri. Walter sin dal primo giorno, darà ordini ad Alucard, devoto vampiro che serve per l'eter...