Seras invoca il suo mastino

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"Maestro, ci sei?" Seras chiese timidamente, parlare con il suo padrone la faceva sempre arrossire.
"Si? Cosa vuoi?" Alucard rispose tranquillo.
"Ecco qualche ora fa, vi ho chiesto se poteva insegnarmi, ma non sapevo ancora cosa, ora lo so". Disse decisa, doveva imparare, per lei e per il suo bambino.
"Va bene, vediamoci subito nel cortile" disse Alucard.
"Si, Signore" dicendo questo Seras andò al cortile.
Quando Seras arrivo, Alucard era già lì disteso su una panchina fissando la luna.
"Va bene, poliziotta, cosa vuoi imparare stanotte? Alucard la guardò e rimase sorpreso di vedere il suo nascente così deciso ad imparare.
"Voglio imparare a invocare il mio mastino infernale, signore, e anche in fretta"
Alucard spalancò gli occhi "Oh - oh ma davvero?" non pensava che quella draculina che ha sempre negato la sua natura di vampiro ora gli chiedesse come invocare il suo mastino.
"Si, signore" Seras era decisa niente l'avrebbe smossa dalla sua decisione.
Alucard così fece e le spiegò prima di tutto cosa era il mastino infernale e poi quali erano i requisiti perché sia più semplice l'invocazione.
"Molto bene, prima di tutto devo dirti che il mastino infernale non è altro che l'essenza del vampiro proprietario, cioè la propria persona, il carattere, ma capita che anche se sono noi, essi abbiano una propria coscienza e come trovarsi davanti ad un'altra persona, solo che ha il tuo stesso carattere; inoltre per facilitare l'evocazione bisogna nutrirsi abbondantemente di sangue …" guardo sorridendo per un attimo la reazione della ragazza, nel sapere che doveva bere sangue per riuscire a evocare il proprio animale, vide per un secondo l'esitazione ma subito dopo di nuovo la determinazione di prima."… oppure essere in una situazione di pericolo, egli proteggerà il suo padrone con la propria vita". Alla ragazza subito le s'illuminarono gli occhi, ma subito ne rimase terrorizzata, Alucard voleva vedere a cosa pensava ma si trovo davanti un muro in solcabile.
"Poliziotta vedo che hai migliorato le tue barriere mentali, quindi posso chiedere come mai hai cambiato espressione quando ti ho detto che potrebbe apparire durante un situazione di pericolo?" a quella domanda Alucard trovo un viso molto imbarazzato, era curioso di sapere cosa l'aveva indotta in quello stato.
"E-ecco stavo pensando che se volevo imparare presto ad invocarlo, a parte bere s-sangue, dovrei rischiare di morire e quindi mi è balenato nella mente …" Seras esitò per un attimo.
"A cosa stavi pensando, poliziotta?" chiese Alucard sorridendo, forse intuì cosa voleva dire ma glielo fece dire a lei.
Seras si diede coraggio e disse " Che forse dovrei lottare contro di te, per riuscirci" le abbassò lo sguardo non appena Alucard si mise a ridere.
"Tu vuoi batterti contro di me?" gli occhi di Alucard si illuminarono di una luce oscura, malvagia.
Seras era in imbarazzo per quello che aveva detto e la reazione di Alucard non la aiutava, ma poi il ricordo del fagottino che giaceva nel suo letto gli diede la forza e con determinazione rispose.
"Si, maestro. Voglio battermi con voi, anche adesso. Ho le mie motivazioni se sono così determinata, ed inoltre Sir Integra ti ha detto che devi addestrarmi, quindi prima inizio e meglio è ". Gli ringhiò contro senza volerlo.
"La poliziotta è determinata stasera" lui le fece le fusa in approvazione per tanta determinazione. Divenne subito serio quando vide la poliziotta mettersi in guardia, negli occhi del suo nascente non vide più la draculina timida di sempre, ma un vero vampiro che lo stava sfidando.
"D'accordo, prima di iniziare ti dirò solo questo, per chiamarlo devi sentire davvero il pericolo, dentro di te sentirai qualcosa, che vuole uscire quando lo sentirai, tu dovrai spingerlo fuori e apparirà. Ecco adesso possiamo iniziare . . . Poliziotta, che stai facendo?". Alucard rimase sorpreso di vedere il suo nascente prendere da un portale oscuro un sacchetto di sangue, non uno ma di più. In meno di un minuto li aveva prosciugati e lei era soddisfatta.
"Sono pronta, Maestro" Seras ringhiò.
"Stai bene, Poliziotta? Da quando sei diventata una draculina non hai mandato giù mai una goccia di sangue intenzionalmente. Sono sbalordito dal tuo gesto, spero che tutto quel sangue ti tenga in vita il più a lungo possibile, perché non avrò pietà. Fatti sotto, Seras Victoria!". Il maestro ruggì appena vide il suo nascente caricare verso di lui.
Seras andò per un approccio diretto si diresse verso il suo padrone caricando un pugno che Alucard schivò senza fatica.
"Poliziotta, devi metterci più impegno" la schernì.
Arrivò un altro pugno che andò a vuoto ma Seras si riprese ed invocò i suoi artigli che andarono a squarciare il cappotto di Alucard. Questo gesto fece divertire l'antico vampiro che andò al contrattacco. Seras rimase impaurita per un attimo ma si rialzò subito, iniziò ad indietreggiare schivando quasi tutti i colpi del suo maestro. I due vampiri non fecero che ringhiare dopo ogni attacco. Più lo scontro continuo ad andare avanti, la loro velocità aumentò fino a che non si videro che solo le ombre. Quando riapparvero erano entrambi sporchi di sangue e con le vesti lacerate. Seras abbassò la guardia per la stanchezza per un attimo, che le costò caro. Infatti Alucard appena abbassò la guardia la raggiunse fino ad afferrarle il collo e nei suoi occhi c'era una strana luce. Aveva sete per il suo sangue, nel vedere come il suo e il proprio sangue macchiavano il suo abbigliamento, la fecero apparire meravigliosa, una creatura selvaggia, come lui.
Seras si trovò in aria con il suo Maestro che la strangolava, fino a quel momento sentiva qualcosa che voleva uscire ma non le sembra mai il momento giusto fino lì. O almeno pensò che fosse qualcos'altro. Cercò di dimenarsi ma la presa di Alucard era troppo forte, evitò i suoi occhi perché sapeva che aveva la sua stessa luce. Il suo volto in fiamme, non era mai stata così vicino a lui, scosse la testa e continuò a dimenarsi dalla presa.
"Non è il momento di pensare a certe cose, Seras. Ricordati il motivo di questo scontro". Disse a se stessa.
In quel momento sentì qualcosa ruggire al suo interno, qualcuno che voleva uscire e Seras capì subito cosa doveva fare. Con la mente aprì un portale alle spalle del suo Maestro e da esso scattò una specie di lampo bianco che afferrò il braccio del suo maestro, lasciandola cadere per terra mentre lui venne scaraventato contro un albero, intanto rise ed applaudi.
"Complimenti, Poliziotta. C'è l'hai fatta". Alucard si congratulò con lei. Era fiero del suo nascente, invocare il proprio mastino era una vera impresa; a lui ci vollero decenni per trovarlo mentre a lei una sola notte.
Seras non riusciva a crederci, era riuscita ad invocare il suo mastino. Era una specie di cane-lupo come quello del suo Maestro ma di dimensioni più piccole, aveva una pelliccia bianca come la neve, era bellissima. La lupa mostrò i denti ad Alucard ed in quel momento il suo manto cambiò colore come quello del Maestro, nero come la pece.
Alucard sgranò gli occhi non aveva mai visto una cosa del genere. Un mastino che poteva cambiare il colore del manto a causa delle emozioni, in quel caso il nero poteva dipendere che il segugio provava rabbia nei suoi confronti. Alucard sorrise come lui sapeva fare e consigliò:
"Poliziotta, il tuo mastino è molto speciale, perché non lo mettiamo alla prova?"
Seras spalancò la bocca quando il suo maestro invocò il suo. Era più grande del suo e aveva lo stesso manto. I due mastini iniziarono a ringhiare tra di loro, aspettando il comando del proprio padrone; ella rispose:
"Si, signore".
A quel puntò Alucard iniziò di nuovo ad attaccare Seras che tirò su la guardia. Appena Seras lo vide arrivare fece un passo indietro e caricò un montante che andò assegno ma anche l'attacco del suo maestro era andato a segno, infatti durante la colluttazione Seras sentì il braccio destro indolenzito, fece molta difficoltà per muoverlo ma non si diede per vinta.
In quell'istante anche i due mastini iniziarono a combattere. I due cani si davano zampate, artigliate,morsi. I loro manti erano abbondanti di sangue ma nessuno si dava per vinto e continuarono a sbranarsi,ma quello di Alucard stava avendo la meglio. La lupa di Seras anche se sentiva di essere in svantaggio non si arrese continuò a combattere proprio come il suo padrone.
Alucard era fiero come la sua neonata era così decisa nel suo combattimento non c'era più traccia di paura, che aveva sempre avuto, secondo lui qualcosa le ha fatto cambiare idea e adesso, eccola lì, selvaggia come un vero vampiro, come una vera Regina Senza Vita. Non capiva il perché ma dentro di se sentiva che qualcosa si stava accendendo, un interessamento? Per chi? Per quella neonata? Perché? Perché assomigliava a . . .
"NO!". Alucard ringhiò a se stesso, interrompendo quella sua ultima domanda, non voleva credere a quel pensiero, non doveva.
Dopo quel pensiero divenne più oscuro iniziò ad usare i suoi poteri senza badare che la draculina era ormai sfinita.
Anche il mastino di Alucard inizio a diventare più aggressivo e si avventò senza pietà contro l'altra che tremava per la stanchezza, era quasi finita ormai.
Seras non ce la faceva più era troppo debole e non vide che il suo Maestro era diventato più malvagio, aveva perso il controllo, lei non riusciva più a difendersi e ora la draculina sentiva che l'avrebbe uccisa. Alucard le stava per dare il colpo di grazia.
I due lupi non smisero di combattere, il lupo più grande prese a morsi l'altro e iniziò a scuoterlo fino a che la lupa non reagì, perché sentì che il suo padrone era in pericolo. Durante gli strattoni che il grosso lupo le inferiva, la lupa iniziò a vincolarsi e lacerò il muso dell'altro, questo lasciò la presa e la lupa corse verso il suo padrone che stava per essere ucciso.
Alucard non si rese conto che stava mettendo fin troppa forza nel combattimento come non vide che ormai la draculina era sfinita, le stava per dare il colpo definitivo quando vide il suo mastino, gli afferrò il braccio e affondò le zanne fino a strapparlo. Il cane lanciò lontano il braccio e si mise tra il suo padrone e Alucard. Solo in quel momento capì che era finita, si raddrizzò e fece andare via il proprio mastino lasciando che il mastino di Seras si prendesse cura della padroncina, iniziò a lambirle la faccia siccome aveva perso conoscenza.
"Padrone,svegliati, svegliati". Seras sentì una voce, non era quella di Alucard.
"Chi è?". Lei disse aprendo gli occhi e vide di sorpresa che un grande lupo bianco le stava leccando la faccia.
"Seras Victoria hai combattuto con la forza di un vero vampiro,come un mio pari, sono fiero di te". Seras era sdraiata nel suolo quando udì la voce di Alucard, vide che era al suo fianco, subito lei scattò in piede, le faceva uno strane effetto stare vicino al suo maestro, ma si rese conto che non riusciva a stare in piedi. 
Il lupo al suo fianco cercò di aiutarla e poi ricordò tutto quello che è successo, stava combattendo contro il suo maestro ma poi lei ha perso conoscenza a causa della perdita di sangue.
"Maestro, cosa è successo?" . lei non capiva, credeva di essere morta.
"Il tuo mastino ha sentito che stavi per morire e così si è intromesso nel nostro combattimento . . . mi ha staccato un braccio . . . per questo atto, dovrei punirti severamente . . .". Guardò Seras negli occhi, lei era rimasta pietrificata. "Ma stasera sono magnanimo". Il vampiro maschio concluse strizzandole l'occhio e dandole un sorriso malizioso.
"È la verità, non volevo perdervi, padrone". La voce nella testa disse tristemente. La lupa al suo fianco uggiolò.
Seras capì che quella voce apparteneva al suo mastino e Alucard lo vide.
" Padroni e Mastini hanno un collegamento mentale, come Padroni e Nascenti . . . inoltre dopo aver acquisito il potere per evocare il proprio mastino, il padrone riesca più facilmente a cambiare forma, ad esempio in un lupo . . .sai non ti vedrei male sotto forma di un lupo " le spiegò Alucard leccandosi le labbra, egli sorrise come lei rimase lì immobile per la rabbia e l'imbarazzo quando lo facendo.
Ma con quella spiegazione Seras si tranquillizzò e iniziò a strofinare la testa del suo mastino e immediatamente gli venne in mente un'altra domanda.
"Maestro?"
"Si?"
"Questo tipo di collegamento si possono creare con … gli umani?". Seras sentì che Alucard era rimasto un po' riluttante verso quella domanda.
"Perché ti interessa tanto,poliziotta?". Le sibilò. Il mastino che era ancora presente gli ringhiò contro, cambiando il suo manto di nuovo in nero.
"E . . . beh … ecco" doveva trovare una buona giustificazione senno si sarebbe insospettito " per qualsiasi evenienza, quando tornerà Sir Integra magari mi assegnerà con qualche soldato e in quel caso per non farci udire dal nemico potremmo usare il pensiero . . . se è possibile". Sospirò appena vide che Alucard si era rilassato.
"Accidenti, ma uno puoi voler solo imparare e basta?" disse a se stessa.
"Con un padrone come il vostro, credo proprio di no". La lupa le rispose
"Eh - eh hai ragione". Seras le disse.
"Se ci tieni così tanto . . . è molto semplice, noi vampiri abbiamo la capacità dentro, basta concentrasi sulla persona con cui vuoi creare il legame ed è fatto ". Alucard le rispose secco, non gli piaceva quella domanda. Come mai voleva sapere se i vampiri potevano comunicare telepaticamente con gli esseri umani? C'era sotto qualcosa e lui l'avrebbe scoperto.
"Il sole sta sorgendo, è ora di andare a letto, Poliziotta". Le ordinò.
"Si, padrone".

Hellsing (Cosa è successo dopo l'attacco di incognito?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora