Avvicinamento insolito

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Prima di andare in camera sua, Seras andò in cucina e prese da uno dei frigoriferi tre pacchetti di sangue. Odiava bere, ma se non voleva rischiare di mordere Vladimir doveva farlo, iniziò a succhiare dal primo quando si accorse che il suo mastino era ancora lì e la guardava, li venne in mente che poteva parlare con lei.
"Il mio nome è Seras, qual è il tuo?". La vampira chiese.
"Io non ho un nome, ma se volete potete darmene uno voi, padrone". La lupa rispose.
"Okay, ma adesso smettila di chiamarmi Padrone, chiamami solo Seras e dammi del tu, non mi piacciono le formalità". Seras le disse sorridendo.
"Certo, Pa . . . Seras". La lupa mandò indietro il suo istinto di chiamarla padrone, di solito i vampiri amavano essere chiamati Padroni.
"Ecco, ora vediamo che nome posso darti . . ." ci pensò su un attimo. "… ti piace Tara?"
"Mi piace, è carino". La lupa abbaiò in consenso, felice di avere un nome adesso.
"Volevo chiamarti Tarish o Ishtar, ma credo si addicano più a un maschio che a una femmina".Seras le disse.
"Hanno qualche significato?" Tara chiese curiosa.
"Si, è il nome della dea benigna protettrice dei lupi, della famiglia ma anche maligna rappresenta la morte, pensavo che ti andassero bene, quando ho visto cambiare colore il tuo manto mi è sembrato perfetto. Il bianco simboleggia la dea benigna e le rispettive emozioni come la tranquillità, la felicità e l'amore mentre il nero la rabbia, la paura e altre ancora . . ." . spiegò a Tara.
"In effetti hai ragione, ma a me piace molto Tara lo stesso". Tara la rassicurò.
Seras le sorrise e le accarezzo il dorso mentre Tara si strofinava tra le sue gambe facendo le fusa, certo non come fanno i gatti.
"Tara, ho bisogno di chiederti un favore . . ." Sperò che potesse farlo, non sapeva a chi altro chiedere.
"Qualsiasi cosa". Tara era pronta per qualsiasi compito.
"Ecco . . . vorrei che tu . . . accudisca il mio bambino, lui è umano, potrebbe svegliarsi durante il giorno e io non so cosa fare, puoi farlo?". Seras sperò che Tara fosse capace di farlo.
La lupa è rimasta in silenzio per qualche secondo ma poi le annuì ma un po' preoccupata.
"Posso farlo, ma io avrei bisogno . . ." Tara non sapeva se continuare, aveva bisogno dell'unica cosa che Seras detestava. Il sangue.
"Di cosa hai bisogno? Ti darò tutto quello che vuoi se puoi accudirlo" Seras le avrebbe dato tutto, l'importante è che Vladimir stesse bene.
"… ho bisogno di nutrirmi. Ho bisogno di sangue umano, come voi vampiri anche noi dobbiamo nutrirci. Se non lo facessi rischierei di ucciderlo. So che il sangue dei neonati sia il migliore del mondo". Tara indietreggiò di qualche passo credendo che Seras si sarebbe arrabbiata con lei.
"Solo questo? Poi potrai accudire Vladimir? Non c'è problema aspetta un attimo . . . Ecco tieni". Seras era raggiante, prese uno dei suoi pacchetti e lo verso dentro un piatto e lo porse a Tara che inizio a lambirlo tutto.
"Grazie mille!" Tara era contenta e continuò " Lo scontro con Cerberus mi ha sfinita" .
"Chi è Cerberus?" Seras non capì.
"L'altro mastino, quello del tuo padrone, Alucard" Tara spiegò.
"Ah ecco . . . beh lui almeno è riuscito a dargli un nome che solo lui avrebbe potuto dare a un cane infernale. Il guardiano dell'inferno". Seras si mise a ridere e Tara si unì a lei.
"Cosa c'è di tanto divertente, Poliziotta?". Una terza voce fece spegnere le risate. Alucard.
"Niente, mio signore". Seras rimise le sue barriere e disse a Tara di fare lo stesso.
Alucard si materializzò con il suo mastino al fianco che iniziò a ringhiare contro Tara e lei ricambiò. "Sembra che i nostri cani non vadano per niente d'accordo . .". L'antico vampiro ridacchio.
"Proprio come io e te, Maestro . . ." Seras iniziò secca "Cosa ci fai qui? Non avevi detto che saresti andato a dormire?" concluse irritata.
"È vero, ma ho sentito la mia sete di sangue aumentare dopo il nostro piccolo combattimento, hai stimolato la mia fame Poliziotta …" Alucard socchiuse i suoi occhi, guardando come il volto della sua neonata diventò rosso.
Durante la conversazione dei due vampiri anche Tara e Cerberus stavano conversando.
"Nuova arrivata mi è piaciuto il nostro combattimento, sai? Dovremmo farlo più spesso . . ." Cerberus le disse in modo beffardo. Era tale e quale ad Alucard, infatti era la sua essenza.
"Ora ho un nome, Cerberus, ed è Tara, non dimenticarlo" Tara gli ringhiò .
"Che nome patetico . . . proprio come te, sei patetica e di sicuro non servirai a niente in battaglia, come il tuo padrone, siete due deboli. ma guardati prendi il tuo pasto da una ciotola, come fanno i cani, noi segugi siamo migliori come i nostri padroni, devi guadagnartelo il tuo pasto in battaglia, quando uccidi i tuoi nemici , divorarli. Non capisco proprio cosa abbia attirato l'attenzione del mio padrone per il tuo. Siete deboli!" Sputò il grosso cane nero. Tara non riuscì a controllarsi e andò contro Cerberus.
"Questo non dovevi dirlo". Tara ringhiò e affondo i propri denti sul corpo di Cerberus che iniziò a dimenarsi fino a far cadere Tara sul suolo.
Alucard e Seras rimasero per un secondo congelati, guardandosi negli occhi. Non dicevano nulla si guardavano e basta, entrambi con una strana luce negli occhi. Seras si appoggiò al tavolo vicino e iniziò a bere l'ultimo pacchetto di sangue, ma rimase immobile quando vide Alucard avvicinarsi a lei e mettersi davanti a lei con le mani appoggiate sul tavolo. Seras era bloccata tra il tavolo e il corpo del suo maestro . Alucard spostò il suo viso vicino all'orecchio della draculina tremolante davanti a se.
"Ti va di condividere il tuo pasto con il tuo povero maestro affamato?". L'antico vampiro le domandò innocentemente e iniziò a strofinare se stesso contro il suo.
Seras era rimasta a bocca aperta a quella richiesta e spalancò gli occhi quando sentì il suo padrone strofinarsi su di lei.
I loro corpi si sfioravano quando sentirono che i loro segugi si erano messi a litigare, sbranandosi a vicenda. Essi uscirono dalla trance e gridarono all'unisono:
"BASTA!"
I due segugi si fermarono all'istante e andarono dai rispettivi padroni, senza smettere di ringhiare.
Seras con un po' di imbarazzo,a causa del modo in cui il suo padrone la stava trattando, e rabbia, per il litigio dei due cani ,si rivolse al suo padrone
"Maestro ho perso l'appetito, tenete se volete". Seras mise il pacchetto di sangue, mezzo vuoto, tra i loro corpi e lo spinse via, ma si fermò appena sentì il corpo dell'altro vampiro tremare quando l'ha sfiorato.
Alucard si lasciò spingere via, ma tremò quando sentì le dita della ragazza sul suo petto. Egli si spostò dal tavolo, lasciandola andare.
Seras appena vide che Alucard aveva tolto e mani dal tavolo scivolò via e si diresse verso la sua camera, ma si fermo.
"Chiedo scusa, padrone, per il comportamento del mio segugio. Vado a letto . . ." e se ne andò, lasciando Alucard stordito e poi svanì pure lui.
Seras sbatté la porta dietro di se e si voltò verso il suo segugio.
"Cosa diavolo stavi facendo? Perché l'hai attaccato?". Seras si arrabbiò, ma non capiva il perché. Forse per aver interrotto lei e Alucard? Ma da cosa?
"Quel cane ci ha insultate e io ho il dovere di difendere il mio padrone, mi sono difesa". Tara disse con orgoglio.
In quell'istante il neonato nella stanza iniziò a piangere, forse aveva sentito l'aura negativa che le due femmine avevano portato. Seras lasciò perdere la conversazione, per lei era più importante il bambino che una discussione.
"Ehi, piccino ti sei svegliato, stai tranquillo ora ti accompagno, non piangere". Il piccolo non si calmava, allora Seras iniziò a cantare una ninna nanna. Durante la canzone il piccolo cominciò a calmarsi rifugiandosi nella petto della draculina. Mentre la canzone terminava, il bambino si addormentò e Seras lo mise nella bara.
"Il tuo compito d'ora in poi è di stare di guardia durante il giorno, nessuno deve entrare nella camera a eccezione di Walter il maggiordomo con il nostro pasto, hai capito?". Seras disse seriamente mentre il suo segugio annuì.
Ella chiuse la bara e si sistemò in modo che possa stare a faccia a faccia con Vladimir.
"Buonanotte, bambino mio". Gli disse nel pensiero sperando che lui l'abbia sentita e poi cadde in un sonno profondo.

Hellsing (Cosa è successo dopo l'attacco di incognito?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora