Un anno dopo
Seras si trova in un villaggio deserto, non capiva perché fosse lì, c'erano solo macerie e lei andò verso le abitazioni ma non trovò nulla continuò ad avanzare in cerca di segni di vita senza successo. All'improvviso il suo udito riuscì individuare un grido, quello di un bambino; iniziò a correre nella speranza di trovarlo, sentiva che il bambino era nelle vicinanze perché il piantò del bambino si fece più forte, anche Seras iniziò a piangere, senza motivo. La piccola draculina continuava a correre fino che raggiunse il bambino, si trovava in una zona melmosa dove era difficile camminare, con orrore vide che diverse figure si stavano avvicinando al bambino, erano ghoul; Seras ha tentato di raggiungerlo ma si trovò paralizzata quando ha provato a chiamarlo la sua voce non usciva. I ghoul erano ormai dal bambino che non smetteva di piangere, quando ormai erano tutti sopra il bambino, il piccolo urlò agonizzante fino a quando si sentì uno strappo di carne. Crap.
"NO!". Seras urlò nella disperazione per quell'orribile scena, uscendo da quell'incubo.
Seras aprì di scatto gli occhi vedendo solo il buio della bara mentre Vladimir stava piangendo, probabilmente era stato svegliato dall'urlo della madre; con quel pianto la draculina tornò alla realtà realizzando che quell'orribile scena non era altro che un incubo che ormai la perseguitava da mesi, tranquillizzò il bambino fino a che smise di piangere.
"Non è successo niente, ora stai buono qui. Vado a prepararti la cena". Gli disse sorridendo e uscì dalla bara.
"Buonasera, Signorina Seras". Il maggiordomo la salutò appena uscì dalla bara ed lei rimase immobile.
"Non sta bene?" Walter chiese preoccupato, aveva sentito il suo urlo quando era dentro la bara e altri strani rumori, ma non chiese cosa fossero.
"N-no no sto bene, sono solo appena uscita da un incubo . . . " Seras rispose in fretta chiudendo la bara, guardò in su pregando che Vladimir non si mettesse a piangere.
"Ho capito, ecco perché si è svegliata così presto, non è ancora tramontato il sole" le spiego Walter. "comunque ho portato i suoi pacchetti di sangue, buon pasto". Il maggiordomo disse e si avviò verso la porta quando sentì uno strano rumore e si voltò verso la draculina che rimase al suo posto senza prendere fiato, si convinse che era a sua immaginazione e se ne andò.
Seras riprese a respirare, anche se non ne aveva bisogno, e si diresse verso la bara dove il bambino stava facendo i capricci e Seras lo sgridò.
"Accidenti a te, ci stavano per scoprire. Se ti dico di stare buono, tu stai buono". Gli ringhiò contro, senza volerlo, e il bambino iniziò a piangere per lo spavento, Seras sentì il suo piccolo cuoricino battere all'impazzata, aveva paura di lei. Seras ricordò il pianto del bambino del suo sogno, era identico; lo prese in braccio e lo cullò fino a quando a smesso di piangere. La mano di Vladimir si allungarono per accarezzare il volto della madre, che in quel momento piangeva, rigato da alcune gocce di sangue.
"Se non fossi così grazioso ti farei una bella ramanzina, se non fossi quel bambino . . . del sogno . . .". in quel momento la tristezza prevalse e Seras pianse a dirotto, non ne capiva il motivo ma continuò lo stesso, poi tutto il palazzo sentì un urlo pieno di tristezza e solitudine proveniente dalla draculina, perfino Alucard.
Alucard stava sorseggiando il suo sangue da un calice, quando sentì urlo straziante nella sua testa piena di tristezza e solitudine, cadde a terra anche lui in preda a quelle forti emozioni, se quell'urlo non avesse smesso, egli sarebbe diventato pazzo. Anche il maniero ne risentì che aveva iniziato a tremare, forse la stessa Inghilterra stava tremando a causa di quell'urlo straziante. La terra iniziò a tremar meno fino a smettere del tutto, Alucard si riprese ed iniziò a cercare l'origine e non credeva che fosse proprio quella persona, di tutte le creature proprio il suo nascente.
"Cosa diavolo ti è successo?". Il vampiro dei capelli scuri le chiese,con uno sfondo di preoccupazione.
Seras non ripose
Alucard preso dalla rabbia e dalla preoccupazione perché il suo nascente non gli aveva risposto si materializzò davanti alla sua porta, avrebbe voluto già entrare, ma Walter gli ordinò di non entrare in quella camera tempo fa, mentre cercava di contattare la ragazza anche Walter aveva capito che quell'urlo proveniva dalla ragazza e prese la chiave della stanza da un grosso mazzo di chiavi. Walter fece irruzione nella camera e rimase incredulo a ciò che vide. Niente. Seras stava sorseggiando il sangue da uno dei pacchetti che lui le aveva lasciato in precedenza, sembra non essersi accorta di niente, ma si arrabbiò quando vide Walter e Alucard entrare nella sua camera.
"Cosa ci fate nella mia camera? Walter ti avevo chiesto che nessuno doveva entrare nella mia camera, per nessun motivo!". Seras ha cercato a ogni modo di essere arrabbiata, qualche secondo prima era svenuta ma non voleva farlo sapere ai due uomini davanti a se.
"Chiedo scusa, signorina. Abbiamo sentito un urlo che proveniva da qui e siamo venuti a controllare, ha notato qualcosa di strano?". Il maggiordomo era molto preoccupato, in tutta la sua vita mai aveva sentito un urlo tanto terribile.
"Si, due uomini che sono entrati nella mia camera senza bussare". La draculina sbottò.
Walter sospirò, forse Seras non si era resa conto di quello che era accaduto, forse era inconscia di quello che aveva fatto, già cosa aveva fatto? Cosa avrebbe potuto far urlare così disperatamente quella povera ragazza?
"Ti chiedo scusa . . . Ad ogni modo, essendo qui insieme ad Alucard voglio approfittarne per avvertivi che ho una missione per voi". Il maggiordomo disse rivolto ai due vampiri che in quel momento si stavano fissando senza aprire bocca.
"Forse è meglio che vada io da solo, la Poliziotta sembra non stare bene" intervenne Alucard guardando minaccioso la sua neonata che voleva ribattere.
Sia Seras e Walter rimasero increduli a ciò che aveva detto l'antico vampiro.
"Hai ragione, Alucard. Vieni da me quando puoi". Walter disse e lasciò i due vampiri da soli, ancora stordito da quel che ha detto Alucard, non capiva il perché di quelle parole. Che quel gridò significasse qualcosa per i non-morti?
Alucard stava guardando con attenzione la draculina di fronte a se, cercò di leggere i suoi pensieri ma la ragazza lo teneva fuori. Perché?
"Maestro, perché non posso andare con te in missione? Dopotutto sono qui per questo, no? Per servire l'Organizzazione Hellsing". Seras disse con una smorfia, neanche lei capiva il comportamento del suo padrone, sembrava quasi premura per lei.
"Decido io cosa tu debba fare, sei io dico che tu devi stare qui, tu stai qui. Modera il tuo linguaggio, ricorda chi è il padrone e chi è servo. Inoltre, so che mi stai nascondendo qualcosa, non è molto saggio, prima o poi saprò cosa è ed io ti punirò. Se hai qualcosa da dire fallo adesso prima che io perda la pazienza e intenda punirti per il tuo silenzio". Alucard le ringhiò, continuando a guardarla sul volto fino a quando notò alcune gocce di sangue sulla sua uniforme, la fissò intensamente,e osservò il volto fino ai suoi occhi. Erano gonfi. Aveva pianto? Perché?
Seras era spaventata dalle parole del suo padrone, ormai aveva capito che nascondeva qualcosa, ma non sapeva come avrebbe reagito sapendo che ospitava un bambino nella sua bara, cercò di trovare una giustificazione senno Alucard avrebbe messo sottosopra la stanza in cerca di quello che nascondeva. Si illuminò quando ricordò il sogno.
"Hai ragione, è vero, ti nascondo una cosa molto importante, è da mesi che mi tormenta, pensavo fosse una cosa normale ma oggi è stato terribile . . .". Seras disse cercando di vedere quale fosse la reazione del suo padrone. Non disse nulla.
"Che cosa ti tormenta, Poliziotta?" Egli disse con la sua voce suadente, in modo da incoraggiare la bionda.
"Un incubo". Seras disse e iniziò a sentire la tristezza che aveva avuto prima di perdere i sensi.
Alucard non capì come un incubo possa aver fatto disperare in quel modo la ragazza. Le si avvicinò, sentiva tramite il loro legame che le emozioni, che avevano fatto tremare la terra e lui stesso, stavano riemergendo.
È vero, Seras stava ancora nascondendo la questione di Vladimir, ma almeno avrebbe potuto trovare conforto nel parlare di quel sogno, che stava nascondendo lo stesso, al suo maestro e probabilmente risponderle ai suoi dubbi anche.
Si sedettero entrambi sulla tavola uno di fronte all'altro e Seras iniziò a raccontare.
"Mi trovo sempre nello stesso villaggio raso al suolo, tra macerie e sangue. Cammino in cerca di superstiti o di mostri senza trovare nulla fino a quando . . ." Seras si fermò terrorizzata sia dal ricordo sia dalla reazione del suo padrone a sapere quello che aveva sognato.
"Continua, Seras". Alucard la incoraggiò, sapeva che ogni volta che la chiamava per nome le infondeva un po' fiducia.
"Fino a quando sento un urlo, quella di . . . un neonato . . .". La draculina stava per dire l'urlo di Vladimir, ma continuò con il sogno." iniziò a correre verso la direzione della voce e inizio a piangere anch'io, senza motivo". In quel momento Seras iniziò a singhiozzare e Alucard si avvicinò a lei, cercando di calmarla. "Mi trovo . . . in una zona melmosa, tra macerie e sangue, e lì in mezzo . . . c'è il bambino. Provo ad avvicinarmi . . . ma le mie gambe affondano nella terra fino a quando vedo delle ombre, che si rivelano ghoul,. . . avvicinarsi al bambino. Cerco di sollevarmi ma . . . ma il mio corpo non risponde più . . . e . . . e io rimango lì, tento . . . di chiamarlo ma la mia bocca non emette suono, mentre i miei occhi . . . continuano a versare lacrime. I ghoul stavano sopra . . . il . . . bambino che inizia ad urlare più forte . . . quando . . . quando i ghoul lo facevano a pezzi".
In quell'istante Seras iniziò a piangere a dirotto, non le importava se il suo padrone la guardava e la riteneva debole.
Alucard sentì un dolore allucinante nella sua testa nell'istante in cui la draculina si mise a piangere, non sapeva cosa fare. In tutta la sua vita da non-morto non aveva mai consolato qualcuno. Alucard allungò le sue enormi braccia per raggiungere la piccola vampira e la tirò a se.
"È un sogno. Non piangere, Seras" le disse cullandola fra le sue braccia.
La draculina fu impressionata da quella manifestazione di affetto dal suo padrone e ancora di più quando avvicinò il suo volto al suo. Il cuore della draculina iniziò ad accelerare e le sue guance divennero rosse quando il suo padrone iniziò a leccare le lacrime residue sugli occhi e il volto e poi i loro sguardi si incrociarono e i loro aliti si mescolarono e le loro labbra quasi toccarsi mentre le sue mani andarono verso il collo che fecero sfuggire un gemito alla draculina.
Alucard non capiva perché si sentisse così premuroso verso la sua nascente, il ricordo di sentire quel pianto e l'urlo in precedenza, lo hanno attratto e lui si sentì in dovere di fare qualcosa. Iniziò a leccarle il volto, cercando di asciugare le lacrime residue sul suo volto, aveva scordato quanto fosse buono il suo sangue, continuò a leccare il volto e poi il collo quando fece passare la sua mano sul suo corpo minuto fino al collo, sentì un gemito sfuggire dalla ragazza minuta che fino in quel momento tremava sotto il suo tocco, sentì la lussuria iniziare emergere e i suoi occhi divennero più accesi per la fame, avrebbe voluto confortarla in qualche altro modo, che sicuramente avrebbe soddisfatto entrambi.
Alucard si irrigidì e ringhiò, quando sentì Walter chiamare per la missione, e lasciò cadere Seras nella sedia accanto delicatamente.
"Mentre io vado a caccia, tu riposa" Alucard disse con voce dolce e scomparve.
Appena la presenza di Alucard se ne andò, Seras riprese a respirare e le vampate di calore diminuirono per un attimo si era accesa sotto il suo tocco, ma i dubbi iniziarono a tormentarla.
"Maestro, può significare qualcosa quell'incubo? Alcuni sogni posso mostrare il futuro?".
" Non so cosa significhi quel sogno, ma alcuni vampiri hanno il potere della preveggenza. Ad ogni modo il futuro è incerto, quindi rilassati e riposa". Le ordinò serio.
"Si, padrone". Lei concluse.
Dopo quella conversazione la draculina era più angosciata di prima, non voleva che Vladimir morisse in quel modo atroce e neanche così presto. D'ora in poi doveva essere più cauta di prima.
Andò a recuperare il bambino che era rimasto stranamente silenzioso durante tutta la conversazione e lo trovò appisolato nella bara insieme a Tara che gli fece da coperta. Seras richiamò il suo segugio e si mise al posto di Tara, stringendo a se il corpicino del bambino.
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Hellsing (Cosa è successo dopo l'attacco di incognito?)
FanficIntegra si ritira dal incarico di mandare avanti l'organizzazione Hellsing, incaricando Walter il maggiordomo a far continuare l'attività di eliminare i mostri. Walter sin dal primo giorno, darà ordini ad Alucard, devoto vampiro che serve per l'eter...