Provocazione, furia e pentimento

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Nel frattempo Tara era scappata come aveva detto il suo compagno e si nascose dentro la camera della sua padrona fino a quando vide un portale aprirsi al centro della stanza. Vide uscire la sua padrona con in braccio Vladimir e poi Cerberus. Il mastino bianco corse verso quello nero strofinandosi sotto il suo collo e leccargli il muso per la felicità e fece lo stesso l'altro.
Seras appena mise piede nella sua stanza vide il suo mastino andare verso l'altro, stava per sgridarla ma dovette zittirsi quando li vide coccolarsi amorosamente. Lei andò verso la bara e depose il bambino addormentato e si voltò verso i due mastini che si erano accucciati, quello nero sovrastava quello bianco che gli stava leccando le zampe mentre l'altro gli leccava il dorso. A quella scena a Seras venne in mente, che sia a causa dei loro mastini che ora lei veniva perseguitata dal suo padrone come se fosse un cane che trova una femmina in calore?A quel pensiero divenne rossa.
"I vampiri vanno in calore? Per questo che pure Marco a provato a prendermi?". Domandò a se stessa e qualche istante dopo sentì l'intrusione del suo padrone nella sua camera, vestito come al solito senza gli occhiali da sole.
"Chi è Marco?".Alucard chiese irritato e si sedette su una sedia mettendo i suoi stivali sul tavolo.
"Un vampiro freak . . . che cosa vuoi? Se sei qui per convincermi della mia decisione, scordatelo". Seras gli rispose e si sedette sulla bara e si zittì.
Nessuno dei due vampiri volle parlare, c'era troppo silenzio ogni tanto interrotto da qualche suono proveniente dai due mastini, solo sentendo quei suoni Alucard aprì bocca.
"Si dice che quando i mastini di due vampiri si accoppiano, i padroni sono destinati a stare insieme . . .". Alucard le disse guardandola come si avvicinò al suo armadio per cambiarsi, sembrò volerlo ignorare.
Seras era stupita di quella spiegazione, se i loro mastini erano diventati compagni significa che lei sarebbe dovuta essere la compagna di Alucard, ma se invece stesse mentendo solo per poter sbattersi dentro di lei? Fece una smorfia e si diede una occhiata, andò verso il suo armadio per cambiarsi, ignorando il suo padrone che la stava guardando mentre si cambiava, non avrebbe fatto molta differenza o no, l'aveva già vista nuda.
"Perché non ti metti qualcosa di veramente sexy, eh?". Tara le suggerì mentre veniva coccolata dall'altro segugio e vide come la sua padrona si irrigidì di colpo stringendo con forza un'anta dell'armadio.
"C-cosa? Sono già sul bilico tra vergogna e rabbia, e tu mi chiedi di mettermi qualcosa di veramente sexy davanti a questo dannato vampiro che ha tentato di farsi una scopata cono me? Tu sei pazza . . .". Seras le rispose guardando bene dentro il suo armadio.
"Beh forse ti servirebbe proprio,ma siccome so le tue nobile ragioni per non farlo. Allora che ne dici di vestirti sexy ma non esagerando? Non ti piacerebbe vedere il tuo padrone sbavare e ringhiare in frustrazione per non poterti avere? Credimi sarà divertente". Tara le disse in modo molto persuasivo e cambiò il suo manto in nero spaventando l'altro segugio al fianco, dopo tutto la lussuria era un desiderio oscuro quindi male.
"Tranquillo, compagno. Il mio manto è cambiato come la malizia si è inserita nel mio animo come in quello della mia padrona".Tara spiegò al suo compagno facendogli le fusa.
"Oh significa che il mio padrone si prenderà un colpo per quel che succederà fra qualche istante?". Cerberus chiese come anche i suoi occhi si accesero per la lussuria.
"Ma certo, ma soprattutto un certo aggeggio che si trova in mezzo i suoi pantaloni".Tara gli disse provocando alcune risate dal segugio al suo fianco.
Seras pensò bene alle parole del suo mastino, anche se l'idea non le piaceva molto, vedere il suo maestro sbavare dietro di lei sarebbe stato decisamente divertente. Prese dall'armadio la biancheria intima nuova e se lo mise poi resto in piedi qualche istante per decidersi cosa mettere,ma non solo per quella ragione, per permettere al vampiro dietro ammirarla in biancheria intima. Prese dei pantaloni attillati in pelle nera e una camicetta color bordeaux che allacciò lentamente, in modo che per il maschio sia stata una agonia quello spettacolo.
Alucard rimase confuso dalla muta del segugio bianco, ma poi restò di sasso quando vide la sua neonata cambiarsi davanti a lui. La vide quando si abbassò per mettersi la biancheria, facendogli vedere il suo culo sodo e liscio. Quando poi era in biancheria intima sentì il suo cazzo irrigidirsi per tanta bellezza, avrebbe tanto voluto essere dentro di lei, farla urlare di piacere e scopare più selvaggiamente ogni volta che pronunciava il suo nome. Ringhiò come vide la femmina mettersi dei pantaloni attillati di pelle nera e lentamente una camicetta rosso scuro, egli era dannatamente eccitato e la femmina lo sapeva, visto che si cambiò lentamente in modo di fargli capire 'vedere ma non toccare'.
Seras sorrise come sentì ringhiare il vampiro dietro di lei, lo sentiva ringhiare sempre più forte quando lei terminò di cambiarsi.
"Sono pronta, Padrone". Seras gli disse innocente e nell'istante in cui terminò di parlare sentì un rumore spaventoso da dietro di lei, aveva rotto il tavolo, nell'istante in cui si voltò si sentì sollevare e spinta contro l'armadio chiuso, durante il quale il bambino nella bara iniziò a piangere. Ringhiò contro il suo padrone quando la sua lingua biforcuta leccava tutto il suo collo e poi riempiendolo di baci, mentre batteva contro di lei con il suo cazzo estremamente gonfio, molto più di prima. Non poté che lamentarsi che il suo collo venne trafitto dalle sue zanne affilate, continuò a sbattere contro di lei sempre più forte e veloce.
Alucard perse il controllo quando il suo servo terminò di parlare che la bloccò contro l'armadio e il suo corpo ed iniziò a sbattere il suo cazzo contro lo stomaco. Desiderava prenderla in quell'istante, ma il suo demone lo fermò. S'infurio quando il bambino alle sue spalle si mise a piangere e continuo a sbattersi sempre più ferocemente, come se stessero veramente facendo sesso, voleva togliere quei dannati pantaloni e mettersi dentro di lei.
"Padrone, non puoi prenderla. Se lo farai, la perderai". Cerberus gli disse mentre stava trattenendo con le zampe il segugio più piccolo che ringhiava contro il vampiro.
Seras non capì se doveva provare piacere oppure rabbia contro il suo padrone, le ringhia di Tara la distolsero dalla sua riflessione.
"Seras devi respingerlo senno potrebbe violarti da un momento all'altro. Trova la forza per uscire da lì e calma Vladimir, se continua Alucard potrebbe ucciderlo per aver interrotto". Tara le urlò mentre cercava di arrivare da lei, ma il segugio oscuro la tratteneva.
Seras usò tutto il suo potere per respingere il suo padrone che si fermò e la lasciò scivolare sul pavimento e andare verso il bambino che si calmò subito appena si trovò tra le braccia della vampira.
"Tu sarai Mia, Seras. Sei un vampiro, come puoi trovare beatitudine per quell'immondizia umana? . . . lui non è tuo figlio!". Le urlò e la fece piangere. Quando riuscì a calmarsi si rese conto di quel che aveva fatto, si avvicinò a lei ma questa si allontanò ringhiando mentre piangeva. L'aveva ferita, egli ringhiò e aprì un portale.
"Resta qui con lui, andrò da solo a sterminare i freak". Alucard disse a bassa voce e sparì dentro il varco.
Seras si mise dentro la bara con il bambino mentre i due mastini cercarono di consolarla leccandole il volto rigato dalle lacrime cremisi. Seras si sentì lacerare dalle parole del suo padrone, le aveva fatto del male dicendole che Vladimir non era e non poteva essere suo figlio, perché era la verità. Passò un'ora che si addormentò mentre i due segugi si accucciarono vicino alla bara uno di fronte all'altro.
"Il tuo padrone è un mostro". Tara disse a Cerberus con tristezza e rabbia.
"Lui non è stato sempre così, lui desidera fortemente una sposa. . . e un figlio". Cerberus le disse uggiolando, era la verità.
"Ma allora perché non può fare con calma? Perché ha perso il controllo?".
"Lui teme di poter perdere ancora una volta la sua sposa. Ora che siamo soli, ti racconterò cosa è successo al mio padrone quando fu catturato dalla famiglia Hellsing . . . .". Cerberus parlò ed iniziò a raccontare.

Hellsing (Cosa è successo dopo l'attacco di incognito?)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora