Kara Danvers non era mai stata una persona maleducata. Di solito non diceva parolacce gratuite, non insultava, non parlava male. Cercava sempre di tenere un tono consono, di non alzare mai la voce. Di non sfociare nella maleducazione. Eppure, stavolta, vedendo come quest'uomo stesse trattando la sua amica ~ la sua migliore amica ~ non potè trattenersi dall'avanzare, in modo da frapporsi tra Lena ed Edge, e difendere la giovane Luthor. "Senta, io non so chi si crede di essere lei, ma conosco Lena e sono pronta a garantire che non sia stato il suo dispositivo a fare del male a quei bambini. Lena non è una Luthor, è molto di più, quindi la smetta di avanzare accuse su cose che neanche conosce, e se ne vada da qui. Lei è solo un povero idiota!" La rabbia era palpabile nella sua voce, la rabbia di qualcuno che sta difendendo dall'ingiustizia una persona amata. La risposta di Edge fu solo un'espressione esterrefatta, che si tramutò presto in una arrabbiata. Ma, per sua fortuna, l'uomo decise di andarsene. La porta dell'ufficio di Lena sbatté su sé stessa rimbombando un paio di volte, prima che Kara si girasse a fronteggiare la sua migliore amica. Se fino ad un attimo prima il suo sguardo era solo una maschera impenetrabile ora che lei e Kara erano rimaste da sole il suo viso si stava lentamente sciogliendo in un'espressione di dolore e rassegnazione, espressione che riservava solo ed esclusivamente alla bionda reporter accanto a lei. Le lacrime iniziarono rapidamente a formarsi nei suoi occhi e a scivolarle lungo le guance. Abbassò il capo ed inspirò profondamente, cercando di calmarsi, quando improvvisamente sentì una mano calda posarsi sul suo viso e delle dita delicate pulirne via le lacrime. "Lena... mi dispiace per Edge. Mi dispiace per tutto ciò che questa città ti butta addosso, per tutti i pregiudizi che le gente ha su di te, per tutto ciò che ti tocca sopportare.... non te lo meriti." E con questo la bionda strinse la mora in un lungo abbraccio. Lena dal canto suo, non seppe come reagire. Nessuno si era mai battuto in quel modo per lei, nessuno le aveva mai dimostrato un minimo d'affetto. Eppure, questa giovane reporter per cui aveva una cotta da più di un anno, non solo le aveva regalato la propria amicizia, ma anche la propria protezione e fiducia. "Kara, io... è difficile. È difficile essere odiata da tutte queste persone quando tutto ciò che volevo era agire per il meglio. È dura. E io non so come farei senza di te. Sei l'unica persona che mi sia mai stata accanto. E non sai quanto questo significhi per me. Davvero, le parole non sono abbastanza. Ti sono estremamente grata." La Luthor si svincolò dolcemente dall'abbraccio della sua amica e le rivolse un sorriso, bagnato di lacrime e desiderio. Dio quanto avrebbe voluto baciarla in quel momento, era così bella avvolta dalla luce serale aranciata che filtrava dalla finestra... avrebbe voluto prenderle il volto e baciarla finché non fossero svenute per la mancanza di ossigeno. Il cuore di Lena accelerò al solo pensiero delle labbra di Kara sulle sue. Ma probabilmente non sarebbe mai accaduto. "Tutto bene? Ho sentito il tuo cuore accelerare... c'è qualcosa che non va?" Kara, dolce Kara, evidentemente stava ascoltando il suo cuore per accertarsi che fosse veramente okay. "S-si... va tutto bene, davvero" Lena cercò di simulare una risata, ma le uscì di bocca solo una sorta di gemito strozzato. Kara si fece subito avanti per asciugare le nuove lacrime che si erano formate negli occhi di Lena. "So io cosa ci vuole per te.... hai voglia di cenare con me stasera?" Lena pensò di stare sognando. Kara Danvers, la spettacolare e bellissima Kara Danvers, Supergirl in persona, le stava chiedendo di uscire? Non poteva essere vero, doveva esserci qualcosa sotto. Eppure il suo cuore impazzì ancora una volta, e, prima che potesse rispondere, Kara la prese in braccio, stile sposa, e si spostò rapidamente fuori dalla finestra, in volo. "Woah, cosa fai? Kara lo sai che ho paura di volare!!" "Non ti farei mai cadere, stai tranquilla... te lo prometto con me sei al sicuro." Normalmente Lena avrebbe riso in faccia a chiunque le avesse detto queste parole, come se potessero realmente farle provare meno paura, ma per qualche (non così sconosciuto) motivo il fatto che Kara le avesse appena dichiarato che l'avrebbe sempre protetta la calmò seriamente. Qualche secondo dopo le due atterrarono nell'appartamento della supereroina con un lieve "tuff". Kara appoggiò delicatamente Lena a terra e appoggiò le proprie mani sulle spalle dell'altra, tenendole per qualche secondo lì, per accertarsi che l'amica si fosse ripresa dalla paura del volo. "Kara... non capisco, che facciamo qui?" disse Lena, a cui ancora premeva di rispondere alla domanda che Kara le aveva posto un attimo prima di partire dall'ufficio. La risposta della reporter non tardò ad arrivare "Hai bisogno di distrarti Lena. Lo so che ciò che ha detto Edge ti ha fatta stare male. Molto male. Le vedo nei tuoi occhi. E sono qui per offrirti una serata in mia compagnia, anche se so che non è il massimo, per distrarti. Possiamo fare ciò che vuoi, possiamo cucinare o ordinare da mangiare, possiamo guardare un film o giocare a qualcosa, possiamo ballare e cantare, possiamo parlare. L'importante è che tu stia meglio." Lena la guardò con la bocca spalancata. "Kara...io... non so che cosa dire..." rise la Luthor " sei fantastica. Davvero. Sei la migliore amica che potessi mai desiderare..." Nonostante la sua felicità fosse sincera, a Lena il cuore si fece un po' più pesante alla realizzazione che quello di Kara non era stato un vero e proprio invito a uscire, ma "solo" una serata in compagnia per rilassarsi. Che andava bene. Benissimo. E la CEO era veramente grata di ciò. Ma in cuor suo aveva sperato in qualcosa di più. Qualcosa di più che, anche se lei adesso non ne era consapevole, sarebbe arrivato proprio quella sera.
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Supercorp Oneshots
FanfictionHey guys, ho deciso di iniziare questa spero lunga raccolta di oneshot sulle nostre amate Supercorp. Non so quanto regolarmente sarò in grado di aggiornare, causa scuola e tutti gli impegni del caso, ma spero di riuscire a portare qualcosa ogni tant...