Memories pt.2

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TW: violenza fisica, molto forte. Soprattutto verso la fine.

In intimo, da sola nella stanza, Lena si osservava allo specchio. Le smagliature sulle cosce le avevano sempre causato una brutta consapevolezza del proprio corpo, ma non era l'unica parte che la faceva sentire male. Osservò le sue lunghe dita pallide che prendevano e strizzavano quel po' di carne in eccesso che aveva sulla pancia. Non ne era entusiasta. In quel momento entrò Jack. Con un verso simile a quello di un topo di gomma schiacciato Lena si gettò nel letto, coprendosi col lenzuolo. "Ohu, che stavi facendo nuda? Beh non importa, caschi proprio a fagiolo, perché ho una voglia...". Lena cercò di ritrarsi, non contenta dell'idea. "Oh andiamo, a che cazzo servi se non hai manco voglia di fare sesso? Io ho bisogno di scopare, Cristo. E scoperò, che tu lo voglia o meno. Sta buona, così." Sfilandosi di dosso la maglietta e abbassandosi i pantaloni Jack si avventò sopra di lei, immobilizzandole i polsi sul materasso. "Ti piace eh? Lo so che sei una troietta, in fondo in fondo. Vuoi il mio cazzo? So che lo vuoi... prendilo tutto." Lena cercava di soffocare le lacrime, sentendosi violata a tal modo. Tenne gli occhi chiusi finché Jack, 3 minuti dopo, non fu venuto con un urlo animalesco dentro di lei (era compito suo prendere la pillola, gliel'aveva imposta lui). Soddisfatto, Jack le tolse le mani di dosso e si buttò di lato a lei, stiracchiandosi con un sorrisetto disgustoso. "Visto, non era tanto male vero? La puttana che c'è in te ha apprezzato. Vero, puttanella? Hai apprezzato?" e strattonò il braccio di Lena come ad indicare che voleva una risposta. La mora annuì, deglutendo il magone. "Bene così, tesoro. Cosa stavi facendo comunque, nuda allo specchio?". Lena disse la verità, nella vana speranza di ottenere qualche rassicurazione. "Mi guardavo... non mi piace il mio corpo... è pieno d'imperfezioni...". Jack scoppiò a ridere. "Ahahah... hai ragione in effetti... quelle smagliature che ti ritrovi sulle gambe fanno schifo. E dovresti dimagrire. Sei molla, il tuo corpo non è per niente attraente. Ma sai cosa ti salva? Hai le tette grosse ahahah. Sono l'unica cosa bella di te, sincero." e, tirandole uno schiaffo sulla coscia, si alzò e si riinfilò i vestiti, lasciandosi dietro una Lena la cui parte più massacrata era il cuore.

La CEO della L-Corp era seduta sul bordo del letto che condivideva con la sua fidanzata, e si guardava mestamente le cicatrici sui polsi. Erano una nuova parte di lei che odiava. Detestava tutte le imperfezioni sul suo corpo, la facevano sentire brutta e sbagliata. Si passò le dita sopra le smagliatute delle gambe, sentendo le lacrime salirle agli occhi. Si stava proprio per alzare per coprirsi, perché non sopportava più quella vista, quando Kara entrò nella stanza. "Amore! Che fai? Ho sentito il tuo cuore, batteva come se fossi triste... hey va tutto bene?". L'adorabile bionda si avvicinò subito, notando gli occhi lucidi della fidanzata. Si sedette accanto a lei. Lena teneva gli occhi bassi, si vergognava del suo corpo... soprattuto in confronto a quello della compagna. "Hey, piccola, mi vuoi dire che hai?". Kara le circondò le spalle con il braccio, stringendola protettivamente a sé. "Stavo guardando il mio corpo... non... non mi piace. È orribile... ho un sacco di smagliature e cicatrici... e poi sono gra...". "Okay, credo di aver sentito abbastanza.". La reporter s'inginocchiò per terra di fronte a Lena, in modo che la mora la guardasse finalmente in faccia. Le prese il viso tra le mani. "Ripeti dietro di me, ok?". Lena aggrottò le sopracciglia, ma annuì. "Io..","Io", "sono..", "sono", "perfetta.", "... lo so che tu sei perfetta, hai degli addominali d'acciaio, dei muscoli fantastici, sei super attraente... sinceramente ogni tanto mi chiedo come fai a stare con me...", "Rao Lena, puoi smetterla per un attimo e ascoltarmi? Se dico che sei stupenda, è perché lo sei. Per me. Hai molte imperfezioni, ma io le amo. Amo ogni parte di te, amo le tue cicatrici e le tue ombre, ok? Le amo con tutta me stessa. Lena... sei meravigliosa, ogni singola volta che ti guardo mi salta il cuore nel petto. Sei così bella... così bella che mi manca il respiro. E sei tutta per me, io non ci posso credere. Non posso credere che tu sia tutta mia. Ogni millimetro del tuo corpo è meraviglioso, e mio. Lo voglio baciare tutto. Vieni qui..." e si sporse a baciare la sua ragazza (senza fiato) con impeto. Lena si lasciò trasportare giù tra le lenzuola, e permise a Kara di toglierle la biancheria. La bionda baciò con estremo trasporto ogni singola cicatrice sui suoi polsi. Poi fecero l'amore, e fu così spettacolare che, quando finirono, Lena si era dimenticata perché odiava il suo corpo, ma non se ne preoccupò. L'unica cosa che trovò la forza di fare fu di appoggiarsi sul seno di Kara e sussurrare una sola parola.
"Grazie".

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