Light up my world...

813 38 6
                                    

POV LENA

Mi gira un po' la testa e mi sento confusa... capisco a malapena di giacere sopra qualcosa di morbido, credo sia un letto.

Non sento nulla, ma forse è dovuto solo al tepore del sonno che piano piano mi sta abbandonando, infatti lentamente inizio ad udire qualche piccolo rumore di vita quotidiana.

Cerco di fare mente locale e di capire dove sono... perché non ricordo nulla di ieri sera? (o almeno quella che io credo essere ieri sera).

So che sono uscita dalla L-Corp abbastanza tardi, mi sono messa in macchina e mi stavo dirigendo a casa.

Ricordo che non vedevo l'ora di arrivare, Kara aveva promesso di aspettarmi per cenare e passare finalmente un po' di tempo insieme dopo la frenesia degli ultimi mesi.

Ricordo che guidavo, guidavo, guidavo... e poi?

Non ho memoria nè della cena, nè dell'andare a dormire... provo ad allungare un po' le braccia sul lato sinistro che tastare se Kara sia a letto con me... ma sento qualcosa di plasticoso tirare dell'avambraccio, fatico a muovermi, mi sento pesante e soprattutto ... soprattutto non riesco ad aprire gli occhi.

I miei sospetti di trovarmi in un letto d'ospedale vengono confermati quando sento una porta aprirsi e la voce della mia fidanzata mescolarsi a una voce estranea.

"La voglio vedere, è la mia fidanzata insomma! Ho il diritto di assisterla, non la disturberò!"

"Signora, la signorina Luthor ha bisogno di riposo, è stato un duro colpo e soprattutto avrà bisogno di forze per affrontare la notizia...."

E qui sento Kara, la mia Kara, di cui so interpretare tutti i segnali, tacere. E un suo silenzio non vuol dire nulla di buono. Questo suo silenzio vuol dire che qualunque sia questa notizia che dovrò affrontare non sarà facile.

Mi da un fastidio non riuscire ad aprire gli occhi, cosa mi hanno messo, una benda? Me li hanno cuciti? Accidenti, voglio vedere quello che succede!

Per smorzare la situazione che si sta facendo pesante tra (quella che credo sia) l'infermiera e Kara, mi schiarisco la voce e segnalo il mio stato di veglia.

La sconosciuta lancia un'esclamazione e subito inizia ad investirmi con una raffica di domande, e come mi sento, e se ho male da qualche parte e se ho bisogno di qualcosa... sì, vorrei risponderle, quello di cui ho bisogno è che qualcuno mi tolga sta benda dagli occhi e mi racconti cosa mi è successo.

Preferibilmente Kara.

Preferibilmente Kara mentre mi stringe a sè e mi bacia teneramente.

Sì, gradirei tantissimo che sia lei.

Ma prima che io riesca anche solo ad aprire bocca per esprimere questo mio desiderio, cercando di sovrastare la farneticante infermiera, una profonda voce maschile si impone su quella giovane e acuta della ragazza.

"Singorina Luthor, che piacere vedere che si è svegliata" lo riconosco subito come il dottor Harvey, è un uomo in gamba e la sua presenza è rassicurante. "Evelyn, non ti preoccupare, vai pure di là ad assistere gli altri pazienti, a meno che la singorina Luthor non abbia urgente bisogno di qualcosa credo che la cosa più importante ora per lei sia quella di avere un po' di tempo da sola con la sua fidanzata, che non si è allontanata da qui un istante ... e che ha un  compito oneroso. Lasciamole da sole su."

Sento Evelyn allontanarsi, seguita poco dopo dal dottor Harvey che mi saluta con un "a dopo signorina Luthor".

E, finalmente, sento la mano di Kara, inconfondibile, che si posa sulla mia guancia.

Supercorp OneshotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora