capitolo 4

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Arriviamo al parcheggio, la vedo, sta fumando appoggiata alla portiera della macchina
"ei bellezzee" grida Anya attirando l'attenzione dei due ragazzi.
Lexa alza lo sguardo e mi sento bruciare, sembra che mi stia facendo una radiografia completa, i suoi occhi analizzano ogni mio centimetro di pelle scoperta e non.
Mi sento nuda.
Involontariamente mi ritrovo a scrutarla anch'io, indossa un pantalone nero elegante con una giacca abbinata e sotto...sotto è completamente nuda, solo il bottone della giacca chiuso in vita cela le sue forme.
deglutisco a vuoto.
Okay Griffin smettiamola, che cazzo ti succede? perché stai continuando a fissarla? Basta!
"Piacere di conoscerti, sono Lincoln" una voce profonda mi distoglie improvvisamente dai miei pensieri irrazionali, fortunatamente
"oh piacere mio, sono Clarke" dico ricambiando sia la stretta di mano che il sorriso.
È un bel ragazzo: alto, fisico allenato, pelle ambrata e qualche accenno di barba, anche lui ha qualche tatuaggio qua e là che intravedo dalla sua maglietta volutamente attillata.

Il viaggio in macchina non dura molto, dopo circa dieci minuti ci troviamo di fronte ad una villa enorme, c'è gente ovunque e la musica probabilmente si sente anche sulla luna.
Entriamo in casa e subito un ragazzo alto e magro con i capelli rasati ci raggiunge
"ecco i miei preferiti" urla iniziando ad abbracciarci uno per uno, è già decisamente ubriaco, poi si rende conto forse in un momento di lucidità di non avermi mai vista
"tu devi essere quella nuova, io sono Jasper e questa è la mia reggia, fai come se fossi a casa tua e divertiti" sto per presentarmi a mia volta ma viene trascinato via da due ragazzi sparendo nella ressa.
"Jasper è un mito, vieni dai ti presento Octavia" dice Raven trascinandomi in cucina
"EEIII O" urla la bruna sventolando la mano,
una ragazza mora con lungi capelli lisci si gira nella nostra direzione e quando intravede Raven inizia a saltellare facendo urletti di gioia, si abbracciano calorosamente poi la mora guarda me "tu devi essere Octavia, io sono Clarke la nuova compagna di stanza di Raven" mi presento cercando di sovrastare la musica "benvenuta in questa gabbia di matti Clarke, questo vestito ti sta una favola"
"visto? avevo ragione" urla la Rayes facendomi l'occhiolino e io sorrido perché è davvero stupida.

Sono appoggiata al bancone della cucina, Anya e Octavia ridono per qualche stronzata appena detta da Raven, di fronte a me ci sei tu che sorseggi la tua birra e ogni tanto mi guardi,
non mi hai rivolto la parola nemmeno una volta stasera e mi trovo a esserne dispiaciuta.
Basta Clarke, dispiaciuta di cosa? non la conosci nemmeno.
"Ei" mi arriva dritto nell'orecchio, mi volto, sei tu e sei dannatamente troppo vicina
i tuoi occhi sono più scuri
"ei" dico cercando di risultare il più tranquilla possibile
continui a fissarmi, verde nel blu, bevi un sorso di birra e ti riavvicini al mio orecchio
"ti va di uscire a fumare?"
annuisco subito, senza pensare
dannazione Griffin se proprio andata, tu nemmeno fumi e mai lo hai fatto.
Mi prendi il polso e mi trascini fuori, siamo sul retro appoggiate alla ringhiera della veranda
prendi un filtro tra le labbra e posizioni un po' di tabacco trinciato sulla cartina poi rolli il tutto e accendi, fai un lungo tiro e poi espiri
sembra rilassarti, sei tesa?
restiamo in silenzio, la sigaretta è a metà così decidi di passarmela
provo a fare un tiro cercando di sembrare disinvolta ma l'inesperienza mi tradisce e inevitabilmente tossisco.
"Potevi dirmelo subito che non fumavi, ti avrei lasciato ai discorsi divertenti della Rayes ubriaca" dici sorridendo riprendendoti la tua nicotina
"avevo bisogno di un po' d'aria" evito di guardarti e prendo la tua birra facendo un lungo sorso
"non sei tipo da feste vero?" mi chiedi continuando a sorridere, ma stavolta è più simile ad un ghigno divertito
"effettivamente no, più da netflix e divano"
"con pizza e gelato, scommetto" dici con ovvietà
"sei della CIA per caso?" ti domando accentuando il tono sorpreso
scoppi a ridere e io mi unisco a te poco dopo, sei davvero bella e io non ridevo così da tanto.
Siamo ancora qui fuori e la temperatura si è decisamente abbassata, infatti un piccolo soffio di vento mi fa rabbrividire
"forse è meglio rientrare, i tuoi capezzoli mi dicono che hai freddo" dici in modo beffardo alzando un sopracciglio
visto Raven? alla fine qualcuno li ha notati
non so cosa dire, sicuramente sono arrossita perché adesso sento caldo
sono stupita ma non infastidita da questa tua schiettezza e ciò mi preoccupa.
"ssi, st-a sta iniziando a far freschino" ti rispondo cercando di sembrare sicura e naturale, fallendo miseramente.
Sorridi vittoriosa per la mia reazione, mi riprendi il polso e mi riporti di fronte all'entrata della villa ma prima di varcare la soglia ti fermi, ti volti e le tue labbra sono di nuovo troppo vicine al mio orecchio
"sei bella, Clarke" sussurri e io... io non sento più la musica, le urla e le risate della gente che affollano questa festa
sento solo un brivido che parte dalla nuca e si irradia per tutto il corpo facendomi tremare.
Che cosa mi stai facendo Lexa Woods?

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