Capitolo 14

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Era una calda mattina di luglio, quando Candy si presentò da Terence e le mostrò l'armonica.
<<Terence, questo è uno strumento che a te piace molto, la suonavi spesso!!>>
Terence, era stranito, non riusciva a capire, come faceva a piacergli quel piccolo strumento.

<<Terence, questo è uno strumento che a te piace molto, la suonavi spesso!!>>Terence, era stranito, non riusciva a capire, come faceva a piacergli quel piccolo strumento

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Fece la sua ironica risata<<ehi lentiggini, vuoi che ora la suoni per te??>> Terence aveva i nervi a fior di pelle.
<<Terence io vorrei....>>
Candy non fini di parlare..
<<Basta!! Io non sono Terence, Non sono Terence!!>>
Gli urlava contro, prese l'armonica e la  scagliò contro Candy, sembrava impazzito.
Candy aveva i nervi a pezzi, conosceva i diversi sbalzi di umore di Terence, ma mai così furioso, raccolse l'armonica lanciò una delle sue occhiatacce a Terence e in silenzio e  le lacrime agli occhi, se né andò.
Ma  non avrebbe mollato, sapeva già dall'inizio che non sarebbe stato facile.
I suoi pensieri furono presi dall'arrivo di nuovi, feriti, si diresse, verso i padiglioni, altre persone avevano bisogno di lei.
GIL aveva assistito alla discussione tra Candy e Terence, era davanti al letto di Terence, ed era furioso nei suoi confronti.
<<Come hai potuto, trattare in modo in giusto, Candy??
Lei è una bravissima infermiera e cerca solo di aiutarti!!>>
<<Potrei sapere ora tu chi sei??chiese  Terence furioso
<<Io sono Gilbert Cooper, io ho lavorato insieme a te nella compagnia Stratford>>
Ma Terence continuava a non capire e a ricordare.
GIL rimase a lungo raccontò da quando si era arruolato in guerra, alla sua imputazione alla gamba, e grazie alla tenacia di Candy, se lui era tornato a vivere.
Aveva iniziato a parlagli della compagnia Stratford, ma fu interrotto dall' arrivo dell' infermiera di turno, pronta con le medicine.
Terence era confuso, aveva bisogno di risposte, non  sopportava più di vivere quella situazione.

Per Candy era stata una lunga giornata, cinque ore per un lungo intervento, medicazioni, feriti che andavano accuditi, altri che erano morti davanti a i suoi occhi, ma nella sua testa il continuo pensiero di Terence

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Per Candy era stata una lunga giornata, cinque ore per un lungo intervento, medicazioni, feriti che andavano accuditi, altri che erano morti davanti a i suoi occhi, ma nella sua testa il continuo pensiero di Terence.
I giorni seguenti non furono da meno, i bombardamenti continui e senza sosta e medici e infermieri dovevano essere pronti a primi soccorsi.
Flanny, da diversi giorni aveva notato una costante stanchezza nel volto di Candy, anche la sua allegria era sparita.
<<Candy non starai lavorando un po' troppo, tra i nostri soldati, e il paziente 0??>>chiese Flanny del tutto preoccupata.
<<Oh no!! Flenny, è solo questo caldo che mi affatica un po'!!>>si affrettò a rispondere Candy, anche se da ore si sentiva la testa martellare, aveva bisogno di dormire e nutrirsi

William Albert AndrewDove le storie prendono vita. Scoprilo ora