C'era una volta un giovane di nome Mimino. Egli abitava insieme alla madre in un piccolo paesino.
Secondo l'usanza dei vecchi paesi come il suo, chi non aveva un lavoro fisso, si recava nella piazza principale del paese e si metteva in cerca di qualcuno che gli potesse dare un incarico.
Un giorno, mentre faceva il suo solito giro in piazza, si sentì chiamare<<Giovane! Giovane! >>
si girò e andò verso l'uomo che gli disse<<Sto cercando qualcuno a cui possa affidare un incarico fra non molto. Tu mi sembri la persona adatta. In attesa di quel giorno io ti pagherò quotidianamente. Ti sta bene? >>Il giovane accettò alquanto sorpreso.
L'uomo, fatte anche le presentazioni, prestando fede a quanto aveva detto, gli consegnò una piccola somma di denaro.Il ragazzo ogni giorno, si recava in piazza riceveva la sua paga e la portava a casa dalla madre.
Passa un po' di tempo finché il non giunse il giorno in cui si doveva svolgere l'incarico.
L'uomo<<Questi sono i tuoi soldi. Portali a tua madre, ma poi torna qui perché devi venire con me per fare quel servizio. >>
Il giovane fece quanto chiesto, poi ritornato dall'uomo gli fu detto
<<Ho caricato la mia carrozza dei beni che mi servono. Tu devi venire a casa mia per scaricarli. Adesso sali su con me!>>Saliti sulla carrozza, i due partirono.
Il viaggio durò diversi giorni, dove attraversarono anche diverse strade di montagna.Arrivati a destinazione, Mimino aiutò il signore a scaricare la merce dalla carrozza.
Terminato di scaricare, l'uomo invece di riaccompagnarlo, gli disse sgarbatamente
<<Ti ho pagato fino ad oggi, senza che tu abbia fatto qualcosa. Adesso, arrangiati nel tornare indietro! >>Il ragazzo rimase di stucco, in quanto non si aspettava un tale comportamento, visto la gentilezza usata in precedenza,così dovette per forza arrangiarsi.
In un primo momento, considerato il luogo a lui sconosciuto, fu preso dallo sconforto, ma poi facendosi coraggio, si avviò a piedi verso la via del ritorno.
Lungo il cammino, notò un canalone che portava giù a valle.
Pensò di scendere da lì e guadagnare strada per tornare a casa,ma siccome a piedi sarebbe stato molto faticoso, decise di trovare cinque pietre piatte.
Dopo un po' di ricerca, trovò ciò che gli serviva.
Così si mise all'inizio della discesa, prese una pietra e se la mise sotto il sedere, due sotto i piedi e due sotto le mani.
Deciso a sfidare il pericolo della montagna, si diede una bella spinta e cominciò a scendere la discesa.Purtroppo non riuscì a fermarsi a valle, a causa della forte velocità e andò oltre. Superò la soglia dell'unica casa della zona, dove alla fine si fermò.
Dalla casa si sentì forte<<Che odore di carne umana! Che odore di carne umana! >>
Questo fece capire al giovane di essere andato a finire, vicino a una casa di orchi.Si avvicinò a lui un'orchessa, allora il ragazzo spaventato, gridò piangendo <<Non farmi del male! Non farmi del male! Io sono tuo figlio! >>
L'orchessa, in verità aveva avuto un figlio, ma poi era morto. Così a quelle parole, come un fulmine a ciel sereno, realizzó che suo figlio non era morto, era resuscitato ed era di nuovo lì con lei.
Allora con gioia e commozione disse
<<Tu sei mio figlio? Tu sei mio figlio Fior Danale? >>Mimino tra le lacrime di paura disse
<<Si, sono tuo figlio Fior Danale! >>La femmina, colta da amore materno, corse verso "suo figlio", lo sollevò da terra, lo strinse forte tra le braccia e lo accarezzò e baciò come solo una mamma sa fare.
Terminate le effusioni tra i due l'orchessa disse<<Fra poco tornerà tuo padre! È chiaro che, non sapendo chi sei tenterà di ucciderti per mangiarti! Al momento del suo arrivo, tu ti nascondi sotto il mio vestito. Quando sarò certa di averlo convinto, io ti farò come segnale, una scorreggia e uno starnuto e solo in quel preciso istante uscirai da sotto il mio vestito. Hai capito? >>
Il ragazzo annuì. Il tempo trascorse tranquillo, quando ad un tratto l'orchessa disse<<Fior Danale, presto, nasconditi sotto il mio vestito! Sta arrivando tuo padre! Ricordati quello che ti ho detto. È importante! >>
Il ragazzo fece segno di aver capito perché ormai si era calmato. Fece appena in tempo a nascondersi che si sentirono dei passi che si avvicinavano e un vocione che diceva
<<Che odore di carne umana! Che odore di carne umana! >>L'orco era entrato in casa.
La moglie disse subito
<<Qui, non c'è nessun odore di carne umana! Piuttosto tu, dove l'hai mangiata?>>Il marito<<Io l'odore lo sento qui! >>
Subito cominciò una discussione tra i due sulla presenza o meno dell'odore. Finché poi l'orchessa disse
<<Ascoltami bene, se tu mi prometti di stare calmo e non fare niente, io ti svelerò il segreto di questo odore. >>L'orco un po' titubante disse
<<Si, te lo prometto! >>La moglie <<Ebbene l'odore di carne umana, che tu senti è di nostro figlio Fior Danale. Lo faccio uscire, solo se tu prometti di stare calmo e allo stesso tempo di non fargli niente. Allora che fai? >>
L'orco sbigottito e sorpreso per la rivelazione disse<<Fior Danale è vivo? Fallo uscire, che lo voglio abbracciare! Manterrò la parola che ti ho dato di non toccarlo. >>
Accertatasi della sincerità delle sue parole, l'orchessa fece i segnali decisi e Mimino uscì allo scoperto.
L'orco, prima fu sorpreso dalla sua presenza, poiché non riusciva a credere a ciò che vedeva.
Suo figlio era morto, eppure era lì davanti a lui.Alla fine vinse l'amore paterno, corse verso il ragazzo e stringendolo al petto commosso disse
<<Fior Danale! sei veramente Fior Danale? >>Mimino ricambiando l' abbraccio disse<<Si! Sono veramente Fior Danale papà! >>
La moglie dell'orco, commossa dall'incontro dei due, si unì anche lei all'abbraccio. Fu un bellissimo momento,in cui Mimino ormai Fior Danale, capì di aver trovato una nuova famiglia.
Il ragazzo, trascorreva le sue giornate cavalcando ed esplorando la zona tutt'intorno ; grazie ai suoi nuovi genitori che erano proprietari di cavalli.
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"RACCONTI & FAVOLE "
FantasyIn questa raccolta, troverete diverse favole e racconti che sono sicura non avete mai sentito parlare ... se vi ho incuriosito, che aspettate!! Leggete , divertitevi a vivere nuove avventure con i protagonisti! Poi fatemi sapere se ne vale la pena...