L'abbandono

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Ultimi giorni di settembre,Lauro era passato nel pomeriggio al mio appartamento,una visita veloce,fulminea per pochi minuti
solo il tempo di un saluto.
La sera era impegnato come ogni venerdì in un un'esibizione alla Zona Rossa.
Io quella notte lavoravo in albergo e quindi non sarei potuta andare.
Il direttore come punizione ai miei ritardi mi aveva messa nell'ultimo turno quello che non facevo mai perché non era prudente per me,ne sicuro per l'albergo far stare di notte lì una ragazza sola. Questo compito era affidato a Maurizio,un signore di mezz'età che lavorava in Hotel solo come portiere di notte.
Arrivarono le 21:00,iniziai il mio lavoro ma dentro mi sentivo irrequieta,avevo uno strano presentimento che non mi faceva stare tranquilla.
Tra un pensiero e l'altro si fece mezzanotte,mandai un messaggio a Lauro per sapere com'era andata la serata visto che solitamente per quell'ora era già sceso dal palco.
Non arrivò risposta.
Dopo circa trenta minuti mi squillò il cellulare,era Lizzy.
"Pronto Lizzy!Ciao,come va la serata?"
"Fede,si tratta di Lauro,ci sono strani movimenti nel suo camerino,sarebbe meglio tu venissi!"
"Che succede Liz ?"Chiesi agitatissima.
"Fede,vieni..non dire a nessuno che ti ho avvertita,vieni però...oh cazzo!Ecco Dany...!!!Corri!!!"e mise giù.
Presi la borsa e lasciai incustodita la mia postazione. Il direttore si affacciò dalla porta dell'ufficio e vedendomi andar via gridò: " Ma dove vaaaiii!?"
"Devo andare, mi dispiace!"dissi senza fermarmi.
Lui usci' in strada e mi urlò dietro:" Sei licenziata!!!"

Inizia a correre a perdifiato,vedevo tutto nero,la testa mi scoppiava,le gambe ormai andavano da sole anche se doloranti.
Finalmente arrivai difronte al locale,ero stanchissima.
Entrai, sul palco c'era un trapper che si esibiva dopo Lauro.
Lanciai un'occhiata a Lizzy che col capo mi fece cenno di andare dietro,dove c'erano i camerini.
Girai l'angolo e lì all'inizio del corridoio che portava nel retro trovai Daniele.
Sbianco' alla mia vista e tentò anche di trattenermi.
"Fede,Lauro sta parlando di lavoro con gente importante,non andare..."disse senza mai guardarmi in faccia.
"Dani,ti prego spostati...per favore."
Mi lasciò passare,vidi nei suoi occhi il senso di colpa e la vergogna.
Pochi passi e arrivai davanti la sua porta.
Il cuore mi batteva forte,tirai un sospirone e spalancai l'uscio.
Sopra la postazione trucco c'era una ragazza nuda con le gambe avvinghiate intorno all vita di Lauro,lui a petto scoperto con i pantaloni un po' calati la stringeva a se. Lo vidi in volto riflesso nello specchio che aveva davanti,il mascara sciolto rendeva i suoi occhi cerchiati di nero,fece una specie di sorrisino compiaciuto senza nemmeno voltarsi.
Io sbarrai gli occhi,il cuore si fermò,corsi via lasciando spalancata la porta.
Andai a sbattere su Daniele,lo guardai con delusione,poi Lizzy quando mi vide passare correndo cercò di fermarmi urlando il mio nome,ma niente io non cessai la mia fuga.
Urlavo di rabbia e piangevo,mi maledivo per essere stata tanto stupida e ingenua.

La vita non è che una continua perdita di ciò che si ama.
Ci lasciamo dietro una scia di dolori.
                          Victor Hugo

Chissà se mi stai pensando#Lauro Prima Di #AchilleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora