Capitolo 3.Paura dell'altezza.

155 10 0
                                    

Pregai.. si.. ma non servì a nulla. Quindi mi munì di trinciante e lo puntai verso di loro.Ero spaventata ma avevo smesso di fare la preda.. Ora volevo fare la cacciatrice...

Mi affincai a Anto che sembrava sicura di poter vincere, ma per me uscire viva da lì sembrava pittosto difficile come cosa.

Come al solito Cheryl mi stuzzicò, forse sapeva che era diventata il mio punto "debole".

"Cosa abbiamo qui "disse entrando definitavemente dalla finestra. Si affiancò alla sua fidanzata e ci guardavano con l'acquolina in bocca.

"Beh non avete niente " risposi io secca. Impugnando il mio coltello sicura di me.

"Io direi che possiamo smettere di cercare altre prede, queste due ci basteranno per tutta l'eternità." disse la rosa e fece un sorrisetto malefico... che mi fece rabbrividire.

Si scambiarono un'occhiata e poi si scagliarono contro di noi..

Cazzo .. sono velocissime.. pensai.

Non riuscivamo a vederle.. e fu allora che Anto spense la luce e si scagliò contro Toni.

"Come cazzo fai a vederci al buio?" le urlai!.

"Concentrati sul rumore dei passi e capirai dove sono!." disse lei.

Allora mi concentrai.

Po sentì profumo di ciliegie e mi pietrificai.

Mi afferrò il collo e inziò a stringere...

"L..lasciami stronza..." le dissi.

"No vediamo quanto riesci a resistere senza aria". mi sorrise.

"B..BASTA". cercai di liberarmi dalla sua presa.

Ma la mia azione fu vana. Un vampiro antico, forte e veloce contro un essere umani debole e insignificante.. Non c'era storia avrebbe vinto sempre lei e ovviamente sarei diventata la sua cena.

Ma mentre le forze mi abbandonavano mi ricordai di una cosa molto importante che mi disse il padre di Anto.

"Punta alla gola, è quasi sempre il loro punto debole.."

Sarebbe stata una cosa utile.. o mia avrebbe fatto perdere tempo e energie?? Decisi di provare a colpirla.

Mi dimenai e sferrai il mio miglior calcio puntando alla sua gola.

"AH! Maledetta.. fa male" .

Mi lasciò e corsi nelle altre stanze. Non avrebbe fatto differenza ma almeno avrei recuperato energie e aria.

Mi nascosi nella cabina armadio di una delle due camere da letto.

Al buio aspettai.. Il cuore scalpitava, cercai di calmarmi facendo respiri lenti.

"Ti ho già detto che mi piace giocare.. ma con le mie regole" disse lei.

Mi tornarono i momenti felici con le mie amiche..e poi di botto tornai alla realtà.. vampiri.. verbena..

il rischio di morire saliva sempre di più ma non mi scoraggiai, presi un respiro profondo e mi ripassai tutte le lezioni di Body Combat che avevo imparato in palestra. Che devo dire mi furono utili.

"Dove ti nascondi..?" chiese la rossa.

nessuna risposta.

Cercai di rimanere calma.

Al buio non ci sono molte possibilità di non ascoltare i pensieri.

La mia testa mi pregava di andare via, cambiare città o addirittura Stato ma il mio corpo aveva voglia di combattere, per tutte le ingiustizie subite.. i morsi, le minacce ecc.

Dal giorno alla notte.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora