Capitolo 4.Cibo e Sangue.

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La prima cosa che feci quando mi svegliai fu chiudere la finestra. Ero consapevole che potevano entrare da qualsiasi buco, ma mi convinsi che chiudere la finestra era la cosa più sicura e giusta da fare.

Mi alzai, i dolori della battaglia mi attanagliavano ma cercai di ignorarli.

Accesi il fornello e presi la pentola della pasta per preparare un pasto decente.

Con la scusa dei vampiri.. non stavamo mangiando più. E di conseguenza eravamo deboli e se eravamo deboli loro avrebbero prevalso e ci avrebbero ucciso stavolta definitivamente.

Mi sforzai di cancellare questo pensiero quando suonarono alla porta.

Sobbalzai. Perchè non aspettavamo visite.

Guardai dall'occhiello della porta.

"Cosa vuoi Cheryl?" le ringhiai.

"Porto doni." disse lei e sorrise.

"Non ti farò entrare! Non entrerete mai più in questa casa!" ringhiai

"Mh ok". disse lei.

Me la ritrovai sul balcone, era ferma aspettava una conferma per poter entrare.

Aprì le tende e le ringhiai

"Vattene ho detto"

"Devo solo darti questo, vi aiuterà a riprendervi." disse lei.

"Cos'è?" chiesi.

"Sangue" disse lei.

"Che schifo, io non bevo sangue." dissi.

"Fammi entrare e ti spiego." disse con tono calmo.

"NO"! ringhiai ancora.

"Ok entrerò per conto mio" disse lei.

Girò la maniglia della finestra e entrò.

Rabbrividì..

Mi diede una spallata che mi fece sentire subito dolore.

"Questo sangue vi aiuterà a riprendervi, il sangue di vampiro guarisce tutte le ferite." La tua amica ne ha bisogno, Toni non è delicata quanto me. Non ci va con i guantini di cotone. Come io faccio con te. mi fece l'occhiolino e sorrise.

"Non devi!" Puoi anche uccidermi senza pietà.

Non ve ne frega un cazzo di noi umani a voi.. Siete forti, veloci, succhiate e uccidete tutto quello che volete.

"Non è vero, io non sono come lei, a me importa." disse lei.

"E comunque non devi farmi un trattamento diverso. Non sei niente per me, trattami come mi tratta Ton. dissi secca.

Cambiò subito espressione.

"Va bene ok" Comunque dai questo alla tua amica. disse secca e poi sparì.

L'acqua della pasta stava bollendo, buttai le pennette e feci cucinare per 10 minuti.

Svegliai Anto e le diedi il sangue mischiato con dell'acqua.

Si alzò subito in piedi e sembrava sentirsi meglio.

"Che mi hai dato"? mi chiese.

"Cheryl mi ha portato del sangue, ha detto che ti saresti sentita subito meglio" dissi.

"E infatti mi sento più forte! Ok quando facciamo il secondo round"? disse lei.

"Non facciamo nessuno 2 round, finché sono buone lasciamole stare"! risposi fredda.

"Che hai oggi?" chiese lei.

"Sono un po' nervosa.. quella rossa mi fa salire il sangue al cervello." Comunque il pranzo è pronto andiamo a mangiare.

Ci sedemmo a tavola e consumammo il pasto. Dopo pranzo Anto prese gli ultimi coltelli e tornò a casa.

"Sarò qui per le 18, se succede qualcosa chiama subito!" ok? disse lei.

"Ok" risposi secca.

Mi lasciai cadere sul divano e guardai un po' di tv ma ero distratta.

Ripensai alla frase che avevo detto alla rossa.

"Non sei niente per me, trattami come mi tratta Toni".. Ma non ero proprio sicura che quell'affermazione fosse vera.

Notai un pizzico di risentimento nel suo sguardo quando dissi quella frase.

"Si sarà mica offesa?" pensai tra me e me.

Poi scacciai quel pensiero subito dopo averlo pensato.

Intanto Toni e Cheryl.

"Amore non ti va un po' di 0 positivo?" disse la rosa.

"NO! rispose secca la rossa. masticava una gomma, con sguardo arrabbiato e perso.

"Cos'hai oggi?" chiese Toni.

"Ma niente, la ragazzina mi ha detto qualcosa che evidentemente mi ha turbato.. non ho molta fame amore.." rispose la rossa.

"Mh.. se vuoi posso sistemare le cose io? Se vuoi la sua testa servita su un piatto, c'è solo da chiedere e io lo farò." disse la rosa emozionata.

"Ma no.." Vado a stendermi, magari dopo mi sentirò meglio. la rossa sparì svoltando la parete entrando in camera da letto.

"Ok, buon riposo". disse Toni.

Che stava già pensando ad un piano per vendicare la sua amata rossa.

Spensi la tv e mi sdraiai in camera mia.. Non mi sentivo molto bene, quindi presi la fialetta con il sangue e la ingurgitai tutta senza lasciarne nemmeno una goccia. Sentì che la stanchezza era svanita e rimasi scioccata dal potere di poche gocce di sangue.

Suonarono alla porta.

Controllai dall'occhiello della porta

Toni Topaz. Tonisonoilvampiripiùspietatoeforteditutti Topaz.

Mi fece forza e aprì la porta.

"Ciao cena" ehm... Erika, come stai? disse lei con tono calmo

"EH.. Ciao Toni.. bene dai tu? Che c'è posso fare qualcosa per te? risposi

"Si, mi chiedevo se potevi prestarmi del sale." chiese lei.

"Certo te lo prendo subito" mi girai per cercare il sale in cucina.

"Trovato" esclamai.

"Sediamoci" disse la rosa.

Mi sedetti e la guardai con il sale in mano.

"Ora farò qualcosa che a te non piacerà ma devo farlo" disse lei.

"Cosa ? " mi allarmai.

Mi prese un braccio , uscì un coltellino da scout e fece un taglio profondo e finì l'opera condendo con il sale.

"AHHH BRUCIA CAZZOOO!!!" urlai..

"Perché??" Ritirai il braccio e mi medicai, ma bruciava ancora.

"Cosa hai fatto a Cheryl?" mi chiese.

"Io non ho fatto nulla " le urlai.

"Sei sicura.? Non ha mangiato e per non mangiare vuol dire che è successo qualcosa di relativamente grave!"

"Io le ho solo detto che per me lei non significa niente! Forse avrò ferito i suoi sentimenti.. " le urlai ancora.

"TU PROVI QUALCOSA PER LA MIA RAGAZZA!!! ringhiò e si alzò mettendosi ad un centimetro da me.

"N..no ehm.. forse..non lo sooo..!" Urlai presi le chiavi di casa e correndo fuori chiusi la porta in faccia alla rosa.

La cosa peggiore non è aver ferito la rossa, ma avere alle calcagna la sua ragazza arrabbiata.!


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