Quella sera uscire dalla stanza fu decisamente più semplice per Harry. Aveva raccontato tutto a Ron e Hermione, e se il primo si era rivelato più che sconvolto, la seconda era stata d'incoraggiamento. Era uscito dalla Sala Comune dei Grifondoro, suscitando uno sguardo irato alla Signora Grassa, e si era diretto velocemente verso il bagno dei prefetti che Malfoy gli aveva indicato. Certo, sapeva che non avrebbe avuto occasione di toccarlo o baciarlo quanto voleva – Draco era stato chiaro al riguardo – ma ciò non vanificava la sua felicità: avrebbe visto Draco, e gli andava più che bene. Arrivò velocemente, e tirò un sospiro di sollievo quando vide Draco attenderlo. Si scambiarono un sorriso timido, e si diressero in silenzio nel bagno dei prefetti. Harry non aveva la minima idea del perché l'altro avesse deciso di vedersi in quel luogo, ma non vi dava poi molta importanza. Il tempo che passavano insieme era rubato, dovevano approfittare di ogni attimo disponibile.
«Non hai detto una parola da quando siamo arrivati: devo desumere che non ti è particolarmente piaciuto il mio invito?» disse, Draco, alzando il mento in un'espressione altezzosa. Harry sorrise leggermente, divertito dal ragazzo. Sapeva che all'altro non era piaciuto la confidenza che lui e Ginny condividevano, ma vederlo geloso lo divertiva. Forse fin troppo.
«Allora, perché mi hai chiesto di incontrarci qui?» chiese, invece, in risposta, avvicinandosi al ragazzo. Draco fece un passo indietro, correlando l'azione con una piccola smorfia. «Si da il caso che questo sia uno dei posti meno utilizzati in questa scuola, dunque è anche meno rischioso. E poi non mi piace andare al Lago Nero, è umido» disse infine, rendendo le sue parole simili a quelle di un bambino capriccioso. Ma in fondo Draco Malfoy era un po' così. Si lasciò scappare un piccolo sbuffo divertito, che non mancò di essere notato dal Serpeverde. Draco alzò un sopracciglio dorato, guardandolo con risentimento. Si avvicinò di un paio di passi, tornando a fronteggiarlo e cercando di mettersi in una posizione di vantaggio. «Stai ridendo di me, Potter?» chiese, con un accenno di soddisfazione nel tono della voce, come se avesse previsto la reazione del ragazzo. Harry cercò di mantenersi serio, anche se un piccolo sorriso spuntò sulle sue labbra, qualche attimo dopo. Il biondino strinse gli occhi in due fessure, contraendo la mascella. «Bene. Vorrà dire che sarò costretto a passare al piano b» disse, e si allontanò dal ragazzo.
Il Prescelto rimase attonito per qualche istante, poi lo seguì come un fedele cagnolino. Era inevitabile, si sentiva dannatamente attratto dall'altro ragazzo, e sapeva con certezza che lo avrebbe seguito fino in capo al mondo. Non si chiese il senso delle sue azioni, non in quel momento. Non quando c'era un Draco Malfoy mezzo nudo che riempiva la vasca nel bagno dei prefetti. All'improvviso si rese conto del perché di quella scelta: Draco Malfoy, da bravo manipolatore e ottimo Serpeverde, aveva ipotizzato la possibile reazione di Harry di fronte la sua malcelata gelosia. E aveva anche pianificato un modo per vendicarsi. «Draco...?» lo chiamò, titubante, avanzando di qualche passo. La sua attenzione era completamente rivolta alla schiena scoperta del ragazzo. Aveva tolto il maglioncino e la camicia, rimanendo così a petto nudo. Era voltato di spalle all'altro ragazzo, rendendo così visibile solo le sue spalle, le scapole e la schiena leggermente muscolosa. Harry si concesse tutto il tempo del mondo per ammirarla: era pallida, non di un colorito malaticcio, ma semplicemente etereo. I muscoli erano ben in vista, seppur il corpo fosse piuttosto snello. Le scapole dividevano a metà la schiena, fuoriuscendo e curvando la pelle perlata. I fianchi erano stretti, così come li ricordava, e verso la fine della schiena riusciva ad intravedere delle adorabili fossette di venere sbucare fuori dall'intimo, impunemente.
Tutto di quello schiena appariva osceno, e in un momento di lucidità Harry si chiese quale fosse lo scopo dell'altro ragazzo. Sfortunatamente per lui, l'attimo dopo il principe delle serpi si era girato, rivelando il petto glabro e muscoloso. Questa volta l'osservazione partì dal collo: affusolato, pallido, e ancora arrossato lì dove il pomeriggio aveva poggiato le labbra. Le braccia erano snelle, il profilo dei bicipiti appena accennati si notava distintamente, bianche anch'esse, da cui poteva intravedere le vene. Il petto era completamente glabro, privo di peli e dannatamente invitante. Al centro dei due pettorali sbucavano i capezzoli rosei di Draco Malfoy: due bottoncini di carne dannatamente invitanti. Sembravano piccole caramelle, pronte da essere succhiate e gustate. L'addome mostrava l'accenno degli addominali, sviluppati in giovane età grazie al Quiddich, rendendo il ventre piatto. Quando vide l'ombelico si rese conto che, se fosse sceso ancora di più con lo sguardo, avrebbe desiderato di vedere e possedere altro, ed era ben conscio del divieto posto dal giovane Serpeverde. «Maledetto...» borbottò a mezza voce, facendo ridacchiare Draco. I suoi occhi ora brillavano di divertimento, le labbra che tanto desiderava baciare erano rivolte verso l'alto in un sorriso compiaciuto.
«Vedo che hai capito il mio intento. Niente male, per essere un Grifondoro» infierì, portando le mani ad accarezzare l'addome. In poco tempo e con poche fluide mosse, si liberò dei pantaloni e dell'intimo, mostrando la parte più privata di sé al moretto.
Harry dovette mordersi un labbro per non staccare gli occhi dal volto di Draco: se avesse visto il resto del suo corpo, non sarebbe stato in grado di trattenersi. Malfoy scacciò con i piedi gli indumenti, mostrandosi nella sua meravigliosa e totale nudità. «Cosa... cosa vuoi fare, Draco?» chiese, Harry, la gola secca e il respiro accelerato. L'avrebbe ucciso prima della fine dell'appuntamento. Draco sorrise malizioso, avvicinandosi al corpo di Harry, ancora vestito, osservandolo attentamente. «Oh, Harry... non mi conosci proprio se lo chiedi» disse, la voce più bassa di qualche nota, e incredibilmente sensuale. Si parò di fronte al ragazzo, iniziando ad osservare con attenzione il suo corpo coperto. Si mosse lentamente, girando intorno alla sua figura, accarezzandolo con la punta delle dita. Sfiorò leggermente il suo braccio destro, causandogli brividi d'eccitazione in tutto il corpo. Accarezzò le sue spalle larghe, saggiando con i palmi la consistenza dei suoi muscoli guizzanti. Lasciò una carezza affettuosa al suo collo, per poi afferrare le sue ciocche scure e mosse, facendogli inclinare la testa di lato. «Ho intenzione di parlare con te, Harry. A modo mio, ovviamente» sussurrò, contro il suo orecchio. Il respiro caldo che colpiva pelle del collo lo fece fremere, e dovette imporsi di non muovere nessun muscolo. «E se mi ascolterai e presterai attenzione alla nostra discussione, sarò molto generoso nella ricompensa» detto questo, lambì il lobo con la lingua, e lo mordicchiò leggermente, lasciandolo andare via subito dopo. Si allontanò velocemente, e gli rivolse un sorriso soddisfatto. Draco Malfoy aveva appena sottomesso al suo volere il grande e potente Harry Potter, rendendolo un miscuglio di sospiri e brividi di eccitazione.
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Fiksi PenggemarDa quando Draco Malfoy è tornato ad Hogwarts, a seguito della fine della Seconda Guerra Magica, la sua vita non è più stata la stessa. Viene additato come sporco Mangiamorte, e le percosse sono all'ordine del giorno, fin quando non interviene Harry...