Ormai Natale era alle porte. Tutti gli studenti di Hogwarts – e anche qualche professore – era stato completamente soggiogato dalla prospettiva delle vacanze natalizie. Per i ragazzi ormai la voglia di studiare era completamente scomparsa, annegata nella neve che attecchiva velocemente, e spazzata via dal vento freddo dicembrino. Erano ormai due mesi che Harry Potter aveva intrapreso una frequentazione assidua ed esclusiva con Draco Malfoy – che gli aveva categoricamente vietato di definirli come una coppia – e ogni attimo disponibile era propizio per poter passare del tempo in sua compagnia. Certo, erano pur sempre giovani ragazzi poco più che adolescenti – il che significava essenzialmente ormoni impazziti – ma trovavano piacevole e gratificante passare il tempo insieme anche semplicemente parlando. Erano sempre rimasti in territorio neutro – mai oltre i baci e innocenti toccatine – di comune accordo avevano deciso di attendere l'evolversi della frequentazione. Gli incontri clandestini dei due erano supportati da Hermione Granger e Ron Weasley, gli unici ad essere a conoscenza del loro rapporto. Si erano dimostrati disponibili, seppur in misura diversa, ad aiutarli ad organizzare i loro appuntamenti. I due ragazzi avevano sperimentato anche le aule vuote e inutilizzate dei vari piani del castello, senza però disdegnare gli incontri più umidi nel bagno dei prefetti. Eppure quella situazione iniziava a pesare ad Harry, sempre troppo sul chi va là per potersi godere appieno la compagnia dell'altro. E sapeva che lo stesso valeva per Draco, anzi. Probabilmente il Serpeverde era anche più rigido e preoccupato, immaginando chiaramente la reazione che la notizia di una loro relazione poteva scatenare.
Avrebbe firmato la sua condanna a morte.*
La svolta nel loro rapporto clandestino si ebbe l'ultimo giorno di scuola al castello, proprio prima della partenza per le vacanze. Harry aveva rifiutato il consueto invito ad andare a casa Weasley, troppo preoccupato per il proprio ragazzo – nella sua mente lo definiva così – per poter concedersi il lusso di andare a festeggiare con la sua famiglia adottiva. Inoltre aveva saputo che neanche Hermione e Ron ci sarebbero stati: il ragazzo era stato invitato a passare le feste a casa Granger, per poterlo finalmente presentare ai genitori di un'elettrizzata Hermione.
«Sei proprio sicuro?» chiese, per la quarta volta di seguito Ginny, mettendo su un broncio adorabile. Harry si ritrovò a sorridere intenerito, per poi dover annuire con decisone. «Sì, Gin, mi dispiace, ma per quest'anno preferisco rimanere qui» e la confortò con un piccolo buffetto sulla guancia, ritrovandosi ad ammirare un sorriso sconsolato ma comunque dolce.
«E va bene. Vorrà dire che ti faremo spedire qualcosa, così non ti sentirai poi così solo» e si alzò dalla poltrona posta vicino al camino, e si diresse verso il dormitorio femminile.
«Harry! Hai sentito la notizia?» sbottò, Ron, entrando trafelato e rosso in viso. Poco dietro di lui vi era una Hermione divertita, e decisamente meno affannata ed agitata.
«Purtroppo non sono molto bravo nel leggere la mente» disse, Harry, ridacchiando, subito seguito dall'amica. La felice coppia si accomodò sul divano, guardando Harry seduto sul tappeto.
Attese pazientemente che l'amico riprendesse fiato, e intavolò un conversazione con Hermione su quali esami dovesse recuperare.
«Okay, okay ci sono! Abbiamo appena saputo che stasera, nella stanza delle necessità, ci sarà una mega festa esclusiva, organizzata dai Serpeverde» lo sguardo eccitato e pieno di sottintesi che il ragazzo gli lanciò fece sbuffare Harry divertito. I Serpeverde erano famosi per organizzare party clandestini nel castello, e anche per essere incredibilmente bravi nel farlo senza farsi scoprire. Ad ogni festa organizzata dalla casata non mancava whiskey incendiario e prelibatezze di ogni genere.
Avevano dei lati positivi, le serpi. E Harry era a buon punto per scoprirle tutte. «Bene, quindi cosa vogliamo fare? Imbucarci?» chiese, guardandolo curioso. Il sorriso malizioso che si aprì sul volto dell'amico lo fece rabbrividire, chiedendosi come facesse Hermione a stare con lui. «Ron, non fare mai più quell'espressione, altrimenti ti pianto in asso. Sei inquietante!» esclamò, Herm, scoppiando a ridere, seguita a ruota da Harry.
Il volto del ragazzo divenne di fuoco, in tinta con i suoi capelli, cosa che fece ridere ancora di più i due ragazzi.
«Sì, sì, ridete, ma so che anche voi volete partecipare» disse, mostrandosi offeso. Aveva le braccia incrociate al petto e uno strano broncio sul volto. Quando l'attacco di ridarella fu sedato, i due suoi così detti migliori amici ritornarono a prestare attenzione alle sue parole. «Certo che vorremmo partecipare, ma le feste dei Serpeverde sono oltremodo esclusive, dovresti saperlo» disse, Hermione, cercando di capire dove volesse andare a parare il ragazzo.
«Ovviamente, ed è per questo che interverrà Harry, per noi» e guardò Harry in modo fin troppo allusivo, che fece accapponare la pelle al ragazzo, decisamente a disagio.
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Perfect
FanficDa quando Draco Malfoy è tornato ad Hogwarts, a seguito della fine della Seconda Guerra Magica, la sua vita non è più stata la stessa. Viene additato come sporco Mangiamorte, e le percosse sono all'ordine del giorno, fin quando non interviene Harry...