La calma di un campo di grano

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"*** hai preso due" disse la prof al mio compagno di classe "il compito era vuoto e non soddisfava nessuna traccia", il mio amico fece una faccia come per dire "ah beh, sti cazzi" e si andò a sedere. Quando ci fu la confusione della post-consegna io chiesi "ma come fai ad essere soddisfatto del voto che hai preso?" "Beh ho imparato che nella vita devi accontentarti delle più piccole cose di te stesso, solo così cresce la tua autostima." PADUuuuuuuUM! COSA?!

Allora... Autostima. Autostima. Autostima. Qui, come per la musica, ne potrei parlare per un bel po' ma evito per non annoiarvi. Autostima. Cosa è? Beh la stima per noi stessi. Ovvio. È una cosa buona o sbagliata? Spesso gli "autostimosi" vengono considerati arroganti o narcisi. E chi li considera tali sbaglia. L'autostima non è sinonimo di arroganza. È sinonimo di accettarsi per quello che si è senza desiderare nulla di diverso. Accettarsi, non accontentarsi. A mio parere è una enorme c*zzata quello che ha detto il mio compagno. Se io davvero ho autostima, non mi accontento mai dei miei risultati, perchè credo in me stesso e so che potrei fare di più. So che questa è una classica frase da prof rompiscatole ma è così. Dalla vita non bisogna mai accontentarsi, ma bisogna sempre puntare al massimo. Non mi riferisco all'ambito scolastico. Non solo almeno. Ma oggi voglio cambiare un po' uscire un po' dagli schemi. Oggi vi voglio parlare direttamente della mia esperienze. Si lo so, è una cosa da egocentrici dedicare un capitolo a se stesso. È vero, non lo nego. Ma io sono il tipo che per spiegare meglio i fatti mi applico sempre a raccontare un po' di me, se non vi piace, in alto a sinistra c'è il "torna indietro".
Fin da quando ero piccolo ero il classico tipo che veniva messo sotto, senza lamentarsi. Me ne sbattevo altamente le p*lle di quello che gli altri pensavano di me. Mi sono sempre sentito, almeno dentro, superiore agli altri. Parecchi erano i bulli che mi prendevano di mira, io da piccolo non ho mai avuto la fifa di rispondergli male. Ero il classico tipo di quelli che rispondevano solo se seriamente minacciati. Per le cose piccole non è mai stato un problema per me sopportare. Ma chi legge Alteregos queste cose già le sa. Sono sempre stato io che con i giudizi mi ci pulivo il c***. Fino in seconda media quando un evento che non sto qui a raccontarvi mi ha tipo scavato e spedito in una fossa. Iniziai ad avere paura di tutto e di tutti. Non credevo più in me stesso, ero sempre triste e avevo sempre il timore che gli altri mi giudicassero, cosa che facevano. Sono caduto più volte e non sempre mi sono rialzato subito. Finita la terza media andai in vacanza e li feci conoscenza con 2 dei miei attuali migliori amici. Uno di questi mi insegnò il vero "narcisismo". Credetemi. Da esperienze certe vi dico che spesso il narcisismo è molto più utile di qualunque altra cosa. Comunque. Passai un anno fantastico. Ero sempre felice, tornai a sbattermi delle persone e a tornare a sorridere sempre. Passai un anno a vantarmi. Vantarmi. Vanità. Mi chiamarono vanitoso più di una volta, maniaco di protagonismo, egocentrico, narciso. Ragazzi io sono cresciuto dalle elementari. Ho imparato qualcosa. E se volete io ve la trasmetto. Non voglio sentirmi superiore o qualcos'altro, semplicemente voglio spiegarvi una mia scoperta, ecco. Mi sono sempre vantato della mia bellezza, simpatia, intelligenza. Ma io stesso so che probabilmente non ce l'ho.! Io so che non sono bellissimo, simpaticissimo, intelligentissimo. Ma io continuerò sempre a vantarmi di esserlo. E sapete perchè? Per auto-convincermi. Ragazzi, la prima cosa da fare per essere quello che si vuole essere è convincersi di esserlo già! E auto-convincendosi si convincono anche gli altri! Però, quello che dovete sapere è che quello che pensano gli altri è problema loro, voi dovete piacere a voi stessi! Chi se ne frega se siete grassi, brutti, antipatici, depressi ecc... vanità! Dalla vita ci vuole vanità! Vantatevi anche se non ne avete un motivo. Fatelo sempre. Siate autoironici se è necessario, ma fregatevene di quello che pensano gli altri! Scherzate sui vostri difetti ed esagerate sui vostri pregi. Non vi piacete? Ma perchè?! Piacetevi e basta! Voglio proprio sapere se gli altri che vi giudicano non ci fossero, voi vi piacereste di più? Si. È così. L'autostima è accettarsi ed essere contenti. L'autostima non ce l'ha nessuno e ce l'hanno tutti. Bisogna convincersi di avercela alle stelle per essere felici. L'autostima è pace con noi stessi. È la calma di un campo di grano. Gli altri sono la grandine.

"Mi sento orribile" gli disse la ragazza "cioè... guardami! Ho i fianchi troppo gonfi e le cosce troppo molli... Mi sento così grassa. E i miei occhi? Occhi marroni? Odio gli occhi marroni! Sono i più inutili, nessuno si ricorda per gli occhi qualcuno con gli occhi marroni. Erano accettabili pure nocciola. Ma non questo marrone! Lo odio! Odio me stessa! Sono bruttissima" L'altra abbassò lo sguardo triste "tu? Che ne pensi?"
"Ah boh. Io mi sento come te."
"Tu sei bellissima"
"Ah lo so. Ma ultimamente sento di non ricordarmelo."
"Eh?"
"Eh cosa?"
"Eh nel senso spiegati."
"Nel senso che dal profondo io so di esserlo ma è come se guardassi ogni mio più piccolo difetto e non riconoscessi i miei più grandi pregi..."
"Ma tu non hai grandi difetti."
"Questo lo dici tu! Ma io quando mi guardo non mi piaccio e vedo di me solo i miei fianchi troppo gonfi, le cosce troppo molli che mi fanno sentire così grassa. E poi gli occhi? Mi hai visto gli occhi? Quando li vedo, vedo solo il colore marrone e nient'altro. Non vedo mai niente di bello in me."
"Beh sbagli!"
"Perchè? Mi hai visto?"
"Si... dei tuoi occhi vedi solo il marrone ma non vedi la luce che emanano quando sono felici! Del tuo corpo vedi solo i fianchi e le cosce ma non vedi mai le fossette che si formano sulle tue guance ad ogni tuo sorriso! Non vedi i tuoi capelli rossi come il fuoco e le tue curve così perfette."
"E poi? Continua..."
"E poi prima di vederti ti conosco! Non guardi in faccia a nessuno e sai sempre quello che vuoi. Pensi troppo agli altri e non chiedi mai niente in cambio. Sei l'amica perfetta e sei una delle persone più simpatiche di questo mondo!"
"Sarà, ma vado anche male a scuola, le persone mi vedono sempre e solo come un'amica, non sono importante per nessuno. Le persone spesso fanno male a fidarsi di me, spesso tradisco le loro aspettative..."
"Quello che pensano gli altri è problema loro. Tu sei la persona più speciale di questo mondo. L'importante è che lo sappiamo tu ed io."
"E perchè non pensi lo stesso di te?"
"Lo penso già... grazie per avermelo ricordato" sorrise, abbassò lo sguardo con le lacrime agli occhi. Fece un lungo respiro. Chiuse lo specchio.

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