Odio. Amore. Due facce della stessa medaglia. Si lo so. Banalissima metafora. Quindi provo a modificarla. oserei dire più che altro... due lame dello stesso coltello. Due pistole dello stesso soldato. Uno l'opposto dell'altro eppure sono così simili. Entrambi portano ad una fissazione su qualcuno. Entrambi sono due dei più forti sentimenti che un uomo possa provare. Amore. Parola folle. Odio. Parola insana. L'amore è una cosa che ormai tutti credono di conoscere ma solo chi sa di non poterlo conoscere mai l'ha capito. L'odio invece lo considero più complesso. Ha una struttura parecchio simile all'amore. Tuttavia è molto meno considerato. Perchè? Pensiamo pure all'arte. Innumerevoli sono le opere sull'amore. E sull'odio? Ne saranno un centinaio. Perchè? Perchè l'amore è più affascinante, profuma molto più di pulito. L'odio sa di cattivo, cupo, tetro. Eppure non ha NIENTE da invidiare all'amore. Niente sul serio. Anzi, io personalmente trovo molto più affascinante l'odio. L'amore puó tutto, vero.. ma l'odio è molto più astuto. Pensateci. Romeo e Giulietta, Paolo e Francesca e chi più ne ha più ne metta. Storie dove l'odio ha trionfato. Sono rari i casi dove è l'amore che trionfa. Ecco perché innumerevoli sono le storie dove l'amore vince su tutto. Perchè nella realtà non lo fa. Pessimismo? No, realismo. Ultimamente noto come il realismo è così confuso col pessimismo. Perché viviamo in una società dove l'arte ci ha condizionato tanto a tal punto da credere nell'amore che vince sempre, nei colpi di fulmine seri e molto altro (Spoiler... ssh). Comunque.. noto sempre di più come amore e odio non solo sono simili ma sono strettamente legati. Sono simili perché sono esattamente l'uno l'opposto dell'altro. D'altronde l'amore è vivere stando bene pensando all'invecchiare insieme all'altro, è desiderare solo il bene per l'altro e non per forza con il soggetto. Ad esempio voglio che mio figlio sia felice sempre, con o senza di me. Voglio che la mia amata stia sempre bene con o senza la mia presenza. L'odio è il contrario. È la consapevolezza di stare male pensando che l'altro è presente e (scusate lo squallore) ti infastidisce pensare di dividere lo stesso ossigeno con l'altro. Non riesci a vivere pensando che l'altro stia bene. È sul serio una cosa cupa e tetra. Molti dicono "Lo odio" ma poi arrivando sul punto di decidere sulla vita e sulla morte dell'individuo che fanno? Mollano. Abbandonano. Non vogliono più niente e li concedono la vita. Perchè? Ora vi spiego. L'odio è desiderare il male di qualcuno, è credere che ogni suo sorriso corrisponda ad una sofferenza propria. L'amore è desiderare il bene di qualcuno. Concetto facile. Spesso l'odio si confonde con il semplice disprezzare che non è altro che infastidirsi nello stare insieme. L'odio e l'amore sono strettamente legati al soggetto. Non è una questione fisica. Ovunque l'altro sia. Danno forti scosse alla scomparsa dell'interessato (che sia disperazione per l'amore o che sia soddisfazione per l'odio) ma alla fine non sai più che fare senza l'altro e porti a corroderti fino alla pazzia. Alla fine peró l'amore vince solo in una lotta interna. Dentro di noi l'amore vince l'odio mentre tra due persone che litigano vince colui che odia, non colui che ama. L'amore batte odio, l'odioso vince l'amante. Purtroppo è così. Lo disse anche Jes. "Non esiste pazzia più insana di colui che ama colui che odia"
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Brevi di mente
CasualeIl mondo non va cambiato, il mondo va capito. Il mio obbiettivo è impararne le regole. Con quest'opera voglio solo farvi leggere le mie scoperte e magari trovare questa "legge delle dodici tavole"