Il suo cervello non pensava più, la esortava soltanto a correre, sempre più veloce, senza mai girarsi indietro. Le lacrime le scorrevano sempre più forte, rigandole sempre di più il volto,
Quando arrivò alla stazione si rifugiò nel luogo più affollato di tutti, che, per sua sfortuna, a causa dell'orario era quasi deserto, tranne un gruppetto di ragazzi, qualche uomo con la ventiquattr'ore e una donna con un bambino piccolo.
Talitha si buttò dietro alla prima colonna, piangendo, ma cercando di fare meno rumore possibile. Sfortunatamente (o fortunatamente, a seconda dei punti di vista) la colonna era troppo vicina al quel gruppetto di sei ragazzi, i quali, sentendola singhiozzare accorsero in suo aiuto. Dopo la traumatica esperienza di poco prima, Talitha si spaventò a vedere così tante persone di sesso maschi intorno a lei, e cercò di rannicchiarsi ancora di più di quello che già stava facendo. Quei poveri ragazzi non capivano il suo comportamento, non si spiegavano la sua reazione, e quando uno di loro, il più grande probabilmente, la sfiorò per cercare di calmarla, lei sussultò violentemente, scollandosi le sue mani di dosso. Il ragazzo allora, vista la reazione si allontanò di qualche passo e intimò di fare lo stesso agli altri.
Quello sconosciuto ebbe un intuizione: andò a chiamare la donna col bambino.
"Se questa ragazza non si fa avvicinare dai ragazzi, forse una donna riuscirà calmarla". Probabilmente era stato questo il suo pensiero, e per nostra fortuna (ma soprattutto per Talitha), quell'idea fu geniale.
La donna si avvicinò molto velocemente alla ragazza, affidando il bambino si sei ragazzi. Si chino su quella creatura indifesa che era la nostra Talitha in quel momento, e cercò di tranquillizzarla.
Sentendo il Tocco familiare di una madre, Talitha lentamente alzo la testa, e trovando davanti una donna con un sorriso solare e accogliente si rilassò un attimo.
I ragazzi dietro la madre sembrarono sollevati nel vedere quella sconosciuta stare meglio. Dopo qualche secondo la donna si alzò, e sempre guardando Talitha meglio occhi (da cui aveva capito tutto l'accaduto, o quasi) si avvicinò ai ragazzi, allontanandoli dalla ragazza ancora seduta per terra.
Do- sentite, non avvicinatevi troppo a lei, però..
C-e cosa dovremmo fare? Lasciarla qui?
Da- e perché non ci possiamo avvicinare?
Do- sentite, non sta bene, e per ora è il caso che non le stiate troppo addosso.... avete una sorella, o una ragazza disposta a venire qui?
Ni-si c'è mia sorella
Do-bene falla venire, portatela a casa e fatela calmare. Non forzatela a parlare, è molto provata e sicuramente sarà più disposta a parlare con tua sorella
F-ok, Nic chiama tua sorella veloce
Do- ora state qua, non fatela andare via, non è nelle condizioni di poterlo fare.. io ora devo andare, vieni Luca, e ricordatevi di non starle troppo addosso, potreste peggiorare la situazione
T- ok grazie mille, signora, arrivederci
Do-ciao ragazzi, prego
Appena la donna se ne fu andata il ragazzo chiamato Nicolas chiamò sua sorella, la quale fu super disponibile, intuendo la situazione.
Chiara, la sorella di Nicolas arrivò li 10 minuti dopo.
Ch- ragazzi! Eccomi! Dov' è?
D-li
Ch-ok, io ho la macchina, Dario e Cesare con me, prendiamo su la ragazza, voi altri organizzatevi come volete, ci troviamo tutti in studio
Ne- perché in studio?
Ch- perché è il posto più allegro, e so per certo che non si farebbe portare a casa di nessuno di noi.
Detto questo, Chiara intimo ai ragazzi di allontanarsi un po', mentre lei si avvicinava a Talitha e le si sedeva davanti.
C-ciao....
Talitha alzo un po' la testa dalle ginocchia, e le si illuminò il viso vendendo una ragazza davanti a lei.
T-ciao....
C-io mi chiamo Chiara, tu?
T-.....Talitha.....
C-molto piacere!
Chiara sfoderò uno dei sui sorrisi più rassicuranti.
C-senti che ne dici se c'è ne andiamo da qui? Non è un bel posto...
T- ok.... dove andiamo?
C-ti porto io via da qui, andiamo in un bel posto, che penso ti piacerà molto
Sulla facci di Talitha baleno in espressione rassegnata.
T-vengono anche loro?
Disse guardando i sei ragazzi che le osservavano incuriositi e stupiti di come la sorella di Nicolas fosse riuscita a rassicurare così velocemente la ragazza.
C-si, sono amici miei, non ti faranno del male, anzi, ti aiuteranno se lo vorrai.
Talitha acconsentí e si fece aiutare da Chiara per alzarsi , la quale le cinse le spalle per farla sentire più sicura e per non farla cadere da quanto tremava.
I sei ragazzi le seguirono a ruota fino alle macchine, su cui si divisero.
Talitha si era rannicchiata vicino al finestrino, sui sedili posteriori. Aveva appoggiato la testa alle ginocchia, si era allacciata la cintura e non aveva più fatto nemmeno un suono. Vicino a lei c'era Dario, mentre Cesare si trovava nel posto passeggeri da parte al guidatore.Nota dell'autrice
Ragazzi ditemi se vi è piaciuto questo capitolo, e provate a fare qualche ipotesi
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La ragazza di Space Valley
RomanceTalitha con le sue due migliori amiche di trasferisce a Bologna. In un momento difficile troverà i sei ragazzi della valle spaziale, che la aiuteranno. Le ragazze diventeranno parte del gruppo e scatteranno delle scintille. Come si evolverà la cosa...