Can I Be Him✔️✔️ [Vmin]

9) Come avere un cuore spezzato

💔💔💔

Taehyung non ha ancora trovato il momento adatto per dare a Jimin i suoi biscotti preferiti, che si è portato in giro tutto il giorno con lo scopo iniziale di scusarsi, ma da come sono andate le cose, non ne ha avuto bisogno.

Non li vuole mangiare, sono per Jimin e ha intenzione di offrirglieli appena lo vedrà, ovvero a minuti, lo sta aspettando proprio davanti alla palestra.
Si appoggia al muretto e apre il suo zaino, tirandone fuori la confezione con stampata la foto di uno dei biscotti al cioccolato e controlla l'ora ogni qualche secondo.

La sua attenzione viene in seguito catturata da dei rumori, di gente che chiacchiera, e vengono direttamente dalla squadra di Basket, che finiti gli allenamenti si appresta ad uscire dalla sala da ginnastica.
Riconosce subito la graffiante voce di Min Yoongi, e si gira nella sua direzione, trovandolo intento a parlare con Jackson Wang.
Gli riserva un'occhiata che è tutto fuorché amichevole, consapevole che non lo sta guardando.

Ma quando il campo visivo del moro inquadra anche Taehyung, ghigna vittorioso e si allontana sistemandosi la borsa sulla spalla, lasciandolo confuso.
Perché quello sguardo?
Il castano fa spallucce e chiude gli occhi, lasciandoli riposare.

Delle mani, piccole e soffici come quelle di un bambino, si posano sul suo viso, più precisamente sulle sue guance e Taehyung spalanca le palpebre, puntando le iridi in quelle del suo migliore amico.

Jimin ridacchia e si accovaccia davanti al bruno, che nervoso scatta in piedi e viene imitato dal biondino.
-Te la sei presa comoda- borbotta il minore, passandogli i biscotti.
-La lezione non finiva più, questi sono per me?- chiede sorridendo leggermente, afferrando la confezione.
-Si, sono i tuoi preferiti no?-
-Sì Tae, sono i miei preferiti.-
La bocca di Jimin è tirata in uno di quei sorrisi per i quali Taehyung ha perso la testa, e vorrebbe davvero vederlo così sempre.

-Grazie davvero- dice poi, tirando fuori uno dei dolcetti rotondi, per morderlo e gustarsi tutto i sapori del cioccolato e della nocciola, perfettamente amalgamati.
-Niente, ma non mangiarteli ora! Dobbiamo pranzare.- lo ferma Taehyung, mettendogli una mano sul polso.
-Si si, tranquillo, li metto nello zaino- spiega il biondo, e così fa.
-Possiamo andare-

Mentre camminano verso casa di Taehyung, dove sono soliti mangiare, i due parlano tranquillamente.
Come se non fosse successo niente, come se fosse tutto normale, come se Jimin non si fosse fidanzato senza dirlo al suo migliore amico e come se Taehyung non provasse qualcosa per lui.

Entrambi intraprendono la stessa conversazione, puntando le menti in direzioni opposte.

Da un lato c'è Jimin, che è diventato il ragazzo di Min Yoongi, per cui ha una cotta magistrale e non sa come dirlo a Taehyung, spaventato dalla sua reazione, e non vuole rovinare nuovamente tutto.
Se per un semplice bacio ha fatto tutte quelle storie, Dio solo sa cosa farà quando saprà della relazione.

Dall'altro c'è Taehyung, che innamorato del suo migliore amico, cerca di mantenere gli occhi fissi in quelli del biondo senza far cadere lo sguardo sulle sue labbra carnose, desiderandole con tutto se stesso.
Ovviamente si rende conto di quanto tutto ciò sia complicato, di quanto la sua amicizia con Jimin sia importante e di quanto quest'ultimo sia totalmente preso dal playmaker.

Il telefono di Jimin inizia a squillare e il ragazzo aggrotta un momento le sopracciglia, prendendolo dalla tasca dei pantaloni.
-Oh- boccheggia, quando legge "Yoongi" sulla schermata, facendo segno a Taehyung di aspettare un attimo mentre risponde al suo nuovo ragazzo.

-Yoongi?- dice il biondo, avvicinando la mano alla sua bocca per non far sentire troppo al migliore amico.
-Jimin? Non dovevamo vederci fuori scuola?- chiede Yoongi, dall'altro lato del telefono, con un tono leggermente confuso ma fortunatamente non arrabbiato.
Jimin si schiaffa una mano in pieno viso e il panico si impossessa di lui, poi si gira un secondo verso Taehyung che lo sta aspettando fermo, e le parole gli escono spontanee.