17) Come dire 'ti amo' parte 2: il falò

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Nessuno sembra avere ben capito perché Taehyung e Jimin stanno ormai da mezz'ora facendo il giro della spiaggia in cerca di ramoscelli, che hanno cominciato a sistemare in cerchio al centro dei sei asciugami posti l'uno accanto all'altro.
Ora sì, che sembra l'inizio di un rito spirituale.

Jimin trascina cinque rametti trovati per terra il più lontano possibile dal bagnasciuga, essendo quelli bagnati impossibili da bruciare.
Li lancia e ancora una volta ignora le domande dei ragazzi seduti a mangiare delle patatine confezionate spezziate alla paprica.

Quando anche Taehyung fa lo stesso chiama il suo migliore amico, informandolo che hanno abbastanza legna da ardere.
-Perfetto!- è la risposta del biondo, che si siede sul suo telo azzurro.
-Ora, cortesemente, ci spiegate le vostre intenzioni?- domanda Seokjin giocando con un ramo parecchio più piccolo degli altri.
-Non è ovvio? Stiamo organizzando un falò!- dice Taehyung mettendosi a sedere accanto a Jimin.
-Sì! Avete portato i marshmallow?- chiede emozionato Hoseok, pregustando il dolce sapore di quei dolci morbidi come nuvole.
-Non quel tipo di falò- borbotta il castano osservando Jimin, che si è alzato per prendere il suo zaino, all'interno del quale c'è la cartella di fotografie.

-Ci dareste una mano ad accenderlo?- chiede gentilmente risedendosi.
Namjoon annuisce e tira fuori un accendino dalla tasca dei jeans sbiaditi, avvicinandolo ai rametti in attesa che questi prendano fuoco.

Osservano tutti la legna che lentamente prende a fumare e in meno di venti secondi, un fuoco brillante si riflette negli occhi dei sei ragazzi lì attorno.
Jimin annuisce completamente convinto di ciò che sta per fare, e apre la cartella.

Per un po' resta ad osservare la prima foto che gli è capitata tra le mani, e si chiede se se la sente di farlo davvero.
Di nuovo, scuote la testa positivamente e pone la fotografia parallelamente al fuoco, lanciandola al suo interno.

La vede bruciare e c'è un silenzio straziante nell'aria, poi non sa se per il calore tanto vicino a i suoi occhi o perché sta finalmente dicendo addio alla tossica relazione che aveva con Yoongi, ma comincia a lacrimare senza accorgersene.

Tutti capiscono, e Jungkook, seduto alla sua destra, gli posa una mano sulla piccola spalla, facendolo così girare nella sua direzione mentre gli regala un sorriso incoraggiante.

Ma i suoi occhi vagano in cerca di quelli di Taehyung, che trova già incollati alla sua minuta figura.
Anche il castano sorride, ma è diverso.
Questo riesce a tranquillizzarlo, a calmarlo quando è nervoso e a fargli forza come pure Jungkook ha cercato di fare.

Passa quasi un minuto, poi Jimin si mette in piedi e senza pensarci lancia tutte le foto, una dopo l'altra, nello scoppiettante focolare.
Tutti si abbandonano ad applausi e urla di consenso, fieri di ciò che Jimin sta dimostrando.
Maturità, forza e accettazione.
Ma non sanno che il biondino una foto l'ha tenuta, mettendola in tasca in un momento dove ha visto tutti distratti.
E si sente male con se stesso, ma non può farne a meno.





Quella stessa notte tutti si sono addormentati verso le due, stanchi dopo aver parlato fino a tardi.
Beh, quasi tutti.

Jimin si è infatti spostato più vicino al mare, dove la sabbia comincia a farsi umidiccia e si è seduto ad osservare le onde illuminate dalla luce della luna, con sotto l'asciugamano perché sia mai, che la sabbia si appiccichi ai vestiti.

Il suo sguardo si sposta dall'acqua alla fotografia che tiene stretta tra le mani, ha cercato di buttarla parecchie volte in mare ma ogni volta che ci ha provato, ha sentito di non essere abbastanza forte per farlo.

Gli sarebbe bastato uno sguardo di Taehyung per riuscirci.

Si gira quando sente dei passi, e vede una figura alta avvicinarsi a lui.
Nonostante sia buio lo riconosce, lo riconoscerebbe in ogni circostanza.

Taehyung si siede accanto a lui e non lo guarda, puntandosi sul mare.
-Che fai sveglio?- domanda, prendendo un sassolino tra le mani per lanciarlo tra le onde.
-Non riesco a dormire..- è la risposta flebilmente sussurrata da un Jimin ridacchiante, che con le ginocchia appiccicate alla gabbia toracica, se ne sta rannicchiato e stretto nel suo maglione a righe bianche e nere.

-C'è qualcosa che ti preoccupa? Ti stai pentendo di aver bruciato le foto?- chiede il castano, con un tono che Jimin non sa come definire.
Infastidito e stanco sono i due aggettivi che più gli si avvicinano però.
-No, è il contrario, vedi..- sta dicendo il biondo, dopo aver ritirato fuori la foto che ha tenuto.
-Non sono riuscito a bruciarle tutte..- sospira, aspettandosi una reazione che però non arriva.

Taehyung infatti approfitta del buio, e del fatto che Jimin non lo possa vedere, per lasciare che una lacrima gli righi la guancia.
È stato ingenuo a credere che il biondino si fosse dimenticato del suo amato Yoongi in così poco tempo.
Ma ha un briciolo di speranza, e dopo aver tirato su con il naso chiede qualcosa di cui poi si pentirà.

-Lo ami ancora?-

E Jimin si ritrova a pensare che forse no, non lo ama come ha sempre creduto.
La ragione è una e non può di certo parlarne così apertamente sopratutto a Taehyung, che è il motivo della sua decisione.

Il biondo ha amato Taehyung dal momento in cui ha messo gli occhi su di lui la prima volta, quando avevo entrambi solo sei anni, e se n'è accorto al liceo, dove per paura di essere rifiutato, ha deciso di lasciar perdere e si è impuntato di smettere di provare cose del genere nei confronti del suo migliore amico.
Ma non sa che i sentimenti possono essere ignorati, e puoi provare ad ingannarli innamorandoti di qualcun altro, ma se ami davvero qualcuno non smetti mai di farlo.

E in questo momento lo sta provando sulla sua pelle, e si sente uno schifo.
Non può dire niente a Taehyung, non può dirgli che in realtà lo ama, perché non sa che il castano prova lo stesso.
Involontariamente, entrambi si stanno allontanando dal loro lieto fine, dal proprio sole per paura di restare scottati.

Quindi dopo un silenzio che per Taehyung è stato una sofferenza incredibile, Jimin inconsapevolmente crea uno spaccato ancora più profondo nel suo cuore.

-Si.-

Mente, mente per paura di allontanarlo.
E Taehyung sente le lacrime accumularsi, il respiro mancargli e vorrebbe alzarsi e urlare.
Ma resta fermo, immobile, tanto da costringere Jimin a scuotergli la schiena per assicurarsi che fosse ancora lì con lui.
Tremano entrambi.

Le parole muoiono in gola al biondo, quando Taehyung si gira e attraverso la luce della luna piena di quella notte stellata, vede le striature bagnate sulle sue guance e la sua bocca che tremola a denti stretti.
Gi occhi disperati però, sono il dettaglio che maggiormente nota l'altro.
-Perché?- domanda tra le lacrime in un sussurro, il castano che ormai ha smesso di nascondersi.

-Perché lo ami ancora?- balbetta piano.
Gli occhi scuri e grandi di Jimin cominciano a farsi lucidi.
I sensi di colpa lo attanagliano, ma ancora non se la sente di dirgli che non è vero, gli chiederebbe il perché di quella menzogna e tutto diventerebbe strano.

-Perché piangi?- chiede quindi a sua volta, nel tentativo di non far sentire anche la sua voce, spezzata mentre cerca di non piangere con lui.
Perché non avrebbe senso.
-Perché lo ami ancora- e la domanda da lui posta prima, ora diventa un'affermazione.

Jimin non sa che dire, non ha parole ma queste non gli servono.
Non ora che sulle sue labbra ci sono quelle di Kim Taehyung.

















-G.G.

Can I Be Him✔️✔️ [Vmin] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora