Capitolo 7

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Ok. Ho baciato Barty, una ragazza è uscita dall'armadio, Barty e questa qua si conoscono ed ora sono seduta con la schiena appoggiata a un tavolo mentre Bellatrix e Bartemius parlano di ciò che gli è accaduto in questi anni. Il problema è che non posso andarmene, per ordine di mio padre. Ha detto che devo tenere i due d'occhio, perché sono comunque dei mangiamorte. Certo, ed io sono un'auror. Mi fa imbestialire il fatto che non considera anche me mangiamorte, solo perché non ho ancora il segno. Stringo i pugni, e questo gesto non passa inosservato
"Kiki, che ti prende?"
"Che mi prende?" sono furiosa "niente. Solo che mio padre non mi considera una mangiamorte." mi alzo "che per colpa di una a caso devo rimanere qui ad ascoltare i vostri inutili discorsi." mi avvicino a Barty "che non posso andarmene, sennò chissà cosa combinate" punto il dito contro il petto del ragazzo che mi è di fronte "che mio padre si fida più di voi che di sua figlia" sbotto con acidità.
Lancio un'occhiataccia a Bellatrix e me ne vado, fregandomene altamente delle parole di mio padre. Lui non si fida di me? Bene! Neanch'io più. Farò risorgere Voldemort da sola, senza il suo aiuto.
Vado furiosa in sala grande. Devo mangiare e parlare con Malfoy, Zabini e Parkinson. Spalanco le porte e li trovo seduti al tavolo a mangiare. Corro verso di loro, sposto bruscamente una ragazzina del primo anno che sta per urlarmi contro, ma appena vede chi sono si scansa ancora di più.
"Ragazzi, devo parlarvi" dico in fretta
Vedo le loro facce preoccupate. Mi alzo di scatto e faccio loro segno di seguirmi. Cerco di pensare a dove andare: un posto sicuro che non sia la stanza delle necessità. Poi mi viene in mente. Inizio a correre, con i ragazzi alle calcagna.
"Mi spieghi dove stiamo andando?" urla sfinito Draco, per poi fermarsi e poggiare le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.
"Alla stramberga strillante" rispondo, con voce ovvia.
Arrivati, mi siedo su un divano e faccio loro segno di accomodarsi. "Vi chiederete perché, da un giorno all'altro, ho iniziato a rivolgervi la parola. Mi serve il vostro aiuto" dico, senza doppi fini.
"Ovviamente. Ma a che scopo?" chiede seccato Blaise.
"Devo far risorgere Voldemort senza l'aiuto di mio padre o di altre persone. Solo noi quattro. Ci siete?"
"E il tuo fidanzatino mangiamorte no?" chiede ancora Blaise, con una nota di rabbia
"Zabini, se hai dei problemi, la colpa non è mia. Non siamo qui per parlare della mia vita amorosa, ok? Quindi, se mi vuoi aiutare, ben venga, ma se vuoi iniziare a polemizzare, quella è la porta" affermo, con una calma che non so da dove viene. Lui non fiata più.
"Io accetto, ovviamente" dice Pancy, rivolgendomi un sorriso a trentadue denti.
"Io anche. Ma su questo non avevi dubbi, vero Pierce?" ammicca Draco.
Draco e Pancy si alzano.
"Noi andiamo" dicono all'unisono e se ne vanno. Ah, sono una bella coppia. Mi alzo e faccio segno a Blaise di andare, ma vedo che è strano "Blaise, mi spieghi cosa succede? Sei molto strano" chiedo, avvicinandomi.
"Niente, è che..." non finisce la frase, che mi bacia.

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