Capitolo 1

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Ci siamo.
Finalmente oggi partiamo per Los Angeles.
Ho un botto d'ansia, non sono mai salita su un aereo...e dover stare lì per più di 8 ore mi fa veramente paura.
Comunque mi chiamo Gabriella, ho 19 anni, sono nata il 25 Maggio e abitavo a Milano. Ora io, mia madre, mio padre e mia sorella Alessandra di 22 anni ci trasferiamo a Los Angeles perché la ditta di mio padre si è spostata lì.
Beh...che devo dire...da un lato mi dispiace lasciare l'Italia, perché è il paese dove sono nata e cresciuta...ma da un altro è meglio. A scuola, molti che ritenevo i miei "amici" mi prendevano in giro, io non li sopportavo più. Io non sono una persona che ha voglia di star lì a litigare, sono una che tiene tutto per sé.
Ecco...siccome devo finire l'ultimo anno di studi, spero che a Los Angeles troverò degli amici sinceri, di cui mi posso fidare...magari anche un fidanzato...ok la smetto.

Siamo appena arrivati con il treno all'aeroporto di Malpensa. Sono le 8 di mattina.
Abbiamo deciso di andare in un bar per fare colazione, dato che non abbiamo avuto tanto tempo stamattina.
Andiamo lì e mi prendo una brioche al pistacchio con il cappuccino.
<< Ehi, sei pronta? >> mi chiese ad un tratto mia sorella prima di addentare la sua brioche alla crema.
<< Beh, sì dai, anche se ho un po' paura dell'aereo. >> risposi io.
<< Ma stai tranquilla, è come se stessi seduta su una sedia...vedrai, ti piacerà vedere quelle nuvole paffute. >>
<< Ahahah, se lo dici tu. >> conclusi io.

Dopo poco tempo andiamo a fare il check-in.
Appena finito, ci accomodiamo sulle sedie per aspettare che annuncino il nostro volo.
Cominciano a tremarmi le gambe, tutta la mia famiglia se ne accorge.
<< Gabry dai, non avere paura, fidati...ti piacerà. >> disse mio padre.
<< Sono d'accordo con tuo padre. >> rispose mia madre.
<< Anche io, dai Gabry...ci metteremo a guardare dei film e a dormire e vedrai che il tempo passerà in fretta.
<< Se lo dite voi. >>.

Appena concluso il discorso, sentiamo la voce metallica annunciare di imbarcarci sul nostro aereo.
Saliamo e ci mettiamo nei nostri posti, io vicino al finestrino, mentre mia sorella si trova dalla parte del corridoio e i nostri genitori si trovano vicino a noi.
Allacciamo le cinture e ci prepariamo al decollo.
Mia sorella mi stringe la mano per cercare di calmarmi, e appena decolliamo apro la bocca per lo stupore. Era una cosa fantastica vedere tutte quelle case minuscole e tutti quei alberi minuscoli, finché tutto questo non venne coperto dalle nuvole che mia sorella chiama "paffute".

In tutto il volo abbiamo giocato a carte, guardato dei film con lo schermo del sedile davanti che avevamo, facevamo foto dal finestrino e avevamo dormito un bel po' di tempo.
Appena hanno annunciato che stavamo per arrivare a Los Angeles, ho un pochino urlato dalla gioia, e tutti mi guardarono male.
<< Scusate ma non sono mai stata a Los Angeles! >> dissi io. Alcuni si misero a ridere, mentre ad altri non è importato proprio.
Ed ecco qua che siamo atterrati, andiamo a prendere i nostri bagagli e raggiungiamo il taxi che ci porta dritti alla nostra nuova casa.
Io e mia sorella siamo rimaste tutto il tempo con la bocca aperta perché era un qualcosa di fantastico. Ci sono un sacco di grattacieli, tantissimi negozi...incredibile.

Siamo arrivati a casa nostra, ci troviamo tipo in periferia. È quasi solo zona verde, ma vicino c'è il mare.
La nostra è una villa enorme, appena abbiamo aperto la porta rimanemmo scioccati.
Nel soggiorno c'è una grande televisione, due divani bianchi con in mezzo un tavolino di vetro, il muro è grigio, il pavimento è un parquet bianco e ci sono delle piante in quasi tutti gli angoli della stanza.
La cucina ha il muro bianco, il parquet marrone chiaro e dei mobili color beige. In mezzo c'è un grande tavolo anch'esso di color beige con delle sedie color marrone chiaro.
Saliamo le scale e c'è il bagno con il muro grigio, il pavimento con delle piastrelle bianche, una doccia grande, una vasca da bagno che può anche fare da idromassaggio e un lavandino con lo specchio e le luci sopra.
Ci sono tre camere da letto: la mia, quella di mia sorella e quella dei miei genitori. Ognuna ha una scrivania, un ventilatore sul soffitto, una porta-finestra con il balcone e dei grandi armadi.
Siccome sono le 2 di pomeriggio e abbiamo dormito abbastanza in aereo, ordiniamo delle pizze e mangiamo. Dopodiché, disfiamo alcune valigie, guardiamo la TV, cuciniamo della carne che abbiamo comprato al supermercato vicino e infine andiamo a dormire, dopo averci dato la buonanotte.
Bene...benvenuti a Los Angeles.
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Ehi, so che questo capitolo è abbastanza corto, ma è il primo che scrivo!
Non so in quali giorni usciranno i capitoli, perchè alcune volte capita che con la scuola ho un sacco di compiti da fare.
Io spero soltanto che gradirete questa storia, ma tantissimo ♥️

Do you love me? // Tony LopezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora