Capitolo 2

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Oggi finalmente è un altro giorno...il mio primo giorno di scuola.
Ho un sonno incredibile, diciamo che stanotte non ho dormito tanto perché pensavo continuamente ad oggi...ho un po' paura di vedere i miei nuovi compagni di classe, ho paura di beccare qualche altra persona che mi prenderà in giro come facevano in Italia.
Sinceramente cerco di non pensarci e vado a fare colazione.
Saluto la mia famiglia e mi accomodo a mangiare i pancakes che ha preparato mia madre.
<<Sei pronta per oggi? >> chiese mia madre ad un tratto.
<< Non so che dirti...spero che le scuole e le persone in America siano diverse rispetto a quelle in Italia. >> risposi io.
<< Mah sì...stai tranquilla...vedrai che andrà tutto bene. Non ti preoccupare!  >> disse mio padre.
Finisco la colazione e vado a prepararmi. Come vestiti ho scelto dei leggings neri, una maglietta bianca, una felpa rossa e
le mie amate Nike Air Force 1. Vi dico già che sono una ragazza che si veste in modo sportivo e non mi trucco quasi mai...lo so sembro un maschiaccio.
Appena finisco saluto mia madre e mia sorella e salgo in macchina con mio padre.

Durante il tragitto in macchina, mio padre cercava di farmi capire che andrà tutto bene, ma io comunque ho un po' paura lo stesso...comunque mi troverò in una nuova scuola, con persone che non conosco nemmeno...ci sta avere un pochino di paura...sì...ho 19 anni...e un po' mi vergogno a comportarmi così.
<< Mah sì Gabry...anche io quando ho iniziato la prima superiore, non conoscevo nessuno...mi preoccupavo anche io un pochino, però subito il primo giorno di scuola ho fatto amicizia con alcune persone. La cosa fondamentale è essere se stessi, tutto qua. >> disse mio padre.
<< Beh...quello che faccio sempre...cercavo di cambiare un pochino, però non funzionava lo stesso...anzi...peggiorava. >> risposi io.
<< Ecco, e sbagliavi di grosso. Non devi cambiare per nessuno, tu devi essere te stessa. Vedrai che ci sarà almeno qualcuno o qualcuna che ti starà accanto...stai tranquilla. >>
Siamo arrivati. Scendo dalla macchina e mio padre viene ad abbracciarmi.
<< Mi raccomando, spero che le mie parole ti siano entrate in testa. Fammi sapere poi, ci vediamo stasera. Oggi finisco abbastanza tardi. >> disse mio padre.
<< Va bene, allora ci vediamo stasera! >> salutai io.

È suonata la campanella ed ora sono in classe. Ci sono 3 file a banchi da 2, quindi 10 per ognuna, io sono nella seconda fila e al secondo posto. Di fianco a me si è seduta una ragazza con i capelli biondi cenere, non tanto magra.
<< Ehi ciao...vedo che tu sei nuova. Piacere mi chiamo Sophie. >> disse lei.
<< Sì. Piacere io sono Gabriella. >> risposi io.
Beh dai...a primo impatto sembra una ragazza simpatica.
Ed ecco che è entrato il nuovo professore.
<< Buongiorno ragazzi e bentornati a questo ultimo primo giorno di scuola per alcuni probabilmente. Sono felice di rivedervi. Come potete notare vicino a Sophie c'è una ragazza che non avete mai visto. Lei è nuova...su presentati ai tuoi nuovi compagni. >> disse lui.
<< Buongiorno a tutti...mi chiamo Gabriella...ho 19 anni...e vengo dall'Italia. Mi sono trasferita qui a Los Angeles perché la ditta di mio padre si è trasferita qui...e basta. >> risposi io.
Dopo un po' ho conosciuto tutti i miei nuovi compagni, devo dire che quasi tutti sono simpatici. Tranne un paio di ragazze che si vede che gli sto antipatica.

Adesso abbiamo l'intervallo. Siccome ho voglia di un cappuccino, ho chiesto a Sophie dove sono le macchinette e mi disse che sono in fondo al corridoio, allora comincio ad andare. Però questa scuola è veramente grande, ci sono 3 piani, io sono al primo piano. Ci sono tante aule qua sotto.
Ad un certo punto inciampo, meno male che da questa parte c'è poca gente, ad un certo punto si avvicina un ragazzo e mi aiuta ad alzarmi.
<< Ehi, tutto bene? Non ti sei fatta male? >> chiese lui.
<< No no, sto bene. Grazie mille? >> risposi io.
Appena alzo lo sguardo vedo un ragazzo con i capelli ricci di color castano scuro, occhi marroni, un fisico abbastanza scolpito e un sorriso incredibile.
<< Comunque piacere, mi chiamo Tony. Tu sei nuova, non ti ho mai vista qua a scuola. >>
ODDIO HO SCOPERTO IL SUO NOME...CHE GIOIA!
<< Sì, piacere mi chiamo Gabriella. >> risposi io.
<< Dove stavi andando, se vuoi ti accompagno io. >>
<< Stavo andando alle macchinette per prendermi un cappuccino. Se vuoi vieni pure con me. >>
<< Va bene...ma prima allacciati la scarpa che per quello sei caduta. >> disse ridendo un pochino.
<< Ah...grazie! >>
Come iniziare al meglio il primo giorno di scuola!
Camminiamo verso le macchinette e suona la campanella.
<< Ah cavolo...è suonata la campanella...beh...tu in che aula sei? >> chiese lui.
<< Se non mi sbaglio la 8. >> risposi io.
<< Perfetto, io sono nella 13. Se vuoi domani possiamo fare un giro della scuola così te la faccio vedere, e se riusciamo prendiamo un cappuccino! >>
<< Ahahah va bene, grazie mille! >>
<< Ma di cosa?! Adesso devo andare, è stato un piacere! >>
<< Piacere mio! >> conclusi io.
Devo dire che questo ragazzo è simpaticissimo...ma anche bello.

Oggi la scuola è finita prima siccome è il primo giorno.
Sophie mi ha dato il suo numero di telefono, ho fatto subito amicizia con lei...sono davvero contenta, è molto simpatica.
Appena esco sento una mano sulla spalla, mi giro ed è Tony.
<< Ciao Gabry! Allora, com'è stato il primo giorno? >> chiese lui.
<< Ehi Tony! Il migliore di sempre! >> risposi io.
<< Sono felice per te! Tieni, questo è il mio numero di telefono. Se hai bisogno di qualcosa puoi chiamarmi. >>
<< Ah grazie mille Tony! Ora devo andare, ciao! >>
<< Ciao! >> concluse lui.
NON CI CREDO MI HA DATO IL SUO NUMERO DI TELEFONO...calmati Gabry...calmati. Lo conosci da neanche 3 ore.
Arrivo a casa e salvo il numero di telefono di Tony e gli mando un messaggio per fargli capire che sono io:
Conversazione tra Tony e Gabry:

Ehi Tony, sono Gabriella, la ragazza nuova che hai
conosciuto oggi. Comunque è stato un piacere averti
conosciuto! Grazie che domani mi accompagnerai a fare
il giro della scuola! Ora devo andare, a domani!

Glielo mando, e mi risponde quasi subito:

Ehi Gabry! Anche per me è stato un piacere! Comunque
non c'è bisogno di ringraziarmi! A domani!

Mi sento molto felice!
Ormai si è fatta sera, sono le 20 e mio padre è arrivato a casa dal lavoro. Ci sediamo a tavola e mangiamo la pasta al pesto che ha preparato mia madre.
<< Allora Gabry, com'è andata oggi? >> chiese mio padre.
<< È andata molto bene! Ho fatto subito amicizia con la mia compagna di banco, si chiama Sophie. Mentre ho conosciuto un ragazzo, che si chiama Tony, in corridoio mentre stavo andando a prendere un cappuccino...ma...non mi sono accorta che avevo la scarpa slacciata e sono inciampata...e lui mi ha aiutato ad alzarmi. E all'uscita mi ha dato il suo numero di telefono. Domani mi porterà a fare un giro della scuola per farmi vedere com'è. >> risposi io.
<< Brava Gabry! >> si limitò a dire mia madre.
<< Beh dai, almeno hai fatto colpo! >> disse mia sorella.
<< Oh ma stai zitta! >> risposi io a lei.
Appena finito la cena lavo i piatti e ci mettiamo a guardare la TV.
Infine andiamo tutti a dormire dopo averci dato la buonanotte.
...
Non riesco ad addormentarmi. Continuo a pensare a Tony. È veramente un bel ragazzo e ha un bel carattere...in Italia non ho mai visto ragazzi come lui. Sì, non lo conosco per bene, ma a primo impatto è molto simpatico...lo voglio conoscere meglio.
Dopo essermi girata e rigirata sul letto, mi addormento.
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Ehi! Come state?
Questo capitolo è un pochino più lungo rispetto al primo.
Comunque ho un sacco di compiti da fare 🥺

Do you love me? // Tony LopezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora