<< Ecco...ho trovato un lavoro. >> dissi io nervosa.
<< Wow, ma è fantastico! Che lavoro è? >> chiese Avani.
<< Sì...ehm...autista di autobus... >> risposi io.
<< PAZZESCOOOOO! >> urlò Mattia incredulo.
<< Già...solo che... >> dissi io più nervosa di prima.
<< Solo che? >> chiese Tony preoccupato.
<< Solo che...non è qui a Los Angeles, ce...non è in America proprio... >> risposi io.
<< E DOV'È? >> chiesero tutti in coro.
<< Ecco...è...è...in Italia... >> dissi io prendendo coraggio, per poi vedere la reazione di tutti.
Sono tutti a bocca aperta, c'è a chi scendono delle lacrime.
D'un tratto sentiamo una sedia spostarsi fortemente e vedere una persona salire sulle scale.
Lo sapevo...è Tony.
Sapevo che sarebbe andata così.Mi scuso con gli altri, prendo e corro su da lui, ma si è chiuso in camera sua a chiave.
<< Tony ti prego apri la porta. >> implicai io, ma senza alcun risultato.
<< TONY CAZZO APRI O TE LA SFONDO STA PORTA! >> urlai io, per poi ritrovarmelo davanti a me con il ciuffo scompigliato e il viso rosso...mi fa male il cuore a vederlo così.
<< Posso entrare? >> chiesi io timidamente per poi avere un consenso da parte sua.
Entro, si siede sul suo letto e mi fa accomodare accanto a lui.
<< Ascoltami per bene, fammi parlare e poi puoi dire la tua, però ti chiedo veramente di ascoltarmi, capito? >> dissi io, vedendo lui accennarmi un "sì" con la testa.
<< Allora...quando avevamo "litigato" per i vari tradimenti che abbiamo subito, io ero veramente arrabbiata, non si vedeva, ma lo ero tantissimo. Cercavo di nascondere tutta la sofferenza che avevo. Io senza te accanto a me, non riesco a starci. Ogni volta che ti vedo, mi vengono dei brividi come se fossero la prima volta che ci vediamo, anche dopo aver litigato...non smettevo di pensarti, anche tutt'ora eh, però ero arrabbiata con te. Allora io...avevo deciso di mandare un curriculum in Italia a questa azienda di autobus che...diciamo..."prendevo" per un bel po' di tempo, quando abitavo in Italia, finché non mi sono trasferita qui in America...e loro, dopo due settimane...hanno accettato. Io questa cosa l'ho detta solo ad Alejandro, solo ed esclusivamente a lui. Non volevo dirtela subito perché volevo godermi questo poco tempo nel miglior modo possibile, ma...siccome manca un mese alla mia partenza, e non posso rifiutare...ho deciso di dirtelo...
In tutto ciò...ecco...ho accettato il lavoro perché ero ancora arrabbiata con te...ma questo è il mio sogno, che si sta avverando, e non riesco a rifiutare. Per questo, non so come gestiremo la relazione, forse ci lasceremo...non so, ma so solo che questo mese lo voglio passare solo con te, voglio godermi questo mese con la persona che amo più di me stessa. Io ti amo, e non smetterò mai di dirtelo. Ora puoi sfogarti, qualsiasi sarà la tua scelta, la dovrò accettare. >> dissi io tutto d'un fiato.
C'è un profondo silenzio nella stanza, i nostri occhi sono quelli che comunicano.
Ci guardiamo, senza dire niente, e intanto mi passano per la mente tutti i momenti che ho passato con lui.
Da quando ci siamo conosciuti, al nostro primo appuntamento, al nostro primo bacio, alla nostra prima volta, a tante belle giornate passate con lui.
Ci scendono delle lacrime, ma poi il nostro silenzio viene interrotto da lui.
<< Beh...Gabry...grazie per avermelo detto...ecco...sì...sono felice per te, stai realizzando il tuo più grande sogno, non posso tenerti qui per sempre...ma ora...voglio passare questo mese con te, solo con te, voglio amarti. >> disse lui per poi unire le nostre labbra.🛑 ATTENZIONE: QUESTA PICCOLA PARTE CONTIENE DELLE SCENE UN PO' CALDE. SE NON VI PIACCIONO, PASSATE AL CAPITOLO SUCCESSIVO! 🛑
Prima nella stanza c'era un bel silenzio, ma ora rimbombano gli schiocchi dei nostri baci accompagnati dai nostri respiri pesanti.
Inizia a picchiettare con la lingua sui miei denti, e io apro leggermente la bocca per poi sentire la sua lingua calda.
Le nostre lingue cominciano a danzare insieme, sono perfettamente sincronizzate.
Ci alziamo, gli allaccio le mie gambe attorno al suo bacino e lui mi regge con le mani sui miei fianchi, nel mentre continuiamo a baciarci.
<< Amore, andiamo in doccia? >> chiesi io ansimando, mentre lui mugola qualcosa, che però non riesco a comprendere, ma capisco solo che sta andando verso il bagno.
Appena arriviamo, chiude la porta a chiave e mi appoggia con i piedi per terra.
Comincia a baciarmi il collo, per poi cominciare a spogliarmi, partendo dalla maglietta, per poi arrivare ai pantaloni, lasciandomi in intimo davanti a lui.
Intanto lo guardo mordendomi il labbro.
<< Non mangiarmi con gli occhi, muoviti. >> disse lui avvicinandosi a me.
Lo fisso mentre gli tolgo la maglia nera, scoprendo i suoi addominali scolpiti.
Ci passo sopra con le mani delicatamente, mentre lui butta la testa indietro, poi gli sfilo i pantaloni da tuta grigi, per poi ritrovarmelo in boxer.
<< Uhm...vedo che qui qualcuno è piuttosto impaziente. >> dissi io accarezzandogli il tessuto rimasto.
Lui mi prende e mi bacia con foga, sposta le mani dietro la mia schiena ma lo spingo delicatamente via da me.
<< Per una volta lascia fare a me. >> dissi io mordendomi il labbro e spostando le mie mani dietro la schiena, prendo il ferretto del mio reggiseno in pizzo e lo sgancio.
Metto le mie mani davanti sui miei seni per tenerlo ancora su, vedo che si sta mordendo il labbro, sta impazzendo tantissimo.
Dopo prendo le spalline, le abbasso e me lo tolgo, per poi vedere i suoi occhi brillare.
Comincia ad avvicinarsi e lo blocco...certo che è proprio impaziente!
<< Ehi, non ho ancora finito. >> dissi io prendendo l'elastico delle mie mutande e togliendomele.
<< Ecco, ma ora tocca a te. >> dissi io leccandomi le labbra.
Lui in un batter d'occhio si toglie i boxer ed entriamo in doccia.
Comincia a baciarmi tutta, dal collo, ad un seno, che inizia a mordicchiare, poi alla pancia fino alla mia intimità, in cui comincia a giocarci con le dita per poi aggiungere la lingua.
Intanto io butto la testa indietro e tiro il suo ciuffo con le mani, finché non arrivo all'orgasmo.
Lecca tutto il mio liquido e sale di nuovo per baciarmi sulle labbra, mentre io gli accarezzo la sua intimità.
Dopo prende il bagnoschiuma e ci insaponiamo, percorre con le mani tutto il mio corpo, faccio la stessa cosa anche io, e mi vengono tanti brividi.
Dopo, inaspettatamente, attira la mia intimità contro la sua facendole scontrare, poi entra in me con una spinta delicata, mentre io caccio fuori un piccolo gemito.
Intanto mi morde il lobo dell'orecchio, poi passa al collo su cui lascia delle macchie viola, poi io faccio la stessa cosa, ma sulla sua clavicola.
Man mano aumenta la velocità, mentre io gli graffio la schiena e ansimiamo insieme.
<< Di chi s-sei amore? >> chiese lui ansimando.
<< Sono t-tua. >> risposi io quasi urlando, senza accorgemene.
<< Brava p-piccola, e i-io sono t-tuo, v-vero? >> chiese lui, mentre io lo prendo per il ciuffo e gli mordo il labbro inferiore, poi gli sussurro un "ovvio".
Alla fine arriviamo entrambi all'orgasmo, insieme, urlando i nostri nomi.
Usciamo, ci asciughiamo e ci stendiamo sul letto, metto la mia testa sul suo petto mentre lui mi cinge con il braccio la mia vita e mi lascia dei teneri baci sui capelli.
<< Ti amo. >> disse lui.
<< Anche io. >> dissi io.
A dirlo mi fa spezzare il cuore, sapendo che tra un mese partirò, e non lo rivedrò per un po', o forse ci lasceremo...per non soffrire di più.
Dopo poco tempo ci addormentiamo abbracciati.
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Ehiii! Come va??
Io sto meglio dai!
Alla fine ho scritto un capitolo, anche perché mi sento meglio rispetto a ieri...mi sento un 🤡 comunque 😂
Ecco...ditemi un po'...siete già andati in vacanza da qualche parte??
Io no, perché ho aspettato il mio carissimo intervento, che è andato alla grande, essendo il primo nella mia vita!
Comunque per me...adesso inizia la "vera vacanza" diciamo 😂😍
Comunque, in questo capitolo, ho preso il lavoro che voglio fare in futuro! Lo adoro! 😍🥰
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Do you love me? // Tony Lopez
Romance{COMPLETA} Gabriella, ragazza di 19 anni che abitava a Milano, si è dovuta trasferire con la sua famiglia a Los Angeles perché la ditta del padre si è spostata lì. Gabriella dovrà iniziare l'ultimo anno delle superiori lì a Los Angeles, ma qualcosa...