Capitolo 14

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Mi avvicino alla ragazza e la guardo con una faccia schifata, mentre lei ha una faccia scioccata.
<< Ascolta bella...per caso ti ricordi di ieri? >> chiesi io serrando la mascella...la voglio prendere a schiaffi, ma è la cugina della mia amica Mia, purtroppo.
<< Sì, mi ricordo benissimo. >> disse lei facendo un mezzo sorriso.
<< Ascolta, evita di sorridere perché mi stanno girando un po' le scatole...cosa dovresti fare? >>
<< Ah...dovrei chiederti scusa? Pff, io ne vado fiera di quello che ho fatto. Tra l'altro Tony ha un fisico mozzafiato...wow...quei bellissimi muscoli...ma poi è davvero bravo a letto, vorrei rifarlo un'altra volta, sempre se vuole e non se ne pente. >> disse lei sorridendo maliziosamente e guardando Tony.
Mi giro dietro e vedo Tony con la bocca aperta dall'imbarazzo, mentre Mia con una faccia piuttosto schifata, le faccio vedere un pugno di nascosto, e lei acconsente, capisce quello che ho intenzione di fare, ma si vede che a lei non importa di quello che può accadere a sua cugina.
Mi dispiace farlo, ma quando toccano qualcosa di mio mi arrabbio anche tanto e sono guai, perché perdo sempre il controllo di quello che faccio, non me ne accorgo neanche.
<< Senti te lo dico una volta soltanto e poi son cazzi se lo rifai...se tocchi ancora una volta il mio ragazzo, se vai a farlo con il mio ragazzo, se ti avvicini soltanto a lui, non ti faccio ritrovare a terra...piuttosto direttamente sulla barella. >> dissi io e, forse per la rabbia e la gelosia, le sferro un pugno facendola cadere a terra, mentre la ragazza, ovvero l'oca, comincia ad urlare.
<< E PROVACI ANCORA, PERCHÉ TE FACCIO CREPARE! >> urlai io in preda alla disperazione.
Guardo tutti dietro che hanno una faccia scioccata, mentre Mia mi sorride, ma io, per l'imbarazzo esco fuori.
Comincio a camminare per la via dove c'è la nostra casa, ma sento una persona rincorrermi e urlare il mio nome...è Tony.
Comincio ad accelerare il passo fino a cominciare a correre, con la speranza di scappare via da lui, ma ad un certo punto comincia a girarmi la testa.
Comincio a rallentare e ad un certo punto cado, vedo Tony preoccupato davanti a me, poi comincio a vedere sfocato, poi il buio.

*Dopo 2 ore:*

*TONY'S POV:*

Siamo all'ospedale.
Ora quella sdraiata su un letto dell'ospedale è la mia ragazza.
Anche se sono stato veramente stupido a fare quello che ho fatto ieri.
Mi sento in colpa.
Ora siamo io, Ondre e Ale accanto a lei che aspettiamo che si risvegli.
Intanto le stringo la mano, mi abbasso e le lascio un bacio delicato su di essa.
Cominciano a scendermi delle lacrime e cerco di asciugarmele con l'altra mano.
<< Ehi bro, stai tranquillo, tra poco si risveglierà. Comunque da te non me l'aspettavo eh. >> disse mio fratello.
<< Lo so, sono stato veramente uno sciocco a fare questo...non so come farmi perdonare. >> dissi io.
<< Mah...comunque eri ubriaco fradicio, quindi...beh però tranquillo, mia sorella voleva vendicarsi di quella là, ma lei ti ama tantissimo. Non devi fare queste cose, perché lei ci rimane davvero male, così come lei non fa queste cose con te, perché ti ama. Comunque ragazzi...ma che forza ha mia sorella?! >> esclamò Alessandra piuttosto scioccata, ma con il sorriso stampato in faccia.
<< Porca miseria, ti giuro stavo per applaudire, ma mi sono contenuto ahahah. >> disse Ondreaz mentre noi ci mettemmo a ridere.
<< No no io mi sono spaventato, sai, pensavo la prendesse per i capelli, come fanno tutte le ragazze, credo...ma questa proprio ha una forza incredibile. >>
<< Ma questa va che vi sente eh...>> disse una voce, ma non quella di Ale...ma quella di Gabry.
<< Oh ti sei svegliata finalmente! >> dissi io abbracciandola forte.
<< Eh va che sono abbastanza arrabbiata con te eh. >> disse lei, mentre io ci rimasi male.
<< Ah...scusami...>> dissi io togliendo la mia mano dalla sua.

*GABRIELLA'S POV:*

Dopo poco i dottori mi hanno lasciata andare a casa.
Prima Tony mi aveva abbracciata, era contento, anche se io sono ancora arrabbiata con lui...sì...ho una testa dura, ma poi cerco sempre di perdonare.
Arriviamo a casa e Ondreaz mi prepara la cena siccome loro tre hanno già mangiato...ma che bravo uomo, mentre mia sorella è salita a dormire, mentre Tony è in piscina.
Appena finisce, Ondreaz mi porge il piatto con degli spaghetti al sugo.
Ho insegnato a tutti a prepararli, ma adesso andiamo all'assaggio.
<< È la prima volta che li faccio eh, dimmi come sono, se fanno schifo cercherò di migliorare! >> disse lui sedendosi accanto a me.
<< Uhm...devo dirti che sono buoni, i miei complimenti! >> dissi io contenta addentando un po' di pasta.
<< Wow! Sono pronto ad aprire un ristorante italiano! >> disse lui e ci mettemmo a ridere.
<< Che sciocchino che sei! >>
<< A proposito...sai che all'ospedale, quando ti hanno portata in ambulatorio, Tony è stato seduto accanto a te tutto il tempo e ti stringeva la mano...ad un certo punto si è messo a piangere...e noi abbiamo cercato di parlargli, gli abbiamo detto di evitare di fare queste cose, tu non le fai con lui, e sinceramente sono contento. Perché voi due siete uguali, siete fatti l'uno per l'altra. >>
<< Ah...capisco, però ci sono rimasta veramente male, io non farei mai una cosa del genere a lui, perché io lo amo da impazzire, ma ha esagerato, e non riesco ancora a perdonarlo. E comunque avete parlato anche della mia incredibile forza! >>
<< Mizze...sai, volevo applaudirti, ma mi sono trattenuto sennò facevo una figura di emme ahahahah! >>
<< Ahahahah ma va, esagerato, è solo che se qualcuno tocca qualcosa di importante e di mio o mi fanno arrabbiare, perdo il controllo. Questo è uno dei miei più grandi difetti che non riesco a sistemare. >>
<< Ma no, non devi mica sistemarlo, cerca solo di ragionare prima di fare qualcosa...lo devi fare anche per te...vedi poi dove sei finita! Quindi, mica devi farlo per noi, ma per te. >>
<< Già...beh...grazie per la pasta! Sei stato veramente bravo a farla! E grazie per essere stato qua con me, nonostante sia tardi! >> dissi alzandomi e abbracciandolo da dietro.
Lui è come un fratello per me, gli voglio un gran bene!
Senza di lui non saprei cosa fare.
<< Ma ora vado fuori un po' in piscina...anche se è abbastanza tardi. Se vai a dormire, buonanotte tesorino! >>
<< Va bene, sì sì ora vado, buonanotte piccolina! >> concluse lui.

Vado a mettermi il costume, e quando sono pronta, vado fuori.
Ma quando stavo per uscire, vedo entrare Tony, cerco di evitarlo e vado verso la piscina.
Entro dentro e incrocio le braccia a bordo della piscina e guardo il panorama con il cielo ricoperto di stelle.
<< Ehm...posso parlarti? >> chiese Tony ad un tratto...lo sapevo.
<< Se proprio devi. >> dissi io e lui si mise accanto a me.
<< Allora...volevo chiederti scusa, perché veramente...ieri ero ubriaco fradicio, e non capivo niente...ho visto la cugina di Mia venire verso di me, ma pensavo fossi tu...veramente non so come farmi perdonare. Lei penso fosse stata lucida, non era ubriaca, non l'ho neanche vista bere qualcosa. Te lo giuro, veramente non ho proprio capito quello che è successo ieri, stamattina mi sono alzato e quando l'ho vista accanto a me sono sprofondato. Ti prego, perdonami. >>
<< Mah...quella che si dovrebbe scusare allora è quella oca là, se lei era lucida ed era consapevole che tu sei il mio ragazzo, non doveva approfittarsene di te. Quindi che dirti...forse ti perdono. >>
<< Davvero? >>
<< Sì. >>
<< Ti ringrazio amore! >> disse lui abbracciandomi, e io ricambiai.
Dopo poco tempo ci stacchiamo e ci guardiamo uno negli occhi dell'altra.
<< Uhm...ma ora...>> dissi io mettendo le mie mani dietro al suo collo e cominciando ad avvicinarlo verso di me finché non sento il muretto dietro la mia schiena.
<< Vorrei passare una bella serata...sola con il mio ragazzo. >> dissi io maliziosamente mordendomi il labbro e accarezzandogli la schiena.
<< Mmh...zuccherino qua in piscina? >> disse lui mordendosi il labbro.
<< No, adesso usciamo fuori per strada, va bene? >> dissi io ridendo.
<< Mah, io lo farei ovunque con te. >> disse lui serio.
Lo avvicinai e comincia a baciarlo intensamente.
<< Quanto mi sei mancata amore. >> disse lui mordendomi la pelle del collo e lasciando qualche macchia viola, per poi ritornare sulle mie labbra.
<< E io quanto ti amo. >> dissi io accarezzandogli le sue spalle possenti.
In poco tempo ci ritroviamo entrambi senza i nostri costumi da bagno, a fare l'amore sotto le stelle e dentro la piscina.
Non c'è cosa migliore di questa.
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Wella raga!
PAZZESCO!! DUE CAPITOLI IN UN GIORNO SOLO!! MA WOW!! AMATEMI!!
Non volevo lasciarvi con il fiato sospeso per tanto tempo!!
MA QUANTO È 🔥 QUESTO CAPITOLO!!
Fatemi sapere se vi è piaciuto!! Se per voi è stato piuttosto "aggressivo", cercherò di non scriverne più!

Do you love me? // Tony LopezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora