Asuna x Kirito

3. L'ultimo respiro

7 anni prima

Pov Asuna

<<Ora sei anche tu una quattordicenne>> dico a Sata accarezzandole i capelli in modo affettuoso.

<<Smettila Asuna, così mi fai sembrare una bambina piccola>> mi rimprovera la ragazza sbuffando.

Più la guardo più mi rendo conto di quanto mi abbia fatto bene.

È un dono della natura. Sata è sempre allegra, spiritosa e libera.

È da quando ci siamo incontrate la prima volta che fa sempre quello che desidera senza pensarci due volte.

Vive una vita senza rimpianti.

Vorrei essere come lei. Invece di pensare sempre.

Ci sono dei momenti in cui pensare è l'unica cosa sbagliata da fare.
Più rifletti, più quello che stai facendo sembra folle.

Eppure a Sata piacciono le follie.

<<Dove mi porti per il mio compleanno?>> mi chiede con occhi luccicanti.

<<Sarà una sorpresa!>> le dico avvicinandomi a lei e prendendole la mano.

Aveva le mani calde e piccole.

<<Uff, sai che non mi piacciono le sorprese>> mi riprende lei saltellando come una pazza.

Come no...sapevo benissimo che non vedeva l'ora di vedere cosa le avevo preparato.

<<Mi dispiace dirtelo, ma dovremo aspettare stasera per la mia sorpresa>> le dico continuando a camminare accanto a lei.

<<Cosa!? Non credo di farcela>> dice fingendo uno svenimento.

Le nostre risate riecheggiano per la strada e notiamo che alcune persone si fermano a guardarci in modo strano.

Ma noi non smettiamo di ridere come matte.

<<Okay, va bene. Ora torno a casa. A sta sera?>>

<<A sta sera piccola Sata>> le dico rivolgendole un sorriso.

<<Abbiamo solo tre mesi di differenza Asuna. Piantala>>

<<Si ma per me rimarrai sempre la più piccola>> le dico ridacchiando.

Mi rivolge una faccia buffa e corre verso casa salutando con la sua manina.

<<A dopo>> mi urla a squarciagola

<<Già mi manchi!>> le urlo di rimando.

Si ferma per un istante e sembra quasi che si sia fermata a riflettere.

Dopo pochi minuti si gira verso di me e mi dice <<Tu mi manchi sempre>>

In quel momento non c'era più nessuno. Solo io e lei.

Anche l'amicizia è una forma d'amore.

Ma cos'è l'amore?

Ah io di certo non lo so. Sono solo una quattordicenne.

Ma in questo momento sento di aver provato qualcosa di forte attraversarlo il cuore.

Che sia stata quell maledetta freccia di Cupido? Io non lo so.

Non ne ho idea.

La guardo e lei guarda me.
Mi guarda in modo strano, diverso da tutte le altre volte, ma forse è solo la mia impressione.

Non ho mai avuto un'amica prima d'ora. Forse perchè prima che arrivasse lei mi consideravano solo una riccona.

Ma Sata è stata in grado di vedere oltre ai giudizi della gente.

È iniziato tutto da un semplice 'ciao'

Merito davvero di averla come migliore amica?

Pov Sata

Il nostro scambio di sguardi sembra non avere più fine.

La mia dolce Asuna.

La ragazza dai mille pregiudizi.

<<Asuna, aspetta>> le urlo cercando di fermarla.

<<Che c'è?>> mi chiede con tutta calma

<<Io...>>

Asuna mi invita a continuare con lo sguardo, e i suoi occhi mi danno il coraggio di continuare.

<<Io ti amo>> urlo abbassando lo sguardo e serrando i pugni lungo i fianchi.

Penso che lascerò il segno delle mie unghie sulle mani se stringo così forte. Ma che importa?

La ragazza non parla. Sembra una statua.

<<I-Io>> inizia a balbettare

Però non so per quale assurdo motivo mi si tappano le orecchie, il respiro mi si fa sempre più pesante e le gambe non riescono più a reggere il peso eccessivo del mio corpo.

Mi accascio a terra cercando di prendere più ossigeno possibile, ma la mia gola sembra bloccata

E così anche i miei occhi cedono e comincio a vedere tutto nero intorno a me, riesco solo a sentire la voce di Asuna che urla disperatamente il mio nome.

Poi il nulla.