Pov Jugo
<<È pronto? Ho l'acquolina in bocca>> urlò la piccola Reven sedendosi a tavola.
<<Quasi. Pazienta ancora un pò>> le dissi accarezzandole i capelli color cobalto.
Erano identici a quelli di Sata.
<<Mamma mamma domani mi racconti ancora la storia di quella bambina dagli occhi arancioni?>> chiese Reven alla mamma con un enorme sorriso.
<<Si chiama Sata. Ti racconterò di lei più tardi>>
In questa casa si parla di mia sorella come se non fosse mai andata via, ed effettivamente è così. È rimasto un pezzo di lei in questa casa, nei cibi che mangiamo e soprattutto nei nostri cuori.
Ricorderemo sempre quella Sata così sorridente e forte che ogni mattina ci preparava la colazione con tanto affetto.
La Sata che faceva sempre di testa sua e non ascoltava mai i consigli degli altri. Che non rispettava mai le regole e quando poteva le infrangeva.
La Sata che viene ricordata da tutti per la sua spensieratezza e gioventù.
Era una ragazza come tante altre, eppure si distingueva dalla massa. Perfino a scuola era la ragazza che tutti reputavano pericolosamente forte, eppure l'ammiravano, forse proprio perchè era così determinata.
Lei non aveva tanti amici in realtà, le è sempre importato solo di una persona.
Credevo perfino che se ne fosse innamorata.
Notavo come la guardava. Da un solo sguardo si possono trasmettere così tante emozioni.
Emozioni che non si riescono ad esprimere parlando. Si comunicano con un gesto, o solo un inutile sguardo.
Bastava notare i suoi occhi per vedere come luccicavano anche al buio, era la presenza di Asuna che illuminava la stanza. Che illuminava il suo mondo.
Asuna...
Beh, lei si che era una ragazza complicata.
A volte era così dannatamente in ansia, si faceva mille paranoie che era quasi impossibile non odiarla.
Non piaceva a se stessa perchè non era perfetta.
E io le ripetevo <<Chi è che è perfetto in questo mondo?>>
Ma lei continuava a lamentarsi in continuazione dei suoi difetti.
Era lunatica, insicura, un totale controsenso.
Ma era anche una persona dolce e sensibile.
Si nascondeva dietro strati di sarcasmo nonostante a scuola non facevano altro che ignorarla e prenderla in giro.
Faceva finta di essere indifferente quando ogni notte piangeva sotto le coperte.
Diceva di odiare il romanticismo e poi si perdeva dentro un abbraccio,
Si affezionava molto facilmente e donava il suo cuore a tutti quelli a cui voleva bene.
Era dannatamente bella eppure credeva il contrario,
Arrossiva ad ogni mio singolo sguardo e poi gridava di odiarmi,
Perchè Asuna è fatta così. Tende a nascondere sempre i suoi sentimenti dietro ad una maschera, ma nessuno è in grado di tenere una maschera tanto a lungo.
Con Sata invece, Asuna poteva essere se stessa.
Ogni tanto sbirciavo di nascosto le due ragazze solo per vedere il loro sorriso.
Anche solo vederle ridere mi rendeva felice.
Asuna non era una ragazza molto aperta.
Quando andavo a prendere mia sorella da scuola la vedevo sempre in disparte ad aspettare chissà chi.
E quella persona che veniva a prenderla arrivava sempre in ritardo, ma lei non si lamentava.
Aveva solo 10 anni eppure restava seduta e nel mentre leggeva qualche libro.
Non è mai stato un peso per lei.
Ha sempre sopportato tutto. In silenzio.
Non sorrideva mai, aveva sempre un un'espressione cupa sul volto, ma quando conobbe Sata qualcosa dentro di lei cambiò.
Forse era perchè non aveva mai avuto nessuno con cui parlare, oppure perchè Sata era così divertente da far ridere persino un albero,
Non ne ho idea. Ancora me lo chiedo.
Eppure aveva sempre un sorriso sul volto in sua compagnia.
Mi ricordo la prima volta che si presentò da me.
Aveva lo sguardo basso e non riusciva a guardarmi negli occhi. Mi porse la sua esile manina e balbettò un semplice <<Ciao sono Asuna>> .
Io risi. E lei alzò lo sguardo arrossendo violentemente a vista d'occhio.
Si coprì il viso con entrambe le mani e pensavo volesse scappare.
Eppure restò lì e mi disse <<Belli i tuoi occhi>>.
Da quel giorno i miei occhi mi piacqueromolto un po' di più. Forse perchè era la prima volta che una ragazza mi faceva un complimento ed ero leggermente imbarazzato.
Iniziai ad accorgermi di ogni suo piccolo dettaglio.
Il modo in cui si stirecchiava la mattina presto quando veniva a dormire a casa nostra,
Il modo in cui cercava di nascondersi per non incrociare lo sguardo degli altri ragazzi in corridoio.
Pian piano iniziai ad accorgermi di ogni suo gesto. Ogni piccolezza che prima non notavo.
Il modo in cui si mordeva il labbro quando era nervosa,
O quando si toccava i capelli quando era in imbarazzo.
E inaspettatamente, tutto quello che prima non notavo neppure, divenne la parte più interessante della mia giornata.
Osservarla divenne il mio piccolo passatempo.
Lo so che sembra abbastanza da stalker, ma vi assicuro che era qualcosa di unico vederla giocherellare con i suoi capelli lunghi, oppure guardarla inciampare per la sua sbadataggine.
Il mondo che prima era solo di Sata, divenne in qualche modo anche il mio.
E mi sentivo legato ad Asuna tanto quanto mia sorella.
Cercavo di proteggerla, di assicurarmi che nessuno più la importunasse o le dicesse insulti che prima erano frequenti.
Iniziai a preoccuparmi di ogni cosa che la riguardasse.
Era questo il suo potere.
Attirava le persone come una calamita e le faceva innamorare
Così, io e Sata ci siamo cascati e siamo stati attratti da quell'enorme magnete.
Un magnete che ora fa parte del nostro passato.
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Asuna x Kirito
FanfictionSequel di sword art online: Alicization. Asuna Yuuki ha ormai 21 anni ed è stata promessa in sposa ad un bravo ragazzo di buona famiglia: Akeo Tanaka. Mentre i due organizzano tutto per il loro matrimonio, Kazuto Kirigaya si risveglia improvvisamen...