5. Risveglio negativo pt.1

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Pov Asuna

<<Suguha dimmi tutto! È successo qualcosa?>> le chiesi preoccupata sentendo già le lacrime agli occhi.

<<Io non volevo neanche chiamarti, ma mi sembrava irrispettoso non fartelo sapere...si è svegliato>> mi disse con voce singhiozzante.

Sentii il mio cuore iniziare a battere all'impazzata senza fermarsi.

La mia mente iniziò a viaggiare

E i miei occhi a lacrimare.

Sentivo le gambe farsi molle e il pavimento cedere sotto di esse.

Il telefono mi cadde di mano e iniziai a tremare come non mai.

La voce di Akeo cercava di risvegliarmi dal mio stato di trans. Ma non riuscivo a sentirlo. Le orecchie mi fischiavano.

Con la mano cercai di tapparmele per farla finita a questo strazio.

E infine sentii un groppo in gola. Non riuscivo bene a respirare. Davvero si era svegliato...

E ora?

Le forti braccia di Akeo cercavano invano di scuotermi.

Era come se la mia mente fosse accesa, ma il mio corpo non ne volesse sapere di alzarsi.

Dopo vari minuti l'immagine di Kitito mi fece alzare di scatto.

Improvvisamente le gambe non mi facevano più male e il mio corpo riprese completamente vita.

<<Puoi portarmi in un posto?>> chiesi a Akeo senza pensarci.

Lui annuii ancora preoccupato.

Dovevo andare da lui.

Pov Suguha

Mi sembrava un fottuto sogno.

Un fottuto sogno.

Il mio fratellone era davvero di nuovo qui, nel mondo reale. Mi sembra di tornare a quando lui era bloccato in SAO. Solo che a differenza di quest'ultimo, questo gioco sembra durato un anno in più.

<<Quando potrò vederlo?>> chiesi all'infermiera di fretta che usciva dalla sua stanza.

<<Anche subito. Però potrete fargli visita solamente uno alla volta>> mi spiegò lei sorridendomi.

La ringraziai e corsi subito nella stanza in cui era ricoverato Kirirto.

<<Il mio fratellone>> dissi sentendo subito le lacrime agli occhi.

<<Su-Suguha>> disse cercando di mettersi seduto.

<<Nono non sforzarti,>> gli dissi mettendolo subito giù.

<<Mi hai fatto prendere un bello spavento. Ho avuto paura di perderti per sempre stavolta. Ho avuto paura di non poter più vedere i tuoi occhi che si incrociano alla perfezione con i miei. Ho avuto tanta ma tanta paura>>

Svuotai tutto quello che in tre anni avevo cercato di trattenere. E piansi. Piansi sulla sua spalla.

Piansi per secondi, minuti.

Mi liberami da tutta quella paura che mi soffocava e non mi faceva respirare. Finalmente potevo continuare a sorridere con lui al mio fianco.

<<Tre anni eh?>> mi chiese facendo una smorfia.

<<Già tre anni. Devo raccontarti tante di quelle cose...>> cominciai a dire, ma lui mi fermò.

<<Asuna?>> mi chiese guardandosi intorno.

Asuna x Kirito Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora