Pov Asuna
Sono passati solo pochi giorni da quando ho consegnato la lettera a Suguha. Ho ricevuto molti messaggi da Kirito riguardanti la mia lettera.
Voleva spiegazioni reali.
Non ho risposto né alle sue chiamate né ai suoi messaggi.
So di star sbagliando tutto. Ma non posso proprio farci nulla.
Credetemi quando vi dico che è davvero dura per me. È come se avessi perso una lunga guerra.
E ora per me è difficilissimo ripartire da zero. È qualcosa che va oltre ogni capacità umana.
Sembra facile, vero, ma a parole siam bravi tutti.Molte volte mi son trovata in questa situazione. Sola. E tante, forse troppe volte mi hanno detto <<Tranquilla andrà bene>>.
Ma diamine, non andrà mai tutto bene. Ora che finalmente ero andata avanti, sono tornata indietro in un attimo.
Beh che dire, è davvero faticoso far finta di niente, dire che è tutto apposto, anche quando le cose vanno letteralmente uno schifo.
Sarà vero che l'amore è la miglior cosa, ma mi sento un po' presa in giro dall'amore stesso. E forse un po' da tutto quello in cui ho sempre creduto.
Spero solo che lui riesca ad andare avanti. Anche senza di me.
È l'unica cosa che vorrei.
<<Signorina, il signor Tanaka vuole parlarle>> mi avvertì una ragazza dall'aspetto molto carino.
<<Grazie>>
Ancora una volta cercai qualcosa dall'armadio e alla fine optai per una semplice lunga camicia. Non avevo proprio voglia di scegliere un look più carino.
Scesi le scale e lo trovai come sempre davanti alla porta d'ingresso.
Indossava uno dei suoi soliti maglioncini colorati e lo stesso cappotto lungo con cui l'avevo visto l'ultima volta.<<Ci beviamo un thè qui?>> gli chiesi una volta difronte a lui.
Akeo annuii guardandomi da capo a piedi. Ok, forse non era l'abbigliamento più adatto.
<<Si devo parlarti>> mi spiegò lui durante il tragitto in salone.
Lo feci accomodare su una delle tante poltrone presenti mentre gli preparavo il the.
Sapevo di cosa voleva parlarmi.
<<Se non vuoi rispondere non ci sono problemi ma...>>
<<Ti dirò tutto>> gli dissi girandomi nella sua direzione.
Ormai non aveva più alcun senso nasconderli la verità.
<<Tre anni fa, il mio ragazzo di nome Kazuto Kirigaya fu ricoverato in una clinica speciale. Io ero molto preoccupata per lui e andavo ogni giorno a trovarlo. Dopo alcuni mesi ci spiegarono che non si era svegliato per tempo e che forse era caduto in coma.
Tutto questo non era stato programmato, quindi lo spostarono in un ospedale normale che potesse curarlo e accertarsi che stesse bene con varie tac e via dicendo.
Ieri ho ricevuto una telefonata da sua sorella in cui mi diceva che finalmente si era svegliato.
Le mie emozioni dopo quella telefonata, come hai potuto vedere sono arrivate a mille>>
Feci una breve pausa e presi un lungo respiro prima di continuare.
<<Una volta arrivata lì, sapevo di dovergli dire ogni cosa. Ma non ne ho avuto il coraggio. Quindi una volta difronte a lui sono scappata di corsa richiudendomi ancora una volta nella mia corazza.
Così ho deciso di scrivergli una lettera. Mi sembrava la cosa più sensata al momento da fare. Gli ho detto ogni cosa, del matrimonio ecc...
Non posso negarmi di aver provato un forte dolore al petto mentre trascrivo ogni parola dalla mia mente a quell'inutile foglio di carta.
Ma ora è tutto finito. Dopo varie insistenze da parte sue, ha capito tutto e ora si può dire che io stia andando avanti>>
Poggiai la tazza piena di the difronte ad Akeo che non riusciva a staccare i suoi occhi dai miei.
Mi metteva in soggezione.
<<Quindi voi due non vi eravate lasciati>> affermò lui cercando conferma nel mio sguardo
Gli feci un cenno per affermare ciò che aveva appena detto.
<<E tu lo ami ancora?>> mi chiese stringendo con forza la tazza che aveva tra le mani.
<<Beh, i sentimenti non svaniscono così in fretta. Soprattutto dopo quello che abbiamo vissuto insieme>> gli spiegai.
Sentii ancora una volta salirmi le lacrime agli occhi, ma stavolta riuscii a cacciarle indietro.
<<Parlami di lui>> mi chiese mettendosi più comodo sulla poltrona.
<<Beh, lui, lui era un tipo molto strano.
Ama alla follia ogni cosa che ha a che fare col mondo virtuale, è divertente.A volte è difficile da comprendere. È praticamente circondato da ragazze. Ha un modo tutto suo di approcciarsi con le persone. Eppure è davvero bravo.
All'inizio era un ragazzo solitario, mentre ora è circondato da amici che gli vogliono un mondo di bene e che rischierebbero la vita per lui.
È un ragazzo che non molla mai.
Sai, noi ci siamo conosciuti nel famoso gioco SAO. Già siamo dei sopravvissuti.
Eppure questa cosa non ci pesa. Abbiamo combattuto fino all'ultimo e ce l'abbiamo fatta.È stata dura, non lo nego. Ma vivere due interi anni in quel gioco, non può che avermi fatto bene.
Sono cresciuta e maturata, e questo anche grazie a Kirito. Anzi soprattutto grazie a lui.
Abbiamo anche una bambina. Cioè non è proprio nostra figlia ovviamente, un giorno l'abbiamo trovata in un bosco e lei pensa che siamo sua madre e suo padre.
Non la vedo da un anno. Mi manca tantissimo.
Sono proprio un'egoista. Sai, per un po' ho sperato che almeno avesse perduto la memoria.
Che stronza vero? L'ho sperato perchè così non avrei dovuto affrontarlo, e le mie parole gli avrebbero procurato meno ferite.
Invece, ora cosa siamo?
Solo degli estranei con dei ricordi in comune...>>
<<Ecco vedi? Pensi di essere un'egoista ma invece pensavi solo al bene di Kirito.
Lui dev'essere stato davvero fortunato ad averti...>>
<<Ti sbagli>> lo fermai
<<Sono stata io ad essere fortunata.>>
Settimo capitolo finito. Cercherò di far uscire ogni giorno due capitoli. Ma non vi assicuro niente.
Alla prossima😊❤
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Asuna x Kirito
FanfictionSequel di sword art online: Alicization. Asuna Yuuki ha ormai 21 anni ed è stata promessa in sposa ad un bravo ragazzo di buona famiglia: Akeo Tanaka. Mentre i due organizzano tutto per il loro matrimonio, Kazuto Kirigaya si risveglia improvvisamen...