4. Il mondo di Tokyo

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Pov Asuna

Mi sveglio di scatto notando la mia fronte sudata.

Un altro incubo, di nuovo.

<<Signorina Yuuki! Il signor Tanaka è venuto a prenderla. La porta a pranzo fuori>> venne ad avvisarmi una delle nuove apprendiste di mia madre

La ringraziai e cercai nell'armadio qualcosa da mettermi velocemente.

Alla fine optai per una magliettina fi color miele e una gonna di pelle nera. Infine aggiunsi una cintura bianca e un fiocco nero per fermare i capelli ribelli.

Scesi in fretta prendendo anche una borsetta nera e infondo alle scale trovai Akeo in tutta la sua elegantezza.

Aveva i capelli biondi tirati indietro con del gel e indossava un lungo cappotto nero di lana che si abbinava perfettamente al suo maglioncino grigio.

<<Buonasera signorina Asuna>> mi salutò facendo il baciamano. Fatto che mi fece un po' ridere.

<<Altrettanto>> risposi facendo un piccolo inchino.

Detto questo mi prese a braccetto e uscimmo di casa.

<<Dove vorresti che ti portassi?>> mi chiese mentre camminavamo per le strade di Tokyo.

Solo ora riesco ad intravedere meglio questa meravigliosa città.

In realtà, che io ricordi, non ho mai fatto una passeggiata vera e propria. Restavo sempre chiusa in casa e mi connettevo con Alfhein online per incontrare i miei amici.

Peccato che non abbia più amici...

Quindi ho iniziato man mano a distaccarmi dal mondo virtuale e pensare finalmente ad un futuro nuovo nella vita reale.

E devo dire che non mi pento delle scelte che ho fatto.

<<Dove ti pare. Tokyo è bellissima in tutto e per tutto>> dissi con occhi luccicanti.

Guardai i vari passanti, le famiglie, i fidanzati, gli amici che passeggiavano godendosi questa splendida giornata di sole.

Il mio sguardo cadde su una coppia particolarmente affiatata. Erano seduti su una panchina e si tenevano per mano con timore.

Come se avessero paura che qualcuno li vedesse.

Lei aveva gli occhi chiusi e respirava profondamente. Mentre il ragazzo dai lineamenti decisi parlava senza smettere.

Aveva un sguardo abbastanza preoccupato, e non potei fare a meno di notare l'aria annoiata della ragazza che nonostante tutto continuava a stringere fortemente la mano del suo amato.

<<Hey Asuna mi stai ascoltando?>> mi chiese Akeo picchiettando le sue dita sulla mia spalla.

I miei occhi ora erano rivolti al biondo.

Osservai i suoi occhi azzurri e le sue ciglia lunghe e nere che sembravano a tratti quelle di una ragazza.

Le sue labbra non smettevano di borbottare frasi che in quel momento non volevo ascoltare.

Erano rosa e sottili. Mi ricordavano quelle di....

<<Allora facciamo così. Sediamoci su una panchina e parliamo che ne dici? Magari compro dei panini?>> mi chiese

<<D'accordo>> risposi rivorgendogli un sorriso.

Ci sedemmo proprio sulla panchina difronte a quella coppia che stavo osservando prima. Ma questa volta non feci caso ai piccoli dettagli.

D'altronde ero venuta qui con Akeo, non per vedere altre persone.

<<Ecco a te>> disse porgendomi un panino.

Lo ringraziai e iniziai ad assaporarlo. Era davvero ottimo!

<<Dimmi un po', posso farti alcune domande?>>

Annuii

<<Ad esempio, qual è il tuo colore preferito?>> mi chiese mentre dava un altro boccone al suo panino.

<<Oh andiamo! E queste sarebbero le domande?>> gli chiesi ridacchiando.

Lui annuii divertito.

<<Ok, in realtà, mi piacciono tutti! Forse preferisco il grigio>> gli dissi lasciando che i miei capelli svolazzassero a causa del vento.

<<Perché il grigio?>>

<<Beh perché è un colore neutro . Non è ne bianco ne nero. Ha una tonalità sua. Non riesco perfettamente a trovarne una ragione. In realtà potrei dirti che allo stesso modo mi piace il verde, il rosso...>>

<<Invece il mio è l'arancione>>

<<E sentiamo la tua motivazione>> gli chiesi girandomi verso la sua direzione.

Ora i miei occhi erano a contatto con i suoi.

<<Beh semplice. Perchè è il colore dei tuoi occhi>> disse sfiorandomi con la mano la guancia.

Non sentivo brividi o scosse, ma era piacevole. Come una carezza.

Non riuscivo a smettere di guardarlo.

Quegli occhi. Quei dannati occhi azzurri. Erano quelle di un comune ragazzo di passaggio, eppure, ho sempre avuto un debole per l'azzurro.

<<Asuna...>> iniziò a dire

<<Si?>> gli chiesi impaziente.

Fai quello che vuoi fare. Fallo in fretta.

<<Ti squilla il telefono>> disse con un leggero divertimento.

<<Oh certo>> gli dissi prendendolo dalla mia borsa.

Guardai lo schermo e il nome che lessi mi fece spalancare gli occhi: Suguha
















Asuna x Kirito Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora