Il viaggio non fu nemmeno troppo lungo, la scuola si trovava dall'altra parte di Tokyo, appena dopo il quartiere di Edogawa, al confine con Chiba a pochi chilometri dalla costa. Nonostante fossero partiti relativamente presto il traffico non mancava, dove vi rimasero ingorgati, ma nonostante questi piccoli disguidi riuscirono ad arrivare prima delle otto.
La donna parcheggiò nei pressi del cancello della scuola, dove altri ragazzi stavano entrando muniti di valigia. Scesero dall'auto e Fumiyo aiutò il figlio a scaricare i bagagli, purtroppo non poteva accompagnarlo fino a dentro la struttura quindi Keiji doveva arrangiarsi e portare le varie valigie da solo. Una volta finito la donna si alzò le punte baciando il ragazzo sulla fronte.
-mi raccomando, comportati bene, studia e chiamami spesso.- disse con gli occhi lucidi Fumiyo mentre sistemava i lacci della felpa del figlio insieme al ciondolo a forma di gufo che portava al collo.
-ci vediamo durante la pausa estiva- disse Keiji abbassandosi per baciare sulla guancia la madre, che dopo l'ultimo saluto salì sull'auto per poi partire, lasciando Keiji da solo.Si organizzò mettendosi la sacca a tracolla insieme al borsone trascinando i due trolley. La scuola fortunatamente gli aveva inviato una mail in cui lo informava di quale sarebbe stata la sua stanza, l'edificio in cui si trovava e il suo compagno di stanza, che ovviamente era Kenma. L'avevano entrambi specificatamente richiesto con un apposito modulo e la scuola su questo punto di vista era molto aperta quindi non aveva avuto problemi ad accogliere la richiesta.
Con non poche difficoltà Keiji riuscì ad arrivare all'edificio C, dove vi erano i dormitori dei ragazzi del secondo anno. Mentre camminava nel lungo corridoio del primo piano vide un sacco di facce familiari che però non si prese la briga di salutare mentre arrancava verso la propria stanza dove vi trovò la porta aperta. Sullo stipite c'era appoggiato una figura alta e molto familiare intento a gridare qualcuno nella stanza e se prima aveva paura di sbagliarsi ora non c'erano più dubbi, era sicuramente quella la stanza.Arrivò di fianco a Kuroo intento a riprendere Kenma che se ne stava seduto sul letto col telefono in mano, appena i due videro Keiji lo salutarono, Kuroo molto più calorosamente mentre Kenma si limitò ad alzare gli occhi dal dispositivo e sussurrare un 'ciao'.
-non credi di aver esagerato con i bagagli?- chiese Kuroo col suo sorriso sornione mentre osservava le valigie di Keiji che intanto scosse la testa.
-No, almeno sono sicuro di avere tutto.- rispose mentre le appoggiava ai piedi del letto libero per poi uscire nuovamente.
-vado in segreteria per farmi dare la mia copia di chiavi.- disse per poi allontanarsi lungo il corridoio.La segreteria era esattamente dall'altra parte della scuola e quando arrivò lo sportello era pieno di gente con una fila lunghissima. Keiji sbuffò mettendosi dietro un ragazzo poco più alto di lui con dei bizzarri capelli grigi e neri tirati in alto fino a formare due corna. Distolse lo sguardo dal ragazzo per puntarlo sul proprio cellulare approfittando del momento per scrivere al suo amico Konoha che era già arrivato all'istituto e che in quel momento era in fila per prendersi la chiave della stanza.
Dopo minuti interminabili quella fila interminabile si era accorciata, mancavano solamente due ragazzi prima del proprio turno. Mentre era in fila si era messo ad osservare i capelli del ragazzo davanti a sé, lo affascinavano, erano pieni di sfumature e anche la forma, per quanto strana, era bella. Con lo sguardo scese fino allo zaino che portava sulle spalla, sul quale vi era una toppa di gufo reale e Keiji si ritrovò a fare un piccolo sorriso, i gufi erano i suoi animali preferiti, ma subito il suo viso tornò inespressivo mentre aspettava il suo turno.
Decadi dopo anche il ragazzo col la toppa del gufo finì e Keiji riuscì a scorgere il suo viso lungo contornato da un grande sorriso mentre velocemente usciva dalla struttura. Distolse lo sguardo e si rivolse alla signora che era oltre una lastra di plexiglass richiedendo la chiave della stanza.
Dopo mezzora riuscì a tornare alla stanza, dove la porta stavolta era chiusa, mise la tanto sudata chiave nella toppa e la girò trovandosi davanti una scena più unica che rara: Kenma intento a mettere i propri vestiti nell'armadio mentre Kuroo se ne stava seduto sul letto, tenendo in mano la console e il telefono del biondo, mentre sghignazzava.
Rimase qualche secondo sulla porta, interdetto mentre li guardava. La loro relazione era sempre stata strana, stavano insieme ma spesso Kuroo si comportava come se fosse il babysitter dell'altro esattamente come stava succedendo in quel momento. Ma lo stupore in quel momento era dato principalmente dal fatto che Kenma stesse effettivamente mettendo a posto i suoi vestiti.
Superato quel momento di perplessità Keiji entrò nella stanza, togliendosi la giacca e appoggiandola sul piccolo appendiabiti a lato della porta per poi sedersi sul bordo del proprio materasso guardando Kuroo.
-sbaglio o anche te hai una stanza?- chiese vedendolo fin troppo comodo sul letto del biondo, non che gli dispiacesse la compagnia dell'altro, solo che troppo spesso si ritrovava ad essere il terzo incomodo della situazione.kenma alzò lo sguardo fino ad incontrare quello del proprio ragazzo mentre sembrava essersi ricordato di qualcosa.
-a proposito, Bokuto non dovrebbe essere già arrivato?- Keiji alzò un sopracciglio non capendo di chi stessero parlando. Kuroo era di un anno più grande quindi aveva un compagno di stanza del terzo anno ma Keiji non conosceva nessuno con quel nome visto che, a parte Kenma, i suoi amici erano tutti più grandi.Kuroo si alzò dal letto del proprio ragazzo e tirò fuori il proprio telefono controllando i messaggi.
-Hai ragione, dovrei andare a controllare.- poi guardò Keiji e fece uno dei suoi soliti sorrisetti sghembi.
-te lo devo presentare.- e Keiji sospirò.
-come vuoi- rispose semplicemente prima di alzarsi e andare verso i propri bagagli con l'intenzione di sistemare le sue cose. Non vide bene la scena ma poteva tranquillamente immaginare Kuroo che si abbassava per dare un tenero bacio a stampo al suo ragazzo prima di uscire.
-ci vediamo dopo in mensa.- disse prima di chiudersi la porta alle spalle lasciando soli i due ragazzi.
STAI LEGGENDO
Soulmates- Bokuaka
FanfictionEsistono così tanti legami, alcuno più forti e altri più deboli. Alcuni sono grado di torglierti il toglierti il respiro mentre altri sono a malapena percepibili. E tu sei in grado di togliermi il respiro Bokuto-san