9

610 61 4
                                    

Lentamente le settimane passarono, lasciando che gli alberi si spogliassero dei loro petali, lasciando spazio a nuove e rigogliose foglie che fungevano da riparo a tanti animali. 
Ormai era maggio inoltrato, Bokuto e Keiji si trovavano all'ombra di uno di quegli alberi, il primo intento a prendere un cervo volante che pigramente camminava sul tronco, il secondo invece leggeva gli appunti presi quella stessa mattina. Era talmente immerso nello studio da non sentire minimamente tutto il rumore che stava facendo Bokuto nel tentativo di catturare quel povero insetto. 
Spesso i loro pomeriggi erano così, si godevano la reciproca compagnia mentre svolgevano le normali attività di routine o semplicemente quando avevano del tempo libero. Keiji trovava davvero confortante la compagnia del più grande, nonostante fosse veramente molto rumoroso e casinista, ma era anche questo il bello del passare del tempo con lui, ogni giorno era differente dall'altro. 

Di istinto girò la testa osservando l'altro ragazzo mentre chiudeva le mani a coppa e lanciava un urlo di vittoria. 
-Ci sono riuscito!- disse sollevando le due mani unite. -Guarda Akaashi!- si accucciò di fianco al più piccolo aprì un piccolo spiraglio tra le dita, abbastanza da far vedere l'animale, ma Keiji si tirò di lato con una piccola smorfia. 
-Non mi piacciono gli insetti, Bokuto-san- il più grande subito mise il broncio, ma allontanò le mani. 
-Scusami...- disse per poi liberare il cervo, che subito volò via con un grande rumore. 
-Era bellissimo, non sai cosa ti sei perso.- disse il più grande facendo sporgere il labbro inferiore in un piccolo broncio. Keiji lo trovò assolutamente tenero. 
-Allora mi sforzerò di vedere il prossimo cervo volante che prenderai.- disse portando nuovamente lo sguardo sui suoi appunti. 
-Allora mi metto subito alla ricerca!- la voce del più grande era eccitata mentre Bokuto si alzava ispezionando l'albero cercando un nuovo insetto. Keiji scosse la testa trattenendo una piccola risata. 

Bokuto alcune volte sembrava veramente un bambino, non che Keiji se ne lamentasse, gli piaceva quella rumorosa compagnia, rendeva quei caldi pomeriggi più sopportabili. E si, Bokuto era anche un ottimo modo per non essere sempre il terzo incomodo tra Kenma e Kuroo, almeno aveva qualcuno con cui passare un po' di tempo quando i due andavano insieme da qualche parte. 
Passare del tempo con Bokuto gli piaceva, fin troppo quasi. Poi era un ottimo compagno di pallavolo, si esercitavano spesso insieme il fine settimana o durante le giornate in cui avevano poco da studiare. Inoltre insieme avevano deciso di creare il club di pallavolo, spesso andavano ad informarsi alla segreteria della scuola o a uno dei professori che coordinavano i club. Ma era un grosso lavoro, la palestra, da quando il club si era sciolto, era caduta in disuso, avrebbero dovuto rimetterla a nuovo praticamente da soli. Avevano già gonfiato alcuni palloni, o almeno, i pochi che non erano bucati o troppo sgualciti per poter essere usati, e avevano ripulito il pavimento da tutta la polvere, ma c'era comunque molto da fare. 

-Akaashi, che ne dici se andiamo in palestra?-  disse dopo aver fatto scappare l'ennesimo cervo volante. 
-Perché non provi a studiare Bokuto-san?- chiese calmo Keiji sfogliando le pagine del proprio quaderno. Bokuto gonfiò le guance, marcando ancora di più la sua indole un po' bambinesca. 
-Perché studiare quando puoi divertirti? Dai lascia il libro, avrai tempo per studiare- si mise di fronte al più piccolo, togliendogli il libro dalle mani e posandolo nella cartella. 
-Bokuto-san fammi studiare- Keiji si sporse per riprendere il libro dalla propria cartella, mantenendo la calma, ma Bokuto con uno scatto veloce la prese e si alzò in piedi, correndo via. 

Keiji si alzò, pronto a dirgliene quattro per quel suo comportamento puerile e fuori luogo. 
Bokuto, una decina di metri più lontano rideva, sventolando la borsa, e subito un senso di felicità spensierata si diffuse nel petto di Keiji. Alla fine quello era un semplice scherzo, era un adolescente e doveva divertirsi. 

Con un piccolo sorriso sulle labbra iniziò a correre verso il più grande, cercando di riprendersi la borsa. Bokuto riprese a correre, ridendo e facendogli di tanto in tanto la linguaccia. 
-Agaashe! Non mi prendi!- si fermò un secondo per canzonarlo per poi riprendere a correre. 
-Non chiamarmi così!- urlò di rimando Keiji cercando di aumentare il passo. 
-Agaashe! Agaashe! Agaashe!- continuò Bokuto imperterrito.

Alla fine si fermarono entrambi sul retro della scuola, sfiniti dalla lunga corsa. Keiji si piegò sulle ginocchia cercando di riprendere fiato mentre il cuore martellava incessante nel suo petto. Bokuto era messo meglio, aveva il fiatone, ma non sembrava provato come Keiji. 

Nonostante il fiatone e il dolore alle articolazioni, Keiji si sentiva felice, una sensazione di calore familiare gli si diffuse nel petto, facendogli accennare un piccolo sorriso. Bokuto rideva mentre gli porgeva la borsa. 
-E' stato divertente.- disse, con gli occhi dorati che trasmettevano tutta la sua felicità, e Keiji accennò un piccolo sorriso mentre riprendeva la propria borsa, mettendosela a tracolla. 
-Lo è stato- disse semplicemente senza staccare gli occhi dalla figura del più alto. Bokuto gli mise un braccio attorno alle spalle. 
-Bene!- poi iniziò a camminare, trascinandosi dietro Keiji, che silenziosamente si godeva il contatto col più grande. -Ora che ci siamo riscaldati andiamo a giocare!- il più piccolo scosse la testa, cercando di trattenere una risata ma assecondando Bokuto, seguendolo nella piccola palestra della struttura. 

Soulmates- BokuakaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora