7

814 76 14
                                    

Si diressero insieme a cena, trovandosi, come quella mattina, Kuroo e Bokuto che li aspettavano sulla porta parlottando tra di loro ma non appena videro i due ragazzi fermarono la conversazione e tutti e quattro insieme entrarono.

Nonostante la mensa fosse aperta da solamente mezzora era già quasi completamente piena, tanto che, a una prima e veloce occhiata, non c'erano posti. Si misero in fila prendendo i vassoi cercando di capire cosa offrisse la struttura quella sera, ma il resto degli studenti copriva la visuale. Una volta arrivati davanti dove vi erano i vassoi di cibo trovarono quasi tutto vuoto.
-Sembra che vi sia passato uno sciame di cavallette.- borbottò Kenma prendendo una ciotola di riso e qualche pezzetto di carne avanzato.
Keiji soffocò una risata e con la coda dell'occhio vide un vassoio quasi intoccato di onigiri, subito ne prese due, voleva prenderne anche un terzo ma decise di regolarsi e non fare l'ingordo, non voleva fare brutta figura davanti a Bokuto o agli altri. Insieme agli onigiri si prese una scodella di carne e un mochi per dolce prima di affiancare Kuroo per ricercare un posto.

Erano in piedi in mezzo alla sala cercando un tavolo libero o al limite occupato da poche persone in modo da potersi sedere. Poi qualcosa attirò la sua attenzione, una mano che sventolava in fondo alla mensa, aguzzò la vista, per quanto la sua crescente miopia glielo permettesse (doveva ricordarsi di mettere sempre gli occhiali) e riuscì a riconoscere i capelli color cenere di Konoha. Diede una piccola pacca a Kuroo per attirare la sua attenzione camminando nella direzione del suo amico facendo slalom tra i vari tavoli e le varie persone. Arrivarono sani e salvi fino al tavolo dove vi erano solamente Konoha e Sarukui Keiji si sedette subito di fianco al primo, seguito da tutti gli altri.
-Akaashi! Che bello vederti!- Entrambi gli sorrisero felici di rivedere il loro amico dopo quasi un mese.
-Ciao! E' bello anche per me rivedervi.- Keiji fece un piccolo sorriso ai due.

Anche Kuroo e Kenma li salutarono, Keiji li aveva fatti conoscere l'anno prima.
-Washio e Komi? Non sono ancora arrivati?- chiese il più piccolo dei tre.
-Non ancora, dovrebbero arrivare la prossima settimana.- Konoha scosse la testa puntando poi lo sguardo sul lato opposto del tavolo, dove c'era Bokuto, che si guardava attorno a disagio.
Keiji si maledì mentalmente per non aver pensato prima a fare le presentazioni.
-Oh lui è Bokuto, Bokuto-san loro sono Konoha e Sarukui, due miei amici.- I tre inchinarono appena la testa salutandosi.
-Aspetta... era lui con lui che stavate giocando oggi giusto? Oggi pomeriggio siamo passati davanti alla palestra e vi abbiamo visti giocare e nono capivamo chi fosse il quarto giocatore.- disse Sarukui e Konoha annuì.
-Hai del talento! La tua schiacciata è fantastica!- disse il grigio, lodando Bokuto e subito caddero in una lunga conversazione sulla pallavolo a cui si unì anche Kuroo.

Kenma e Keiji se ne stavano in disparte, ascoltando senza intervenire più di tanto, o almeno Kenma non interveniva, il corvino invece ogni tanto parlava, preferendo magiare i propri onigiri.

-Akaashi mi passi la salsa di soia?- La voce di Sarukui lo distrasse dall'accesa discussione sull'importanza del muro tra Kuroo e Konoha.
Il corvino annuì e prese la boccetta che era proprio davanti a sé e passandola all'altro ragazzo, in quel momento Konoha si distrasse dalla conversazione per osservare Keiji, in particolare la sua mano.
-Hai la mano arrossata, che hai fatto?- chiese indicando la mano incriminata che ancora teneva la salsa di soia, Keiji la girò per vedere l'arrossamento che era tale e quale a mezz'ora prima, non che gli avesse fatto molto, ma sperava che l'acqua fredda lo attenuasse.
Keiji alzò le spalle e scosse la testa.
-Non lo s- ma Kenma lo interruppe, parlando per la prima volta.
-Probabilmente si è grattato mentre era sovrappensiero.- disse per poi tornare a mangiare il proprio riso.
Konoha annuì mentre Sakurui gli prese dalla mano la salsa di soia e l'argomento cadde, ma Keiji si accorse dello sguardo di Bokuto sulla propria mano, la osservava mordendosi appena il labbro pensieroso. Lo trovò un po' inquietante ma non gli disse nulla iniziando a parlare con Kuroo come se non fosse successo nulla.

Alla fine della cena si salutarono fuori dalla mensa, i due salutarono Keiji con un cinque e gli altri tre con una stretta di mano e la promessa di giocare tutti insieme un'amichevole a pallavolo per poi andarsene altrove, probabilmente al dormitorio femminile a dare noia alle loro amiche, vista la direzione. I restanti quattro si diressero lentamente verso l'edificio dei dormitori maschili, in silenzio.

Kuroo e Kenma si tenevano per mano tenendosi avanti agli altri due. Bokuto sospirò guardando le loro mani intrecciate e Keiji si girò a guardarlo alzando un sopracciglio. Anche Bokuto girò lo sguardo puntando i suoi occhi dorati in quelli cerulei dell'altro ragazzo.
-Pensavo che... sarebbe bello trovare l'anima gemella, come quei due.- indicò le mani dei due ragazzi.
Keiji si sentì stringere lo stomaco, era il suo stesso pensiero, il bisogno fisico di trovare la propria metà.
-Bokuto-san anche tu non hai ancora trovato la tua anima gemella?- chiese titubante e l'altro annuì.
-Sono uno dei pochi ad avere l'anima divisa e ancora non ho trovato la mia metà e questo mi fa rabbia.-
-Io non direi che fa rabbia, ti provoca solo un'immensa tristezza- fece un piccolo sospiro e alzò lo sguardo puntandolo al cielo –un senso di incompletezza incolmabile, sai anch'io non ho ancora trovato la mia anima gemella.- Keiji abbassò nuovamente lo sguardo tornando a guardare Bokuto, il quale annuì leggermente.

-Da soli questa vita è veramente misera.- disse per poi rivolgergli un piccolo sorriso –Ma sono sicuro che tu riuscirai a trovare la tua metà, Akaashi.- disse aprendo la porta del dormitorio.
Keiji annuì appena rivolgendogli un piccolo sorriso, mentre il suo stomaco sembrava fare le capriole.
-Anch'io sono sicuro che la troverai.-

Si rivolsero un ultimo sorriso prima di augurarsi la buonanotte e scomparire in quella moltitudine di corridoi che era il dormitorio, col cuore che pian piano si apriva a nuove sensazioni sconosciute ai due. 

Soulmates- BokuakaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora