Keiji prese la sua bottiglia d'acqua, stappandola e bevendone un sorso, era esausto, aveva giocato per una una buona mezz'ora, reggendo i ritmi di Bokuto, che erano davvero pesanti, quasi non si sentiva più le braccia a forza di alzare palloni al più grande. Ma dopotutto gli faceva piacere, sapeva che, nonostante fosse estenuante a Bokuto faceva piacere che lui alzasse la palla, in modo da permettergli di schiacciare perfettamente oltre la rete. Lo sapeva, lo vedeva dal sorriso stanco che il ragazzo non la smetteva di sfoggiare da quando avevano iniziato a giocare, lo sapeva, lo sentiva.
-Akaashi! Sei il migliore, davvero! Con te la pallavolo è davvero divertente!- I suoi occhi dorati luccicavano mentre pronunciava quelle parole, non era una frase di cortesia era la pura e ingenua verità. Keiji fece un piccolo sorriso, ringraziandolo, nessuno gli aveva mai detto una cosa del genere.I due insieme riordinarono la palestra, non ci misero molto, avevano utilizzato una sola metà del campo. Una volta finito chiusero la porta della palestra, camminando fianco a fianco per tornare ai dormitori e farsi una bella doccia calda.
-Mi dispiace.- disse di punto in bianco il più alto -Di averti costretto a giocare con me.- continuò vedendo l'espressione confusa di Keiji. -Volevo allenarmi per migliorare le mie diagonali, ma non ho mai trovato nessuno con cui sentirmi così in sintonia per provare.- Sospirò e Keiji non ebbe coraggio di interromperlo, aspettando che continuasse. -Nella mia squadra l'alzatore è bravo, si, ma... non mi sento poi così in sintonia con lui, le sue alzate non sono precise, sempre leggermente troppo alte o troppo basse, ma mi facevano fare punto, quindi non me ne sono mai lamentato. Ma fare punto non sempre è dare il meglio di sé- Si fermò a guardare il moro, che fece altrettanto. -Con te invece mi sento di poter osare, di poter schiacciare al massimo delle mie capacità, forse anche di più! Mi sento... davvero in sintonia con te.- Riprese a camminare, e Keiji era sicuro di aver scorto del rossore sugli zigomi dell'altro.
Ogni parola che Bokuto pronunciava aveva contribuito ad attorcigliare lo stomaco del ragazzo, il suo cuore aveva preso a battere forte. Nessuno gli aveva mai detto una cosa del genere, nessuno aveva mai dato il massimo con le proprie alzate, non credeva di essere capace di tirare fuori del vero talento dalle persone. Si sentiva davvero felice, finalmente poteva fare la differenza per qualcuno. Non aveva mai provato nulla del genere, si sentiva davvero felice e lusingato.
-Vale lo stesso per me.- Keiji sorrise dolcemente, mentre Bokuto voltava la testa per guardarlo. -Oggi non volevo giocare inizialmente, è vero, ma ora ti sono grato per avermi costretto, come hai detto te- rise appena -Mi sento anch'io in sintonia con te Bokuto-san- Il più grande in tutta risposta sorrise, facendo attorcigliare ulteriormente lo stomaco del moro.
Da quel momento il loro allenamento di coppia divenne routine, si incontravano ogni volta che potevano in palestra, uscendo dopo ore, stanchi ma felici di aver giocato insieme. Da quel momento anche Keiji iniziò a dare il massimo, per Bokuto.
I loro incontri divennero presto famosi in tutta la scuola, molti ragazzi venivano ogni giorno a vederli allenarsi, molti ragazzi e ragazze iniziarono ad appassionarsi alla pallavolo, al punto che Kuroo pensò bene di creare un club, di cui sarebbe stato il responsabile. Non era ancora certo, il ragazzo aveva da poco mandato la richiesta al preside, che stava prendendo in considerazione l'idea. Non era molto, ma era già un inizio e Keiji era felice di essersi reso utile per una causa a cui i suoi amici erano molto legati.Era una mattina come un'altra, Keiji era in piedi, fuori dall'edificio principale della struttura, con Kenma al suo fianco che smanettava con il suo telefono, per ingannare il tempo mentre aspettava il suo ragazzo e inevitabilmente anche il suo compagno di stanza. Kuroo non era mai stato il tipo che faceva tardi, anzi, era sempre puntuale o addirittura in anticipo, ma da quando Bokuto era diventato il suo compagno di stanza i due avevano iniziato a fare sempre tardi, e sia il biondo che il moro sapevano di chi fosse la colpa.
Infatti qualche minuto prima del suono della campanella li videro correre nella loro direzione, Kuroo con suo solito sorrisetto sghembo e Bokuto con un sorriso genuino sulle labbra, mentre sventolava la mano nella direzione dei due.Si diedero il buongiorno e tutti si diressero verso verso i propri getabako, per cambiarsi le scarpe. Keiji ascoltava passivamente i discorsi dei due più grandi, che discutevano animatamente sulle nuove promesse della pallavolo emerse al torneo di qualche giorno prima e pubblicate su una rivista sportiva di cui il ragazzo non aveva afferrato il nome. Troppo preso ad ascoltare la discussione che stava diventando più animata non si accorse che nel suo armadietto c'era una busta rosa, fu Kenma a farglielo notare, indicandola . E Keiji non sapeva di cosa essere più stupito, se dalla lettera, che dato il colore è un piccolo cuoricino ad incollare le due estremità sicuramente era una lettera d'amore, o se dal fatto che Kenma non avesse gli occhi incollati al suo telefono.
Deglutendo prese la lettera e se la rigirò tra le dita magre, indeciso se aprirla o meno, non era mai stato il tipo da lettere d'amore, alle scuole medie ne aveva ricevute, ma solitamente le ignorava, non voleva qualcuno al suo fianco che non fosse la sua anima gemella, non voleva stare male e sentirsi ulteriormente incompleto.
Bokuto e Kuroo si girarono verso di lui, curiosi di scoprire il contenuto della lettera, quando Keiji sentì un moto di rabbia montargli dentro e non era una sua emozione. Capì immediatamente e alzò la testa, cercando con lo sguardo il suo soulmate, l'aveva sentito, era vicino a lui, ne era sicuro, mai le emozioni che gli aveva trasmesso erano così forti, quindi era vicino, doveva essere vicino. Ma c'erano davvero troppi studenti accalcati all'entrata, non sarebbe mai riuscito a capire di chi poteva trattarsi.
Si morse il labbro, lettera o non lettera si sentiva così incompleto, mentre l'emozione di rabbia scemava via, come l'ennesima possibilità di trovare la sua metà

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Soulmates- Bokuaka
FanfictionEsistono così tanti legami, alcuno più forti e altri più deboli. Alcuni sono grado di torglierti il toglierti il respiro mentre altri sono a malapena percepibili. E tu sei in grado di togliermi il respiro Bokuto-san