Arrivarono alla palestra maschile di pallavolo che era aperta, ma vuota e con le luci spente, Kuroo e Kenma non erano ancora arrivati. Entrambi si cambiarono le scarpe, mettendosi quelle adatte per lo sport ed entrarono, grazie alla luce proveniente dalle poche finestre riuscirono a trovare l'interruttore delle luci, una volta accese guardarono l'ambiente.
La palestra dava l'impressione di non essere molto utilizzata, i pali posti ai lati del campo per sostenere la rete erano arrugginiti in molti punti, le panche erano mal messe, con le assi scheggiate, alcuni palloni posti nell'apposito cesto erano sgonfi e la rete era buttata a casaccio in un angolo. Vedendo come l'ambiente fosse malmesso e trascurato Keiji ebbe quasi l'impulso di abbandonare tutto e tornare a disfare le valigie ma Bokuto si avvicinò felice alla rete e alzò un lembo e la voglia di andarsene passò in secondo piano.
-Akaashi! Aiutami a portarla al centro del campo- Il moro annuì avvicinandosi e prendendo l'altro lembo della rete portandola nel campo.Una volta finita di fissare la rete agli appositi paletti Keiji si tolse la giacca, appoggiandola sulla panca più pulita, per poi andare a prendere un pallone per iniziare il riscaldamento, ma tutti erano quasi completamente sgonfi.
-Con quale coraggio trattano così la pallavolo?- borbottò Bokuto facendo cadere a terra un pallone, che a contatto col pavimento emise un fischio stridulo, afflosciandosi subito dopo. Il ragazzo sospirò triste e abbassò la testa, scuotendola leggermente.
-E ora come giochiamo?- alzò di poco il volto, giusto per guardare gli occhi azzurri i Keiji, il quale si intenerì vedendo quella sua espressione afflitta che lo faceva sembrare un bambino, nonostante la sua altezza e la sua stazza fisica.
-Io ho un pallone, in stanza- L'espressione triste dell'altro mutò immediatamente in un grande sorriso.
-Lo andiamo a prendere? Ti accompagno- Bokuto saltellò allegro fino ad essere di fianco a Keiji, il quale scosse la testa.
-Tranquillo, vado da solo, tu intanto fai qualche esercizio per scaldarti- disse appoggiandosi allo stipite della porta mentre si toglieva le scarpe da palestra per mettersi quelle per l'esterno. Bokuto non rispose, alzando semplicemente il pollice, per poi iniziare a correre attorno alle righe che delineavano il campo. Una volta che Keiji ebbe indossato le scarpe iniziò a correre verso il dormitorio.
L'aria leggermente fredda gli colpì le braccia scoperte, facendolo rabbrividire, nonostante fosse aprile faceva ancora parecchio freddo, ma non se ne curò troppo, si sarebbe scaldato con la corsa. In poco tempo arrivò nell'edificio, aprendo velocemente la porta e recuperando la palla che aveva messo nella borsa per poi chiudere nuovamente tutto e correre verso la palestra col pallone sottobraccio. Il freddo non era più un problema, si era scaldato abbastanza con la corsa di qualche minuto prima.Arrivato davanti alla palestra notò altre due paia di scarpe davanti alla porta, sicuramente di Kuroo e Kenma, si tolse velocemente le proprie e si mise quelle per la palestra mentre Bokuto, notando il più piccolo, si avvicinò.
-Hai preso il pallone, sei grande Akaashi!- disse dopo che Keiji l'ebbe lanciato in mezzo al campo.
Una volta messe le scarpe riprese il pallone per poi mettersi sul lato destro della rete, vicino al ragazzo coi capelli grigi, dall'altro lato Kenma e Kuroo.
-Iniziamo subito a giocare o facciamo qualche round di prova?- chiese quest'ultimo, Keiji stava per accettare i round di prova, giusto per capire come giocasse Bokuto e per cercare di adattarsi al suo stile ma l'altro iniziò a saltellare eccitato chiedendo di iniziare direttamente a giocare. E dopo nemmeno due minuti tutti erano tutti concentrati a tenere in gioco la palla senza grandi azioni, toccandola con dei semplici movimenti. Bokuto azzardò una schiacciata ma subito Kuroo la bloccò con un muro, senza direzionarla e spedendola su Keiji, che da buon palleggiatore ne approfittò per fare una buona alzata al più grande.
Forse la mandò troppo in alto ma Bokuto non si lasciò intimidire lanciandosi in un salto elegante, la schiena inarcata e il braccio alzato pronto a colpire la palla. Keiji rimase immobile con le braccia ancora alzate mentre osservava Bokuto prepararsi a schiacciare, non aveva mai visto un movimento così fluido, così naturale. La mano di Bokuto colpì la palla, riuscendo ad evitare il muro di Kuroo, cadendo all'interno del campo e in quel momento Keiji sentì un formicolio alla mano destra, quasi come se fosse stato lui a schiacciare quella palla e non l'altro ragazzo.Bokuto si osservava la mano destra, aprendo e chiudendo il pugno e il nero si sentì sotto pressione, forse l'alzata non era stata di suo gradimento, dopotutto aveva schiacciato nel modo che a lui risultava più naturale e sicuramente questo poteva aver creato dei problemi alla tecnica dell'altro. Non erano mica come Kenma e Kuroo che giocavano insieme da una vita e le loro tecniche si erano evolute a tal punto da completarsi a vicenda.
-Bokuto-san l'alzata andava bene? Forse era troppo alta...- disse avvicinandosi di qualche passo al compagno di squadra che in quel momento alzò lo sguardo con un grande sorriso sulle labbra.
-Scherzi? Era praticamente perfetta!- allargò le braccia -non potevo di chiedere di meglio-
Keiji tirò un sospiro di sollievo, dopo di che Kenma recuperò la palla e insieme ripresero la partita.I primi match furono relativamente calmi, entrambe le squadre si stavano studiando a vicenda cercando un modo semplice per battere la difesa e bloccare l'attacco, dopo di che gli scambi diventarono più lunghi e difficili da gestire, ogni punto era guadagnato con il sudore della fronte. Avrebbero continuato per altre ore finché Kenma non abbandonò dicendo di essere troppo stanco per continuare oltre, andando a sedersi a terra.
-AKAASHI!- Bokuto attirò l'attenzione del ragazzo con forte urlo e quando Keiji si girò lo vide con entrambe le mani alzate.
-Oya?- chiese guardandolo senza capire ma Bokuto si limitò ad agitare le mani sfoggiando uno dei suoi soliti sorrisi radiosi.
-Vuole che gli batti il cinque- disse Kuroo alle sue spalle.
Bokuto ripeté il movimento e Keiji si avvicinò battendo il cinque, o il dieci in questo caso, con l'altro, causando ad entrambi dei piccoli brividi con quel semplice contatto. Brivido a cui non fecero troppo caso, occupati a guardare gli occhi dell'altro, esausti ma felici dopo quella partita insieme.

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Soulmates- Bokuaka
FanfictionEsistono così tanti legami, alcuno più forti e altri più deboli. Alcuni sono grado di torglierti il toglierti il respiro mentre altri sono a malapena percepibili. E tu sei in grado di togliermi il respiro Bokuto-san