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Stavano camminando per i lunghi corridoi della scuola, Kenma come al solito si era estraniato dal mondo, impegnato a giocare col suo videogioco mentre Kuroo e Bokuto ridevano per una qualche battuta stupida. Keiji era decisamente a disagio, il suo temperamento prevalentemente calmo gli impediva di partecipare a pieno nella conversazione dei due più grandi e la sua poca conoscenza dei videogiochi non gli poteva far aprire una conversazione con Kenma, sempre se il ragazzo avesse deciso di rispondergli. Istintivamente iniziò a toccarsi le mani nervosamente, un piccolo tic nervoso che si portava dietro da anni, guardando Kuroo ridere sguainatamente. Certo che quei due si prendono alla perfezione. 

Ad un tratto Kuroo mise un braccio attorno alle spalle di Keiji tirandolo a sé.
-Akaashi sai che anche Bokuto gioca a pallavolo?- disse togliendo il braccio. Keiji si girò sorpreso verso il ragazzo coi capelli argentati. 
-Davvero? Che ruolo?-  Bokuto gonfiò il petto. 
-Sono il wing spiker della mia squadra- disse orgoglioso -anche tu giochi?- Il nero annuì leggermente. 
-Solitamente gioco come palleggiatore-  rispose semplicemente ma il più alto si esaltò ancora di più a quelle parole. 
-Ma è fantastico! Che ne dici di giocare insieme?- Keiji annuì leggermente aprendo la bocca per rispondere ma fu preceduto da Kuroo che propose una partita due contro due. 

-Ma siamo solo in tre...- disse Keiji guardando Kuroo, il quale fece un cenno con la testa verso Kenma, il quale ignaro di tutto continuava a giocare al suo videogioco alzando gli occhi solo per controllare di non finire addosso a qualcosa o a qualcuno. Keiji scosse la testa sicuro che l'altro ragazzo non avrebbe mai accettato, non era il tipo da fare attività fisica anche se si trattava di una partita tra amici. 
-Ci becchiamo tra una ventina di minuti in palestra.- asserì Kuroo andando dal proprio ragazzo mettendogli un braccio attorno alle spalle facendolo allontanare dagli altri due. Così Keiji e Bokuto rimasero da soli nel bel mezzo del cortile scolastico. 

-Giochi da tanto a pallavolo?- chiese Bokuto iniziando a camminare verso l'edificio che ospitava i dormitori. Keiji scosse la testa.
-Solo da un anno, te invece?- 
-Ci gioco da così tanto che ormai ho perso il conto degli anni.- disse Bokuto con un grande sorriso. -E' la mia più grande passione, non so come farei senza la pallavolo.- I suoi occhi dorati sembravano luccicare mentre parlava.
-Lo vedo...- Sussurrò il più piccolo osservando l'altro fare gesti mentre parlava senza sosta di come gli piacesse la sensazione della palla sulle sue dita e del divertimento che lo prendeva durante ogni partita. Sembrava così preso che non fece caso alle parole dell'altro ragazzo, ma a Keiji non importava più di tanto, gli piaceva sentirlo parlare, anche se il più delle volte erano onomatopee sui rumori che produceva la palla. Strano ma particolare. 

Arrivarono fino all'entrata dell'edificio e si divisero temporaneamente per cambiarsi con dei vestiti più comodi. 
Keiji si era messo una semplice maglia blu con un paio di pantaloncini neri, il solito abbigliamento che usava quando si allenava nell'associazione di quartiere dove giocava, non aveva le ginocchiere perché durante gli allenamenti gli davano fastidio. Prese un piccolo asciugamano e una borraccia, che mise in una sacca, per poi mettersi anche una giacca sopra alla maglia, non voleva morire di freddo nel tragitto fino alla palestra.

Uscì dal dormitorio dirigendosi verso la palestra mentre iniziava a pensare all'imminente amichevole, certo non era nulla di serio, ma era agitato dal fatto di non poter giocare bene o meglio, di non sapersi adattare agli altri. Senza accorgesene iniziò a torcersi le dita. 
Non aveva mai giocato con Kuroo o Kenma, per non parlare di Bokuto, non sapeva assolutamente nulla delle loro tecniche, del loro modo di giocare, non sapeva come potergli lanciare la palla, se il suo modo di giocare si sarebbe adattato al loro. 

Una mano sulla spalla lo distrasse, facendogli alzare lo sguardo fino ad incrociare gli occhi dorati di Bokuto, anche lui si era cambiato indossando una maglia blu e un paio di pantaloncini bianchi con sotto delle lunghe ginocchiere che coprivano le cosce. 
-Akaashi! Ti ho chiamato un sacco di volte ma non mi hai risposto!- disse mettendo un leggero broncio. Keiji scosse la testa. 
-No, assolutamente, ero solo perso nei miei pensieri e non mi sono accorto, scusami.- Bokuto scrollò le spalle e indicò le mani di Keiji che si torcevano ancora le dita. 
-Sei in ansia?- 
-Cosa? No, perché?- chiese il più piccolo alzando un sopracciglio. 
-Ti stai toccando le dita in modo nervoso- disse mettendosi di fronte al più piccolo e prendendo le sue mani, allontanandole in modo da non farle più toccare. -non devi essere in ansia finché ci sono io siamo i più forti!- gonfiò orgogliosamente il petto e si indicò col pollice -Vedrai faremo il culo a Kuroo- e Keiji non poté far a meno di ridere a quell'affermazione. Quel ragazzo era davvero buffo, ma nonostante ciò era stato in grado di allontanare tutti quei pensieri invadenti dalla testa del ragazzo ed era anche riuscito a farlo ridere. 

-Grazie Bokuto-san- disse con un leggero sorriso, il più grande sembrò essersi svegliato in quel secondo da una trance. 
-D-di nulla! Solo non farlo più, ti si rovinano le mani poi non puoi più giocare a pallavolo!- Keiji scosse la testa. 
-Giocherò lo stesso, ma non riesco a smettere, è un piccolo tic che mi porto dietro da anni e nemmeno mi accorgo di farlo- 
-Beh allora me ne accorgerò io e ti farò smettere- Il più piccolo scosse di nuovo la testa prendendo a camminare verso la palestra cercando di nascondere l'ennesimo sorriso. Era raro che sorridesse così spesso, quel ragazzo gli stava facendo davvero uno strano effetto. 

Soulmates- BokuakaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora