9. Imprevisti

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~ angolo autrice ~

Ciao ragazze/i come va?

Questa volta l'angolo autrice l'ho messo qui per spiegarvi un po' questa cosa.

Volevo farvi che quando metterò un pov parlerò secondo il punto di vista di quel personaggio per quella situazione.

Quando invece non ci sarà nessun pov o troverete semplicemente 'narratore esterno' sarà per l'appunto un narratore esterno a parlare ed a raccontare i fatti.

Detto ciò vi lascio leggere il capitolo byee

Xx, sab <3
~ ~ ~ ~

"Jenny, so che è ancora troppo presto per parlarne, ma a mio parere dovresti farlo" disse Paolo seduto sul letto dell'amica

[ La camera da letto di JJ era la camera di una normale adolescente, se solo non fosse che avesse attaccati per tutta la parete poster di Niall Horan, suo cantante preferito nonché sua più grande crush dai tempi delle medie.
Appoggiata ad un'altra parete c'era invece una grande libreria bianca stracolma di libri, che molto probabilmente Jenny aveva letto centinaia di volte, e accanto alla finestra c'era un enorme pouf rosa, dove spesso passava le sue giornate a leggere o semplicemente dormire.
Un'enorme specchio era posizionato vicino all'armadio che occupava più dei 3/4 della parete.
Inoltre tutto il pavimento era rivestivo di moquette, perciò si poteva benissimo camminare scalzi.]

"P lo sai, ho paura" disse lei prendendo un momento di pausa, "ho paura che mi possa fare di nuovo del male, che mi possa di nuovo.." si fermò prima di scoppiare a piangere.

Paolo istintivamente la abbracciò, accarezzandole la testa cercando di calmarla.
"Shh non ti farà mai più del male, te lo prometto" continuò lui stringendola più forte.
"Fosse l'ultima cosa che faccio, ti terrò al sicuro" finì prima di darle un bacio sulla testa.

Five days earlier
"Jenny, rispondi" fece P al telefono "so che ci sei, parlami" continuò non sapendo cosa fare.
"Jenny dai rispondimi, voglio solo sapere come stai" disse per l'ennesima volta, dopo chissà quante chiamate senza risposta.

Ad una certa sentì dei respiri dall'altra parte del telefono, segno che la ragazza aveva risposto.

Non una parola però arrivava dall'altra parte, ma Paolo riuscì a sentire chiaramente dei singhiozzi, segno che la ragazza stava piangendo e si iniziò a preoccupare ancora di più.

"Paolo" sentì dire dalla ragazza prima che scoppiasse a piangere, questa volta però senza cercare di trattenersi.

"Jenny dimmi cosa è succ-" non fece in tempo a finire che arrivò la risposta da parte della ragazza
"Stavo andando al supermercato per prendere delle cose e..e lui..all'improvviso..angolo buio..e l-lui mi ha..Paolo" pronunciò quel nome con una voce tanto straziante che fece venire la pelle d'oca al ragazzo.

Il primo istinto di P fu quello di correre via e andare dall'amica, ma doveva avvisare Morgan.

Corse fuori da lì e prese a cercarlo.
Una volta trovato gli corse incontro e quello vedendo la faccia preoccupata del ragazzo gli chiese se fosse tutto apposto.

"Morgan m-mi scusi ma devo andare via" fece il ragazzo con il fiatone
"Non puoi, tocca a te cantare ora" fece quello con fare ovvio
"Ma è successa questa cosa alla mia amica ed i-" prese a parlare P nella speranza di convincere Morgan che però lo bloccò.

"Ascoltami Paolo questa è un'opportunità imperdibile per te, dovresti essere onorato di essere qui e di poter cantare su questo palco" continuò allora Morgan.

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