"Perché mi tratti così?" chiedeva Chris confuso, mentre Paolo invece sembrava infastidito dalla domanda
"Me lo chiedi anche? Hai davvero il coraggio di chiedermelo Chris? Dopo tutto quello che mi hai fatto, e che hai fatto stasera?" urlava P, non curandosi della gente che passava fuori dalla stradina e che lanciava occhiate."Senti Paolo scusami, ma non mi sembra di aver mai fatto qualcosa per illuderti o anche solo farti pensare a questo" ribadiva Chris sicuro a sua volta
"Scherzi vero? Dimmi che scherzi.." finiva Paolo per guardarsi le scarpe prima di riprendere quella poca dignità che gli rimaneva e andare via, allontanandosi ancora una volta in lacrime da quella persona che si era illuso di poter considerare amica, o forse anche qualcosa di più.
Ormai era diventata un'abitudine..una brutta abitudine.*5 ore prima*
"Paolo" gli andava in contro Tyler abbracciandolo
"Ei Ty, nervoso?" chiedeva P sorridendo, sapendo già la risposta dell'amico
"Ovvio che no, Sanchez" gli dava un leggero schiaffo sulla testa l'altro
"Ovviamente" lo scherniva Paolo, ricevendo in risponda un altro schiaffo che, al contrario del primo, era più forte e sul braccio questa volta."Hai la stessa delicatezza di un elefante, complimenti" faceva una faccia infastidita Paolo mentre si massaggiava il punto colpito, provocando una risata nell'amico.
Si trovavano ormai tutti e quattro i finalisti nel backstage, tutti l'uno più nervoso dell'altra.
Ognuno di loro aveva lottato tanto per arrivare fin lì, la maggior parte di loro aveva anche dovuto viaggiare in continuazione.
Erano solo quattro ragazzi che rincorrevano i loro sogni su una strada che avrebbe potuto portarli al successo."Io sarò il primo ad esibirsi" sbuffava Tyler, un po' spaventato da quello che lo avrebbe aspettato una volta uscito da quella porta.
Era una cosa abbastanza rara vedere Tyler spaventato da qualcosa, ma quella volta ad avere l'onore di poter assistere all'evento fu proprio Paolo che si sentì in dovere di far tranquillizzare l'amico."Io sono l'ultimo, pensa un po' tu" alzava gli occhi al cielo Paolo, ricevendo un cenno quasi di compassione da parte di Ty
"Ma stai tranquillo, io sarò lì giù ad ascoltarti e ricorda: dai del tuo meglio su quel palco finto moro! Io tifo per te" diceva quello abbracciando Paolo in un forte abbraccio che sembrò tranquillizzare entrambi.
"Anche tu Ty, so che ce la puoi fare. Fai il c..ecco, fai il culo a tutti!" lo stringeva Paolo a sua volta, mentre l'altro rideva per lo strano modo di parlare dell'amico.
Paolo decise di lasciare correre e si limitò solo a negare divertito.Una voce metallica prese il posto del silenzio nella stanza
"Signori e signore, siamo arrivati alla fine di questo difficile ma entusiasmante percorso. Ogni ragazzo è maturato con noi, è cresciuto sia professionalmente che caratterialmente, facendo nuove esperienze che rimarranno per sempre nella loro memoria. Ora, senza rigirarci troppo intorno, diamo il benvenuto al primo dei quattro finalisti Tyler O'Brien"Tyler si girò verso Paolo e gli sorrise prima di fare un occhiolino e scomparire dietro quella porta rossa fuoco.
Un po' di ansia si stava facendo largo in lui, ma smise di pensarci nel momento in cui si sentì un bussare alla porta.Non aspettando nessuno e non capendo chi potesse essere, Paolo si diresse verso di essa e l'aprì, aspettandosi forse di trovare l'amico biondino.
Alla porta c'era invece un'altra persona, una che non si sarebbe aspettato mai di vedere lì, soprattutto quella sera.
Davanti a lui, in piedi su quella porta, c'era infatti Bethany."Bethany!" urlò Paolo tirando l'amica verso di lui per stringerla in un forte abbraccio.
"Paolo, allora sei davvero tu" diceva lei sorridendo al ragazzo che intanto sembrava più confuso che mai.
Ricordatosi solo dopo dei capelli e degli occhiali, emise un sonoro 'ohhh'.

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Emotions
Ficțiune adolescențiNuova città; nuova scuola; nuova vita. All'apparenza può sembrare un incubo, ma si deve essere sempre pronti ai cambiamenti. E soprattutto si deve essere sempre pronti ad affrontare le proprie emozioni. Ps: vietato copiare o tradurre la storia senza...