Parte 1 Immaturi

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1.Immaturi

Oggi è giornata di briefing. La dottoressa Aronne, per me la Megera, ha deciso di riunirci per raccogliere le idee per le prossime ricerche. Quel malefico del professore Corelli, invece, non si è presentato proprio . Ovviamente lui andrà in pensione da settembre e chi se ne frega. Se non fosse che a me frega e anche tanto.

Non voglio rimanere con la Megera.

Questo briefing sembra di più una riunione del circo.

C'è la "yes girl", Marica, quella che dice sempre sì indipendentemente da cosa le si chiede; i ragazzi mormorano che anche con loro sia piuttosto accondiscendente. Poi c'è il genio incompreso, Marco, il dottorino con la puzza sotto il naso, che se sentisse la sua di puzza, sarebbe un po' meno snob. C'è lei: la Raccomandata, Samantha, inutile girarci intorno, è così e basta, e non è invidia credetemi; è proprio una raccomandata senza alcuna vergogna o remora di esserlo, anzi, orgogliosa, direi. E poi ci sono io, la più strampalata di tutti, a tal punto che tutti si chiedono come abbia fatto a vincere il concorso di ammissione al dottorato senza avere alcuna conoscenza; quella che dice sempre quello che pensa anche se le costa il lavoro. Per capirci, sono quella che ha corretto la Megera quando dovevamo presentare un progetto e lei aveva interpretato male una frase. Voi direte: che c'è di male? In fondo è grazie a ciò che il progetto è stato approvato ed è andato tutto bene, non proprio. Da allora  è come se  la dottoressa mi abbia preso in antipatia. Molto, in effetti. E quindi ogni occasione è buona per rifilarmi lavori odiosi e trattarmi da schifo, ma a me fino ad ora non importava, perché avevo quel mitico del prof, che conosce i miei pregi e i miei piccoli difettucci e mi difende. Ma da settembre il prof andrà in pensione, fedifrago. E io non so che fine farò;  so che sarò qui alla mercé della Megera fino alla fine del dottorato e poi... il buio.

Vorrei proprio essere in un altro posto in questo momento. Ma non posso essere da nessuna altra parte.

Allora diamo inizio alla festa.

«Avete letto tutti il mio meme?» inizia la Megera

«Certo» rispondiamo in coro neanche fossimo l'Antoniano

« Che stupida. Ho dimenticato di farne una diapositiva.» non finisce di dire la Megera che Samantha scatta in piedi e le porge il suo telefonino.

«Grazie Samantha, sei sempre efficientissima. Allora, vediamo... Primo punto all'ordine del giorno: come stanno andando le vostre ricerche? Comincia lei dottoressa Marcone?»

«Macchione»

«Come?»

«Mi chiamo Macchione, non Marcone.»

«Sì sì è lo stesso. Allora, ci vuole illuminare sul suo lavoro. A che punto è?»

«Sì certamente. Sono contenta di poter annunciare che i risultati della sperimentazione in vitro sono andati benissimo e che ...»

« Oh mio Dio» mi interrompe la Megera, «il telefonino di Samantha è andato in stand by e non potete capire che cosa è apparso? Una sua foto in costume, ed è decisamente fa.vo.lo.sa! Devi assolutamente dirmi dove hai preso quel costume, e chi ti ha scattato la foto. Fantastica . Sì sì... comunque dottoressa Macchione, abbiamo capito, va bene così. » unito ad un gesto eloquente della mano per licenziarmi.

Mi ha veramente interrotto per parlare di Samantha in costume ? come se fosse strano vederla, basta collegarsi su facebook e avere accesso a un miriade di sue foto in costume  scattate nelle pose più strampalate e meno pudiche. Ma cosa è, il briefing di Uomini e Donne ?Alzo la testa e guardo in su. Forse ci sono delle telecamere e tutto questo è uno scherzo di cattivo gusto. No, non c'è niente, purtroppo. E io dovrei rimanere un altro anno a lavorare con questa gente. Il professore Corelli dovrà pagare per questa bastardata, e anche caro.

La riunione va avanti con tutti gli altri più o meno allo stesso modo, con interruzioni e risolini tra la Megera e la Samantha come se fossero alla loro festa di compleanno, anche Marco sembra parecchio in imbarazzo dopo l'uscita della foto in costume. Ho idea che i suoi sogni saranno ancora più disturbati d'ora in poi. Lui ha da sempre un debole per Samantha. Lei non se lo fila proprio ma sa come chiedergli di fare il suo lavoro quando le serve. Se qualcun'altro si fosse ritrovato nella mia attuale situazione e me ne avesse parlato, avrei fatto molta fatica a crederci. E non è ancora finita.

«Per quanto riguarda il lavoro del dipartimento, a cui tutti darete una mano, si lavorerà sul Diazepam.»

« Ancora?» ecco, ho parlato senza pensare.

« Come dice dottoressa?»

« No, niente, dicevo che lo abbiamo analizzato in tutti i modi, magari possiamo trovare qualcosa di nuovo.»

La Megera mi guarda con gli occhi ridotti a due braci infuocate e mi dice: « quando e SE diventerà ricercatrice sceglierà su cosa fare ricerca, fino a quel momento le consiglio di stare zitta. Anzi mi farà una ricerca approfondita su quello che è stato pubblicato negli ultimi cinque anni sul Diazepam e preparerà una review completa.»

Brava Andrea, complimenti. Ottima performance al primo briefing diretto dalla Megera, tu sì che sai come lavorarti le persone.

Questione di chimicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora