Prima di andare via Anna mi racconta un po' di quello omicidio così efferato. Il corpo è senza testa come ero riuscita a vedere, si tratta di una ragazza con meno di 30 anni e presenta molte coltellate nella zona del basso addome. Pare anche che abbia subito un aborto e l'asportazione totale di utero e ovaie.
Che cosa orrenda. Sembra quasi che chi l'abbia uccisa volesse essere certo che non potesse più avere figli. Che poi da morta è difficile comunque.
Il cadavere è stato buttato in acqua. Questo ha reso difficili tutte le operazioni, per non parlare del recupero delle impronte. Su un cadavere in piena saponificazione è estremamente complicato. Mi toccherà analizzare tutti i liquidi biologici alla ricerca di droghe, farmaci, e qualsiasi cosa ci possa essere.
Esco dall'obitorio completamente frastornata e frustrata. Come è possibile che Dio permetta queste cose. Non sono particolarmente credente, eppure mi stupisce sempre come Dio abbia concesso a degli esseri così imperfetti e cattivi il libero arbitrio. Mi fa paura l'umanità. Non c'è umanità in quell'omicidio. La vittima era una ragazza di nemmeno trent'anni probabilmente di origine dell'Europa dell'est. Una ragazza che aveva cercato il suo riscatto in Italia, che era venuta per stare meglio. E che ha incontrato la morte in un modo così terribile. È difficile lavorare in un paese che non è il nostro , posso soltanto immaginare la solitudine e le difficoltà che si incontrano. quando sono stata in Germania con una borsa di studio, nonostante fossi in una delle più prestigiose Università di Berlino mi sentivo sempre fuori posto, non accettata, figuriamoci quando come lei non lavori all'Università.
Rientro in dipartimento, infilato il camice mi metto all'opera sui campioni che mi ha dato Anna.
E soltanto quando chiudo tutto per tornare a casa che mi permetto di pensare ai contorni di questa giornata.
Ripenso a Anna e al suo modo strano di fare e sorrido pensando che è una versione del mio prof al femminile. E ovviamente ripenso al capitano ma è difficile capirci qualcosa. Più ci ripenso e più non ne cavo un ragno dal buco. Finalmente arrivo a casa, è stata una giornata lunghissima.
« Ragazze, stasera ho bisogno di leggerezza e di distrarmi. Oggi ho visto il mio primo cadavere.»
« Per la miseria » esclama Amalia comprensiva.
« Ci si fa il callo, come a tutto.» è invece il commento della cinica Emma.
« Grazie ma non credo che mi abituerò mai .»
« Dicono tutti così, all'inizio.» Oggi è proprio la regina del cinismo.
Racconto del cadavere, del mio vomito, della fantastica Anna e della conversazione surreale con il capitano.
«Era ovviamente un'allusione sessuale, sciocchina!» è il commento di Emma
«Non credo proprio, ribadisco.» anche Amalia è d'accordo con me. Mister Antipatia che fa un'allusione sessuale? Non è possibile.
Comunque smettiamo di parlarne e decidiamo di uscire. Ho voglia di non pensare a niente. Ma soprattutto di non pensare a niente che sia successo in questa giornata.
Ci prepariamo e usciamo.
Arrivate nel locale, ci accomodiamo a un divanetto e ordiniamo da bere.
La serata procede tranquilla, un gruppetto di tre ragazzi ci offre da bere e si avvicina. I primi due sono carini, uno anche simpatico e si fiondano subito su Emma e Amalia, quello che rimane a me è il prototipo di caso umano. Perché è risaputo che in un gruppo di amici c'è sempre almeno un caso umano. Noi l'abbiamo ribattezzato il Resto del Carlino. Quello che rimane sempre per ultimo, perché non lo sceglie nessuno. Quello che la ragazza lo ha lasciato e lui non si spiega il motivo, quello che scrive messaggi di 1500 caratteri che nessuno è in grado di leggere, quello che ti racconta tutta la sua vita e i suoi innumerevoli traumi in una sera, quello che anche questa volta è toccato a me. Credo di attrarre questi tipi come una calamita. Un'altra caratteristica da mettere nel curriculum.
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Questione di chimica
ЧиклитAndrea, dottoranda in chimica e femminista convinta incontra un bel capitano dei carabinieri con cui dovrà collaborare per risolvere un omicidio. Le indagini e l'attraente capitano daranno alla vita della bella dottoressa nuovi stimoli e la coinv...